Salve a tutti, sono qui per porvi una domanda riguardo l'infezione da HIV. 3 settimane fa ho avuto u

4 risposte
Salve a tutti, sono qui per porvi una domanda riguardo l'infezione da HIV. 3 settimane fa ho avuto un rapporto non protetto, e sia io che questo ragazzo siamo negativi (dopo il rapporto con me ha effettuato un test che si compra in farmacia e ha dato esito negativo, e a gennaio ha fatto il sierologico che ha dato il medesimo risultato, inoltre non aveva rapporti sessuali da gennaio, quindi il test effettuato era al di fuori del cosiddetto periodo finestra). Nonostante la negatività non mi sento del tutto tranquillo, e vorrei capire quali sono i sintomi che potrebbero mettere in allarme all'inizio riguardo un'ipotetica infezione. Da ieri ho notato di avere una leggera irritazione in prossimità dell'anno, solo arrossamento senza punti e mi prude la zona, inoltre ho anche un lieve torcicollo. Documentandomi su internet ho letto che i sintomi iniziano ad apparire dopo circa 3 settimane dall'avvenuta infezione, quindi non nego di essere in ansia, e di per sé sono molto ansioso nonostante queste certezze che mi ha riportato questo ragazzo. La mia domanda è, devo preoccuparmi in questo caso? Quando posso fare il test sierologico per verificare la reale situazione? Ho bisogno di chiarimenti per potermi tranquillizzare
Dott. Alberto Galia
Psicologo, Sessuologo
Milano
Gentile utente, a fronte delle informazioni che ci ha fornito, se non ha messo in atto ulteriori comportamenti a rischio non c'è motivo di ipotizzare un'avvenuta infezione. I sintomi, quando presenti, sono del tutto aspecifici; consideri inoltre che non è semplice identificare un'infezione da HIV attraverso manifestazioni cliniche particolari, dal momento che una caratteristica di tale tipologia d'infezione è spesso l'asintomaticità. Dal momento che appare ben informato sulle dinamiche della patologia e sul corretto utilizzo dei test, la invito a riflettere sui motivi che la portano a dubitare della correttezza di tali informazioni: si considera una persona ansiosa? Le capita spesso, in momenti di preoccupazione, di mettere in dubbio i dati di realtà? In caso affermativo, questa tendenza si manifesta in generale o solamente in aree specifiche (es. l'area della sessualità, oppure della salute fisica)? Si tratta di spunti di riflessione che vale la pena avviare col fine di affrontare con maggiore serenità quest'area della sua vita.
Per rispondere alla sua domanda, infine, può effettuare un test combinato (test di IV generazione) dopo 40 giorni, oppure un test sierologico (di III generazione, es. test ELISA) dopo 90 giorni.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dr. Daniele Vitale
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Roma
Caro utente, da quanto da lei esposto, non ci sono effettivi fattori che possano far pensare ad una eventuale infezione; se può essere di aiuto potrete effettuare test più specifici, quelli di quarta generazione o il test ELISA, in modo da tranquillizzarvi a riguardo. Sicuramente vivere la sessualità in maniera protetta e sicura non solo azzera quasi del tutto i rischi di contrarre malattie sessualmente trasmissibili, ma evita di creare uno stato di ansia relativa a possibili conseguenze che un rapporto non potretto potrebbe portare. In questo modo, inoltre, eviterete di creare un precedente relativo all'evitamento di rapporti sessuali per paura di essere esposti a rischi di malattie sessualemente trasmissibili.
Saluti
Dott. Enrico Rizzo
Sessuologo, Psicologo, Psicologo clinico
Palermo
I sintomi da lei descritti potrebbero derivare da cause che nulla hanno a che vedere con l'infezione da HIV. Faccia il test che i miei colleghi le hanno gia suggerito (gratuti e anonimi presso il servizio sanitario nazionale) per togliersi ogni dubbio ma ricordi che, alla luce di quanto lei ha descritto, le probabilità di un'infenzione in corso sono davvero remote. La prossima volta eviti rapporti sessuali non protetti. Solo per rispondere alla sua domanda consideri involre che in presenza di una nuova infezione da HIV la maggior parte delle persone avvertono alcuni dei seguenti sintomi: febbre,eruzione cutanea o rash. gola infiammata e/o candidosi orale
ghiandole gonfie (linfoadenopatie). mal di testa, dolori articolari, dolori muscolari (sintomi dell'infezione primaria acuta che tendono a svanire spontaneamente dopo alcuni giorni).Ma attenzione: stati di malessere generale possono essere dovuti anche alla paura del contagio e autosuggestione in persone particolarmente ansiose e suggestionabili. che all'infenzione in sè. Solo il test può darLe conferma del suo stato clinico reale. Nessun sintomo in sè è prova assoluta di infezione da HIV. Si rechi in un reparto di infettivologia o in un centro di analisi cliniche e avrà in tempi relativamente brevi la sua risposta. Quasi sicuramente si sarà preso solo un grosso spavento e avrà imparato qualcosa in più su come affrontre i prossimi rapporti sessuali. Le gaccio i miei migliori auguri.
Prenota subito una visita online: Colloquio psicologico telefonico
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile Utente,
innanzitutto, è comprensibile che si senta in ansia dopo un rapporto non protetto, ma dai dettagli che descrive sembrano esserci diversi elementi rassicuranti. Il ragazzo con cui ha avuto il rapporto ha effettuato un test al di fuori del periodo finestra, ottenendo un risultato negativo, il che riduce significativamente il rischio di trasmissione.
Qualora volesse ulteriori conferme può sottoporsi a un test combinato di quarta generazione, che rileva sia gli anticorpi anti-HIV che l'antigene p24, a partire da 40 giorni dopo il rapporto. In alternativa, un test sierologico di terza generazione, come il test ELISA, garantisce risultati definitivi se effettuato dopo 90 giorni dall'esposizione. Entrambe le opzioni offrono la possibilità di ottenere una diagnosi certa, ma il test di quarta generazione consente una risposta più precoce e altrettanto affidabile.


Cordiali saluti

Dottor Mauro Vargiu



Esperti

Roberto Rossotti

Roberto Rossotti

Infettivologo

Milano

Sara Lardo

Sara Lardo

Infettivologo, Internista, Epatologo

Roma

Ludovico Cobuccio

Ludovico Cobuccio

Infettivologo, Internista, Venereologo

Caselle in Pittari

Niccolò Ronzoni

Niccolò Ronzoni

Infettivologo

Negrar

Maria Antonietta Aloisio

Maria Antonietta Aloisio

Medico di medicina generale, Internista

Torino

Giacomino Taeggi

Giacomino Taeggi

Internista, Medico di medicina generale

Roma

Domande correlate

Vuoi inviare una domanda?

I nostri esperti hanno risposto a 193 domande su HIV e AIDS
  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.