Salve , accuso da circa 1 anno e mezzo di scosse quando muovo gli occhi lateralmente, scosse che si

10 risposte
Salve , accuso da circa 1 anno e mezzo di scosse quando muovo gli occhi lateralmente, scosse che si irradiano talvolta fino a braccia e gambe. Premetto che è appunto da circa un anno e mezzo che sto diminuendo il dosaggio di xanax che prendo. Ho fatto molte visite per scongiurare qualsiasi problema organico. Visita oculistica perfetta, visita otorino idem, neurologo anche, l’unica cosa che ho capito di avere grazie ad una radiologia della schiena è la scoliosi con spondilosi al primo stadio . Devo dire che il non avere una risposta concreta mi sta creando molta frustrazione. All’inizio poi le scosse venivano di rado circa 1 volta ogni 3 mesi , adesso come adesso le ho praticamente un giorno si e uno no. Oltretutto da circa 6 mesi ho notato come una sensazione di fischio alle orecchie che non è proprio un fischio e viene amplificato dalle scosse per circa una frazione di secondo. Cosa può essere? Io non so più a chi riferirmi. L’ortopedico mi aveva consigliato di prendere il nevridol che effettivamente mi aveva fatto passare il fastidio nel periodo in cui lo prendevo, però una volta finito il trattamento questo fastidio si è ripresentato. Il neurologo oggi mi ha detto che probabilmente è dovuto a tensione muscolare a carico del collo… io sinceramente non so che pensare. Sia il neurologo che il medico di base poi mi hanno prescritto la ginnastica posturale individuale. Ah oltretutto il mio dentista ha detto che visto che non chiudo bene i denti perché sono disallineati potrebbe essere dovuto proprio a quello. Cosa dovrei fare secondo voi? Di cosa si potrebbe trattare? Aspetto un vostro riscontro e vi ringrazio in anticipo
Dott. Luca Sgalla
Fisioterapista, Osteopata
Ancona
Buongiorno, avendo escluso cause patologiche, le sarebbe utile una visita da un Fisioterapista od Osteopata della sua zona per capire l'effettivo coinvolgimento cervicale, come suggerito dal Neurologo, o se i disturbi possono essere legati all'occlusione e dunque fare riferimento all'odontoiatra.
Saluti!

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott.ssa Francesca Agresti
Fisioterapista
Formia
Salve, le consiglio di consultare un’osteopata o un fisioterapista esperto in Riabilitazione dell’articolazione temporo -mandibolare per indagare l’occlusione e in tal caso rivolgersi ad uno specialista del settore.
Ciao
Dott.ssa Barbara Abrignani
Fisioterapista, Osteopata
San Lazzaro di Savena
Salve, i sintomi che lei riporta possono riferirsi a diverse situazioni che possono anche essere concomitanti. Tra queste la situazione occlusale potrebbe essere in parte responsabile di una scorretta funzionalità vertebrale soprattutto a livello cervicale e quindi incidere su fasce e nervi di questa zona causando i sintomi che lei riporta. Anche situazioni di grande tensione emotiva non sono da escludere come concausa. Non escluda anche se ha avuto traumi importanti o interventi chirurgici. La invito a effettuare una visita approfondita con un collega che possa valutare quali componenti nel suo caso risultino maggiormente compromesse in modo da individuare il percorso adatto. Per qualsiasi delucidazione o consiglio sono a disposizione. Saluti
Dott. Francesco Magini
Fisioterapista, Posturologo
Marino
Salve, leggendo attentamente quello che ha scritto e preso atto delle visite specialistiche da lei effettuate, i sintomi da lei elencati potrebbero ricondursi a disordini del rachide cervicale in associazione a malaocclusione dentale; le consiglio una visita gnatologica e successivamente di rivolgersi ad un Fisioterapista o Osteopata specializzato nel trattamento della cervicalgia e nella riabilitazione temporo-mandibolare. Rimango a disposizione per qualsiasi ulteriore delucidazione. Saluti
Dott.ssa Mikaela Brozolo
Fisioterapista
Trieste
Buongiorno, sicuramente la situazione che presenta non è una problematica comune, per tanto è difficile fare una valutazione a distanza. Le consiglierei, come già detto dai colleghi, di fare una valutazione da parte di un fisioterapista, dell'articolazione temporo-mandibolare visti i problemi di occlusione, nonché della cervicale alta e della muscolatura facciale.
Un cordiale saluto.
Dr. Alessio Facchini
Fisioterapista, Osteopata
Novara
Buonasera. Partiamo dicendo che i fischi che sente sono molto probabilmente degli acufeni. Gli acufeni possono manifestarsi come conseguenza di situazioni di stress a carico del sistema nervoso o per la concomitanza di fattori di squilibrio riguardanti le strutture dell’apparato uditivo-vestibolare, cervicale ed i nervi cranici. Vista la terapia farmacologica da lei citata che sembrerebbe presumere uno storico di stress e gli squilibri vertebrali già messi in evidenza dagli approfondimenti fatti in passato, sono concorde nel consigliarle il trattamento manuale associato ad una rieducazione posturale! Rivolgendosi ad un bravo fisioterapista-osteopata potrebbe iniziare il percorso terapeutico adeguato e risolvere parte delle sue problematiche. Cordiali Saluti
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Buonasera
AVrei necessita di alcuni chiarimenti. Potrebbe cortesemente chiamarmi al telefomo? senza alcun impegno

Cordialmente
Buonasera.
Come suggerito da altri colleghi, potrebbe trattarsi di un coinvolgimento del rachide cervicale in associazione al problema di malocclusione. Il consiglio è quello di interpellare un fisioterapista che sappia trattare i problemi relativi all'articolazione temporo mandibolare, oltre che quelli relativi al rachide cervicale.
Saluti
Dott.ssa Alessia Conforti
Fisioterapista
Bari
Salve. In realtà, nell'ultimo periodo ho risposto ad un altro paziente, che riferiva i sui stessi sintomi in conseguenza ad aver ridotto l'assunzione di benzodiazepine. Riporto parte della mia risposta che, dopo una breve premessa, fornisce una mia possibile interpretazione dell'origine di questi disturbi. Le benzodiazepine appartengono al gruppo dei depressori del sistema nervoso centrale, hanno lo scopo di indurre sensazioni di calma (ansiolitici), stordimento e sonno. Nello specifico la loro azione è di facilitare il legame del neurotrasmettitore inibitorio (GABA) su diversi ricettori GABA in tutto il SNC. Fatto questo breve cenno sul principio generale di funzionamento, ritengo che la mancanza di questo effetto specifico indotto dal farmaco possa sollecitare l'insorgenza di tali percezioni tipo scosse elettriche e acufeni di cui ci parla. Nel nostro SN la comunicazione è un flusso continuo di informazioni. I segnali elettrici viaggiano lungo i neuroni attraverso minuscole giunzioni, le sinapsi. Qui, entrano in gioco i neurotrasmettitori, le “molecole postine”, che consentono lo scambio di informazioni tra i neuroni. Si può ipotizzare che lei senta sotto forma di scosse elettriche l'intero percorso del segnale elettrico che viaggia normalmente lungo le fibre nervose. Infatti, prima l'azione del farmaco favoriva un'azione inibitoria in relazione al passaggio del segnale. Ora che non c'è più questa azione inibitoria il segnale corre e lei, probabilmente, lo percepisce nella sua forma pura, elettrica. Anche per quanto riguarda gli acufeni il discorso è simile. A questo punto, sarebbe necessaria una rimodulazione dei circuiti (che ora risultano come sovraeccitati o senza modulazione). L'assunzione del Nevridol ha contribuito a migliorare il suo stato di benessere, attraverso la sua azione trofica a livello delle cellule nervose, in particolare a livello della membrana cellulare. L'azione antiossidante dell'Acido alfa lipoico ALA (contenuto nel nevridol) sui nervi protegge la struttura nervosa da processi degenerativi e ottimizza la velocità di trasmissione nervosa. Ecco perché ha potuto trarre beneficio dalla sua assunzione. Ad ogni buon conto, il consiglio più semplice che le posso fornire nell'immediato è quello di implementare la sua dieta aumentando l'apporto di tutte quelle sostanze che contribuiscono a fornire benefici a livello trofico nervoso (può far riferimento ai componenti naturali contenuti nel nevridol). Inoltre, se desidera approfondire l'argomento lo possiamo fare in una consulenza gratuita online. Trova sul mio profilo le istruzioni per prenotarla. In alternativa può inviarmi un messaggio. Cordiali saluti Alessia C
Dott. Dimitri Cozlov
Fisioterapista, Osteopata
Verona
Da quello che descrivi, il tuo caso sembra avere diverse componenti che potrebbero contribuire ai sintomi:

Possibili cause del tuo disturbo:
Tensione muscolare cervicale → Il neurologo ha ipotizzato che la causa sia una forte contrattura dei muscoli del collo e della zona cervicale. Questo può provocare sintomi neurologici come scosse, formicolii e disturbi sensoriali (incluso l’acufene che descrivi). La scoliosi e la spondilosi cervicale potrebbero amplificare il problema.

Malocclusione dentale (problema mandibolare/TMJ) → Il tuo dentista ha fatto notare un disallineamento dentale. Problemi all’articolazione temporo-mandibolare (ATM) possono causare tensioni nei muscoli della testa e del collo, generando sintomi neurologici e acufeni.

Riduzione dello Xanax → La sospensione graduale di benzodiazepine può portare a sintomi come spasmi muscolari, tremori e ipersensibilità neurologica. Questo potrebbe spiegare il peggioramento nel tempo.

Possibile disfunzione neuro-muscolare → Il miglioramento con il Nevridol (integratore a base di vitamine del gruppo B e acido alfa-lipoico, utile per i nervi) potrebbe indicare un'irritazione o sofferenza del nervo.

Cosa puoi fare adesso?
Ginnastica posturale: Seguire la prescrizione del neurologo per rilassare i muscoli cervicali e correggere eventuali squilibri posturali. Potrebbe aiutarti anche la fisioterapia miofasciale per ridurre tensioni profonde.
Valutazione odontoiatrica specifica: Un consulto con uno gnatologo potrebbe chiarire se la tua malocclusione incide sulla tensione cervicale e i sintomi neurologici. Potrebbe essere utile un byte notturno.
Gestione dello stress: Se il problema è legato a tensione muscolare e sospensione dello Xanax, tecniche di rilassamento (mindfulness, esercizi respiratori) possono aiutare.
Eventuale follow-up neurologico: Se i sintomi persistono, potresti chiedere un'elettromiografia (EMG) o approfondire con esami mirati ai nervi cervicali.

Ti consiglio di seguire questi step e monitorare i miglioramenti! Se hai bisogno di chiarimenti, sono qui.

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.