Mia madre di 75 anni deve sottoporsi a colonscopia visto l'esito positivo dell'esame del sangue occu
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Mia madre di 75 anni deve sottoporsi a colonscopia visto l'esito positivo dell'esame del sangue occulto.
Relativamente al rapporto rischio-beneficio, sono piuttosto perplessa poiché sono venuta a conoscenza di casi di pancreatite in seguito a colonscopia. Il motivo per cui temo più questa complicanza che quelle solitamente riportate come più frequenti è dovuto al fatto che mia madre ultimamente ha manifestato una predisposizione alle pancreatiti, avendone sviluppato tre in cinque mesi. Inizialmente ci avevano indicato come causa i calcoli biliari, due al coledoco e due alla colicisti, tuttavia solo la prima pancreatite è avvenuta in presenza di calcoli. Gli ultimi due episodi si sono verificati quando già i calcoli e la colicisti erano stati rimossi. Sia la Tac che la colangio-rmn non evidenziavano presenza di calcoli ma una dilatazione del coledoco che diminuiva progressivamente fino alla papilla di Vater, dove appariva filiforme.
Alcuni specialisti a cui abbiamo sottoposto tali referti hanno parlato di un restringimento in seguito alla procedura di rimozione dei calcoli del coledoco (CPRE), quindi forse di origine cicatriziale (visto anche che la suddetta procedura ha causato una sepsi, scoperta attraverso emocoltura a poche settimane dall'intervento).
Ci tengo a precisare che durante la colangio pancreatografia endoscopia retrograda é stata inserita una protesi pancreatica, rimossa dopo 9 giorni, 5 prima del previsto, a causa dei dolori lancinanti dovuti dall'infezione contratta.
Resta il fatto che, dopo le varie traversie, ci desta molta ansia sottoporre una paziente a rischio a un esame che, sebbene in una casualità remota, abbia la pancreatite tra le possibili complicanze.
Mi scuso per essermi dilungata e ringrazio anticipatamente gli specialisti che vorranno rispondere.
Relativamente al rapporto rischio-beneficio, sono piuttosto perplessa poiché sono venuta a conoscenza di casi di pancreatite in seguito a colonscopia. Il motivo per cui temo più questa complicanza che quelle solitamente riportate come più frequenti è dovuto al fatto che mia madre ultimamente ha manifestato una predisposizione alle pancreatiti, avendone sviluppato tre in cinque mesi. Inizialmente ci avevano indicato come causa i calcoli biliari, due al coledoco e due alla colicisti, tuttavia solo la prima pancreatite è avvenuta in presenza di calcoli. Gli ultimi due episodi si sono verificati quando già i calcoli e la colicisti erano stati rimossi. Sia la Tac che la colangio-rmn non evidenziavano presenza di calcoli ma una dilatazione del coledoco che diminuiva progressivamente fino alla papilla di Vater, dove appariva filiforme.
Alcuni specialisti a cui abbiamo sottoposto tali referti hanno parlato di un restringimento in seguito alla procedura di rimozione dei calcoli del coledoco (CPRE), quindi forse di origine cicatriziale (visto anche che la suddetta procedura ha causato una sepsi, scoperta attraverso emocoltura a poche settimane dall'intervento).
Ci tengo a precisare che durante la colangio pancreatografia endoscopia retrograda é stata inserita una protesi pancreatica, rimossa dopo 9 giorni, 5 prima del previsto, a causa dei dolori lancinanti dovuti dall'infezione contratta.
Resta il fatto che, dopo le varie traversie, ci desta molta ansia sottoporre una paziente a rischio a un esame che, sebbene in una casualità remota, abbia la pancreatite tra le possibili complicanze.
Mi scuso per essermi dilungata e ringrazio anticipatamente gli specialisti che vorranno rispondere.
Buongiorno, tra tutte le possibili complicanze della colonscopia la pancreatite non è sicuramente ipotizzabile. Il pancreas si trova infatti a ridosso del primo tratto digestivo. Il riscontro di sangue occulto nelle feci potrebbe invece essere espressione di un possibile tumore intestinale. La colonscopia risulta quindi un esame fondamentale per escludere o confermare malattie tumorali del colon.
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