Salve, a mio figlio di 24 anni è stata riscontrata una nevralgia del trigemino che da circa 20 gg si

4 risposte
Salve, a mio figlio di 24 anni è stata riscontrata una nevralgia del trigemino che da circa 20 gg si presenta con episodi più o meno dolorosi. È stato visto dallo gnatologo (Non avendo ancora la diagnosi-che ha formulato lui-) il quale vedendo anche problemi di malocclusione ci ha consigliato una conebeam dell'atm (che a dx sembra posteriorizzato) e di fare un bite che anteriorizzi e ricentri l'occlusione . Intanto per gli episodi dolorosi prendere del tegretol 100 mg. Vale la pena fare questo tentativo o è meglio fare subito una visita dal neurologo? E da questa patologia è possibile "guarire" vista la giovane età? Grazie mille
La nevralgia del trigemino è caratterizzata da attacchi di breve, a volte brevissima durata e sempre molto dolorosi. La prima cosa da capire bene e se effettivamente è una nevralgia trigeminale, diagnosi che a quanto scrive mi sembra dubbia. Ne caso fosse corretta il dosaggio di 100mg di Tegretol è troppo basso.

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Buongiorno
la nevralgia trigeminale va diagnosticata e trattata da un neurologo. Qualora fosse la diagnosi fosse quella la dose di tegretol è effettivamente insufficiente
Concordo con i due colleghi. La prima cosa è definire bene la causa. Il dolore può avere diverse origini e la terapia deve mirare al meccanismo che causa il dolore
La valutazione clinica è fondamentale per cui un terapista del dolore o un neurologo sono specializzati per valutare la componente neuropatica o nocicettica (due parole complesse per dire se il dolore origina dal nervo o da infiammazione di tessuti tra cui anche l’articolazione temporomandibolarw)
Le consiglierei pertanto una visita specialistica quanto prima
Buon giorno, purtroppo la mera osservazione dell'articolazione temporomandibolare (ATM) non è sufficiente per definire se il problema abbia qui la sua origine. Come detto dal Dott. Allegri, bisogna indagare sull'origine della dolore per capire come affrontare il problema, in modo conservativo, con o senza farmaci. L'uso dei farmaci sarebbe adeguato per diminuire elevati dolori, ma non cambierebbero assolutamente nulla di una possibile malocclusione, la quale a sua volta va vista in relazione alla zona cervicale. Il dolore si annullerebbe e il problema coverebbe per rimanifestarsi in futuro.
L'uso di un bite per un soggetto che ha problematiche cervicali ancora non individuate (o già conosciute) potrebbe essere affrettato in quanto potrebbe rivelarsi un metodo di compensazione di disfunzioni che hanno origine dal collo e non dalla bocca. In poche parole, si agirebbe sugli effetti, dolore e malocclusione, e non sulla causa, colonna cervicale e craneo e/o arti inferiori e bacino. Pertanto, il mio suggerimento è quello di una contemporanea analisi COMPLETA della colonna vertebrale con un chiropratico competente sull'ATM secondo il quadro spiegatole.
Per individuare quelli nella sua zona, la invito a ricercarlo nel sito dell'AIC - Associazione Italiana Chiropratici così da prenotare una prima visita.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti

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