Rispondo al Dottor Diego Pozza su un mio commento a proposito del pene piccolo. No, Dottor Pozza,

2 risposte
Rispondo al Dottor Diego Pozza su un mio commento a proposito del pene piccolo.
No, Dottor Pozza, dissento completamente da quello che Lei sostiene! Il fatto penetrativo per la donna è fondamentale ed è inutile continuare a girarci intorno, altrimenti come da sempre sostengo le dimensioni per un maschio sarebbero irrilevanti o addirittura ridicole, e invece mio caro Dottore la faccenda non è proprio così, anzi tutt'altro!! Le donne si coprono di vergogna quando parlano di questi argomenti ma per il semplice motivo di una loro paura verso il giudizio pubblico perchè argomenti come pene e vagina risultano tuttora in questa società così moderna puramente tabù. Eppure quando devono esprimere un giudizio in privato tra amiche fidate oppure dietro ad una tastiera in Internet con la garanzia dell'anonimato la verità la dicono tutta e nessuna -- ripeto nessuna -- sostiene di essere indifferente alle misure del pene maschile!! Perchè? Perchè evidentemente che sia per amore o per solo sesso, la penetrazione risulta fondamentale quando si trovano a letto con un uomo valutando la performance maschile come una componente essenziale della coppia. Quindi, la misura del pene è questione cruciale per la crescita regolare di un individuo maschio tanto che quando abbassando le mutande durante la pubertà scopre di essere completamente diverso dagli amici o dai compagni di calcio, inzia a prendere coscienza di un dramma esistenziale tremendo dove purtroppo non esiste punto di ritorno ma solo attesa di un lento e progressivo ripiegamento interiore con stati depressivi di esito incerto. Insomma, voi medici sapete benissimo che le cose da sempre funzionano in questo modo solo che vi ostinate -- e non ne capisco il motivo -- a nascondere la verità e trincerarvi dietro a medie statistiche inesistenti come inesistente resta la curva di Gauss per rappresentare una realtà fisico-sessualte totalmente differente. Quanti sono veramente i maschi con il pene in erezione di 18/20 cm, il 5% del popolo maschile o il 95% ?? Io Le rispondo con assoluta certezza che i maschi regolari con il pene moscio di circa 12/13 cm e in erezione di 18/20 sono circa il 95% degli uomini, mentre la restante infima percentuale è rappresentata da quelli come me che il pene in erezione non raggiunge i 10 cm. Volete smentire questo? Fatelo pure, anzi è da anni che continuate a ripetere che la media del pene è di 15 cm e bla bla bla bla.........quando invece sapete benissimo che le cose non stanno così. Su queste cose le donne ragionano, sentono e provano e quando hanno storie amorose o avventure passeggere si trovano ad affrontare uomini con il membro giusto vista l'alta percentuale di maschi con questa regolare dotazione, quindi è evidente che per la femmina il minidotato rimanga una spiacevole e rara eccezione!! Ma se ad una donna si chiede veramente di dare un giudizio sul pene, non tarderà certo di dire la verità e cioè che a letto lo vuole lungo e grosso. Quindi, caro Dottor Pozza, qui non si tratta di fare filososia, nemmeno di portare incertezze o paure interiori, qui si tratta per una volta tanto di dire la verità delle cose, e cioè che alle donne il pene piace proprio per la penetrazione e quando vengono penetrate preferiscono che sia lungo e grosso al di là della sua bellezza estetica o morale. Le donne oggi sono indipendenti ed esigenti e a differenza di 50/60 anni fa si possono permettere di cambiare maschio in ogni momento, come una specie di mannequin da vetrina che non appena piace poco si va a cambiarlo o a sostituirlo. Io credo sia arrivato il momento di dire la verità della faccenda senza continuare a girarci intorno al problema perchè voi Andrologi sapete benissimo che per qualsiasi maschio le misure sono fonte di preoccupazione o addirittura di depressione e serve poco continuare a sostenere che le misure siano irrilevanti o che la media sia di 15 cm perchè poi è la stessa realtà a smentire queste vostre affermazioni. Io lo dico e lo sostengo senza alcuna paura: per avere una donna accanto l'uomo deve dimostrare di essere uomo con la U maiuscola e cioè di possedere un pene di 18/20 cm in erezione. Sostenere che le cose non stiano così per me è solo continaure a mentire di fronte alla realtà. La ringrazio in ogni caso del suo commento perchè mi ha dato spunto per questa risposta. Grazie ancora Dottor Pozza. Un saluto da parte mia. (marco)
Non ritengo che fine di questo blog sia di dare un inutile tranquillante ai pazienti, sensazione che può derivare non da atto intenzionale ma dal cercare di rispondere con poche battute. Non si può sostenere che qualunque misura del pene sia la stessa cosa, sia sotto il profilo delle immaginarie aspettative della partner sia su quello funzionale. Questo non significa che l'"omologazione" avvenga a 18-20 cm. e non a 14 o 15 cm. Quante coppie, il cui maschio con il pene in erezione occupa l'estremo destro della curva gaussiana, riferiscono una scarsa qualità del rapporto per limitatezza della durata del rapporto o per la scarsa attenzione per i preliminari o per le esigenze della partner o per gli aspetti ludici del rapporto stesso? La lunghezza è solo una componente, tenendo conto che nella donna, in fase di eccitazione, aumenta la "compliance" vaginale (Diminuisce la lunghezza e aumenta il calibro virtuale) per cui anche un pene di 20 cm potrebbe sembrare piccolo e che la sensibilità nel maschio è massima nel glande e nella donna nella vulva e nel terzo distale della vagina, pur avendo valore anche la distensione delle pareti vaginali. Per non parlare della durata del rapporto; se una eiaculazione interviene entro un minuto o in una manciata di secondi dalla penetrazione, sarà un rapporto non ottimale indipendentemente dalle misure del pene, per cui non si può affermare in maniera assoluta che un pene in erezione di 20 cm possa assicurare al rapporto una qualità migliore rispetto a uno di 14. Tutto questo per dire che la qualità del rapporto riconosce componenti diverse. Ovviamente, bisogna riconoscere che se in erezione un pene è di 6-8 cm e di calibro ridotto può costituire un fattore limitante per la qualità del rapporto. E' quanto mi sento di dire, al netto di ciò che può essere superfluo. Cordiali saluti.

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Mi sembra doveroso introdurmi in questa discussione in quanto desidero fare un po’ una summa di questo blog.
Vedo da una parte un uomo in grande sofferenza psico-fisica che ha maturato una serie di certezze e di risposte al proprio problema difficilmente superabili da una risposta letta su un blog.
Dall’altra esperti colleghi che hanno detto quello che scientificamente è corretto e che mi sento di condividere.
Il grado dì disagio sessuale raggiunto dal paziente è comunque frutto di una realtà fisica che seppur ritenuta normale dal mondo scientifico deve essere accettata da chi invece la ritiene fortemente patologica. La medicina può dare delle risposte ma non può modificare in modo radicale e secondo le aspettative del paziente il corpo a proprio piacimento.
Purtroppo la chirurgia di allungamento del pene non è in grado, ad oggi,di dare le dimensioni e lunghezze del pene adeguate in pazienti, che soffrono di dismorfofibia.
Allora cosa fare?
La via più sicura è quella di sfruttare al massimo le proprie possibilità.
È risaputo che i migliori amatori di tutti i tempi non lo sono stati per la lunghezza del loro pene. Per amatori non mi riferisco ai pornostar. Quella della pornografia è una realtà a parte dove la sessualità è solo genialità e di amore non c’è niente.
Da sessuologo che vede spesso gli attori del rapporto,sia al maschile che al femminile, mi sento di rassicurare il nostro amico che nella maggior parte dei casi i problemi di un buon rapporto di coppia e di una sessualità di coppia prescindono dalla lunghezza del pene. Fare bene l’amore è difficile. Non c’è un’informazione corretta. Non c’è una conoscenza dell’altro. C’è molto poca maturità sessuale e molta presupponenza sessuale. Non volendomi dilungare ancora ritengo che il nostro amico debba sicuramente seguire un percorso di stabilizzazione sessuale e che in questo percorso purtroppo non penso che la chirugia costituisca la soluzione più giusta. Io consiglierei l’auto da parte di un buon psicosessuologo.

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