Mio marito ha un varicocele di terzo /quarto stadio, poi riguardo allo spermiogramma in un primo esa

Non bastano quei dati e non si capisce per quale motivo suo marito tenga un varicocele va va comunque trattato o per via scleroterapica o per via microchirurgica. Non solo perché rimanendo genera e sostiene lo stato disfertile e lo fa peggiorare, ma anche per motivi di salute genitale complessiva, prostata compresa. La variazione tra il 3% e il 5% non è significativa e le forme normali sono bassissime, di per sé in grado di rendere molto difficile una fecondazione naturale (probabilità non superiore al 4% su base annua).... ma poi vanno visti tutti i valori anche per verificare se l'analisi fatta fu fatta per bene e con dati coerenti. In ogni caso lanalisi va completata con i test di dettaglio DFI/ABT (cromatina), HBA (adesività), AT (stimolo motorio), s-ORP/mot-ORP (stato ossidativo) da eseguire insieme ad un nuovo spermiogramma ben fatto. Oltre a valutare lo stato pelvico-prostatico e rivedere lo stato testicolare per via ecografica doppler, e nel caso svlgere altre valutazioni più generali. Tutto ciò serve anche nel caso si dovesse prospettare una PMA (fivet o icsi che sia).

Vista la situazione il mio primo consiglio è di eseguire l'intervento di varicocelectomia, il prima possibile, dopodiché trascorso qualche mese per dare tempo alla circolazione venosa di riprendere la giusta via, rifarei uno spermiogramma in un valido centro accreditato. Sono sicuro che troveremo dei miglioramenti anche se i dati che lei riporta del vecchio spermiogramma presi in considerazione da soli dicono poco.