Salve a mia cognata 57 anni a seguito di tac con mezzo di contrasto è stata diagnosticata una carcin

2 risposte
Salve a mia cognata 57 anni a seguito di tac con mezzo di contrasto è stata diagnosticata una carcinosi peritoneale diffusa con sospetto origine dall'ovaio evidenziando anche ispessimento del colon oltre che presenza di ascite....siamo in attesa di esito di esame istologico fatto tramite laparoscopia con asportazione di liquido e esame istologico dei tre noduli presenti nel peritoneo....i sintomi sono stati dolori addominali febbre fino a un massimo di 38 che per due mesi sono stati trattati dai medici con antibiotici perché si sospettava
una diverticolite..... adesso dopo intervento laporoscopico dolore alla schiena e ai fianchi e incapacità di stare in posizione da sdraiata...prima di essere sottoposta alla laparoscopia è stata sottoposta a colonoscopia e gastroscopia, quest'ultima non ha evidenziato alterazioni particolari mentre la colonscopia non è stata eseguita in modo completo a causa di un restringimento del colon... si è riusciti a effettuare biopsia il cui esito è stato negativo.. .lo specialista che la segue dice che attualmente non può essere effettuato alcun intervento chirurgico ma semplicemente chemioterapia con l'intento di arrivarci successivamente se ci sono risultati con la chemioterapia sistemica....sembra che adesso non possa fare nemmeno la cosiddetta pipac perché troppo infiammata e nemmeno altri esami diagnostici tipo pet....inoltre dicono che deve inizare una terapia del dolore...e la chemio ma solo dopo i risultati dell'esame istologico. Chiedo se è questa è la strada giusta in quanto è da circa 20 giorni che è sottoposta solo ad esami diagnostici mentre ancora non è iniziata alcuna terapia curativa e nel frattempo le sue condizioni sono decidamente peggiorate sia a causa del dolore che a un nuovo sintomo che è l'inappetenza....mi chiedo se potesse trattarsi di un mesotelioma policistico benigno al peritoneo visto ke da quello che ho letto potrebbe avere gli stessi sintomi di quello maligno ma è molto meno aggressivo...e quali sono gli esami diagnostici da fare o comunque se quelli fatti sono sufficienti per arrivare a una diagnosi certa senza margine di errore....inoltre volevo sapere perché almeno oer adesso questa carcinosi viene considerata inoperabile ma semplicemente trattabile con chemioterapia sistemica e soprattutto quali sono le aspettative di guarigione...gli altri organi tipo fegato nn sembrano essere stati intaccati. Per il dolore le hanno prescritto tachipirina e contramal.a gocce ma senza grandi benefici..Potrebbe prendere palexia compresse e in che dosi ? Oppure contramal o urudol sempre intramuscolo?Ringrazio anticipatamente e spero di avere notizie incoraggianti perché siamo disperati
Gen.le Utente, la carcinomatosi peritoneale riconosce molte cause. Nel caso specifico è sospetto il restringimento del colon rilevato alla colonscopia.
Le possibilità sono due: o si tratta di un mesotelioma peritoneale maligno o di una carcinomatosi da cancro del colon. Nel primo caso la chemioterapia non funziona e l'unica forma di terapia è un intervento chirurgico con HIPEC: citoriduzione con chemioterapia intraperitoneale associata a ipertermia. Nel secondo caso, da dimostrare con una colonscopia eseguita in forma completa, si può eseguire la chemioterapia sistemica prima e un intervento chirurgico poi, se si ottiene una buona risposta. In ogni caso prima di procedere si deve avere una "stadiazione" della malattia in forma completa. Ad esempio è importante sapere il cosiddetto Indice di Carcinomatosi Peritoneale (PCI) che dovrebbe essere riportato dopo l'intervento di laparoscopica. Un indice inferiore a 19 consiglia di eseguire l'HIPEC, mentre un indice superiore controindica un intervento chirurgico immediato. Attendiamo l'esito dell'esame citologico che ci potrà fornire indicazioni utili.

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Buongiorno. Purtroppo il quadro è quello di una malattia avanzata, L esito della biopsia è fondamentale per il tipo di terapia e le prospettive prognostiche. Il quadro di mesothelioma cistico benigno, anche se molto raro, esiste ed ha una prognosi molto favorevole.

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