Ho gravi problemi di insonnia cronica persistente che mi devasta la vita. Ho cercato sempre di evita

10 risposte
Ho gravi problemi di insonnia cronica persistente che mi devasta la vita. Ho cercato sempre di evitare sonniferi, ma da qualche mese ho provato con stilnox. A volte funziona, altre zero, come se non lo avessi assunto. Non ho fobie, crisi d'ansia o altro. Il problema è con me stesso, a cui rimprovero di non aver a suo tempo fatte le scelte giuste nella vita. Ora sono vecchio, 74 anni, ma ho lo spirito di un trentenne, sono anche attivo sessualmente e anche un discreto camminatore-escursionista. Vorrei dormire, sto impazzendo!
Dott.ssa Camilla Persico
Psicologo, Sessuologo, Neuropsicologo
Carrara
Buonasera. L'attività fisica che svolge, come il camminare e l'escursionismo, è positiva per il benessere generale, ma è anche importante valutare l'equilibrio tra attività fisica e riposo: un orario regolare per andare a letto e svegliarsi, così come una routine prima di coricarsi, potrebbero essere utili. Inoltre tenga conto che è fisiologica una riduzione del riposo notturno con l'avanzare dell'età.
A mio parere il rimprovero verso se stesso potrebbe essere un fattore significativo nel mantenere l'insonnia: l'autocommiserazione e la riflessione negativa sul passato possono contribuire al suo stato di agitazione e rendere più difficile il riposo notturno. Potrebbe essere utile esplorare con attenzione questi pensieri in modo tale che possa affrontare eventuali fattori emotivi sottostanti che contribuiscono all'insonnia, oltre a fornire strategie di gestione dello stress e del pensiero negativo.
Se non lo ha già fatto infatti, potrebbe valutare di parlare con il suo medico per discutere di varie opzioni di trattamento, compresi possibili approcci psicologici, inoltre l'uso di farmaci dovrebbe essere monitorato attentamente e discusso con un professionista della salute.
L'insonnia è una condizione complessa, ma con l'approccio giusto, sono sicura che la sua condizione migliorerà. Un caro saluto, dott.ssa Camilla Persico

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Dott.ssa Katia Delle Monache
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Genova
Caro/a utente, sarebbe utile comprendere se la natura della sua insonnia sia di tipo primario o secondario, ovvero se il disturbo del sonno è legato ad una cattiva igiene del sonno, per esempio, oppure se non sia altro che il sintomo di un disturbo psicologico o di una patologia organica. Potrebbe rivolgersi ad un centro di medicina del sonno, dove il neurologo esperto in tale ambito saprà guidarla verso il trattamento a lei più adeguato. Generalmente per l'insonnia primaria è sufficiente un approccio non farmacologico come un protocollo per il trattamento dell'insonnia da svolgere presso uno psicologo/psicoterapeuta specializzato, mentre nel caso di insonnia secondaria spesso è necessaria anche una terapia farmacologica possibilmente abbinata al trattamento terapeutico. A parte l'insonnia, mi sembra di capire che lei convive con un malessere interiore legato ad alcuni suoi vissuti di vita personale, relativamente a questo aspetto la invito a consultare un professionista che possa aiutarla a ritrovare un po' di serenità. Un caro saluto
Dr. Alessio Fogliamanzillo
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Casagiove
L'insonnia è un disturbo complesso, può anzitutto farei un'idea delle sue abitudini e di cosa in generale sembra fare la differenza tra le giornate in cui dorme e quelle in cui non riesce (con e senza aiuto farmacologico, visto che afferma che talvolta funziona); in genere queste sostanze hanno un effetto che dipende comunque dallo stato della persona, come la melatonina ad esempio, se dopo averla presa va a fare una maradona, non avrà effetto ovviamente, quindi la variabile potrebbe essere proprio il suo stato d'animo altalenante. Consulti uno psicologo al fine di comprendere meglio questo aspetto, se poi ci sarà altro da fare, si provvederà
Dott.ssa Maria Cristina Genovese
Psicologo clinico, Neuropsicologo, Psicologo
Gela
Salve gentile utente, capisco come sia brutto non dormire la notte, il fatto che lei si rimprovera sempre delle decisione che ha preso in passato, può influenzare negativamente sul sonno, se vuole mi può contattare per riuscire insieme a elaborare questi pensieri e a riuscire insieme a migliorare la qualità del sonno e a non aver più problemi d'insonnia. A presto.
Dott.ssa Giulia Zucchini
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Trieste
Salve, mi spiace per la sua condizione, immagino come si possa stare con la privazione del sonno. Capisco che lei si reputa senza ansie e crisi di ansia, ma l'insonnia, per la diagnosi psicologica e psichiatrica è un sintomo ansiogeno, quindi si, lei soffre di ansia, che si manifesta nelle ore notturne. Spesso questa ansia è correlata come lei ben descrive, da un pensiero ridondante e che perseguita il paziente. Le consiglio vivamente una terapia, le medicine da sole non bastano quasi mai e la privazione del sonno, sopratutto sopra i 60 anni può recare danni fisici notevoli.
Cordiali saluti.
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
capisco la gravità dei suoi problemi di insonnia cronica e la frustrazione associata all'uso di sonniferi. Le consiglio di considerare una terapia breve strategica con uno specialista del sonno per affrontare efficacemente questo problema. Parli con il suo medico di base per ottenere un riferimento appropriato. Sono fiducioso che con il giusto supporto potrà trovare sollievo e migliorare la qualità del sonno. Resto a disposizione per ulteriori informazioni.

Dott.ssa Valentina Tramacere
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Treviso
Mi dispiace molto sentire la difficoltà e la sofferenza che stai vivendo con l’insonnia. È chiaro che questa situazione ti sta pesando molto e sta influenzando la qualità della tua vita. Ti trovi in un punto complesso in cui le difficoltà del sonno si intrecciano con riflessioni personali e autocritiche.
Il fatto che ti rimproveri scelte del passato potrebbe giocare un ruolo significativo in questa insonnia. Anche se non manifesti ansia o fobie, un senso di insoddisfazione o di rimpianto può generare una forma di tensione mentale profonda che ostacola il rilassamento necessario per dormire.
Ti incoraggerei a considerare l’idea di lavorare con uno psicologo o psicoterapeuta per esplorare queste dinamiche più a fondo e trovare strategie personalizzate per migliorare la qualità del sonno e della tua vita.
Dott. Dario Papa
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Ferrara
Gentile Signore, il fatto che lo Stilnox funzioni a volte e altre no può dipendere dall’adattamento del cervello o dall’iperattivazione mentale, anche se non avverte ansia in modo esplicito. Spesso, l’insonnia cronica è legata a pensieri ricorrenti, come il rimuginio sulle scelte passate, che tengono il cervello costantemente in allerta.
Più che puntare solo sui farmaci, potrebbe essere utile lavorare su tecniche psicologiche di rilassamento per l’Insonnia, che si sono dimostrate scientificamente efficace. Il sonno è un aspetto fondamentale della vita di ogni uomo e può migliorare, ma serve un approccio su misura per lei. Ha provato a contattare un ipnologo? Se vuole un aiuto concreto sul versante psicologico mi contatti pure, sarò lieto di poterle essere d'aiuto.

Dott. Dario Papa.
Dott.ssa Susanna Scainelli
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Albino
Buonasera, mi dispiace per il problema di insonnia di cui soffre. Le consiglio di escludere prima di tutto, se non l'avesse già fatto, possibili cause organiche. Qualora non ci fossero problematiche fisiche, le suggerirei di intraprendere un percorso psicologico che possa aiutarla ad affrontare tale sintomo. Se avesse bisogno sono a sua disposizione in presenza o online, per una terapia di tipo relazionale integrata, con il supporto di varie tecniche personalizzate in base al paziente, ai suoi bisogni ed obiettivi con evidenza scientifica. Dott.ssa Susanna Scainelli
Dott.ssa Cecilia Scipioni
Psicologo, Neuropsicologo
Casalgrande
Salve,

capisco perfettamente quanto possa essere frustrante e debilitante vivere con insonnia cronica, soprattutto quando la mente è lucida, lo spirito è vitale e si sente in piena attività, ma il corpo non riesce a riposare. La sua situazione è comune in molte persone anziane: con l’età, i ritmi del sonno cambiano, il sonno profondo diminuisce e possono comparire difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, anche in assenza di ansia o altri disturbi psicologici evidenti.

L’uso di farmaci come lo stilnox può aiutare temporaneamente, ma spesso la risposta non è costante, perché la qualità del sonno dipende da ritmi circadiani, abitudini, esposizione alla luce e tensione muscolare o mentale accumulata.

Alcune strategie utili, integrate eventualmente con il farmaco sotto controllo medico, possono essere:

Igiene del sonno rigorosa: orari regolari, ambiente buio e silenzioso, letto utilizzato solo per dormire;

Attività fisica moderata durante il giorno, evitando sforzi intensi la sera;

Esposizione alla luce naturale al mattino, utile a regolare il ritmo sonno-veglia;

Rilassamento serale: respirazione profonda, stretching leggero, meditazione o lettura leggera;

Diario del sonno, annotando ore di addormentamento, risvegli e qualità del riposo, per aiutare il medico a ottimizzare eventuali terapie.

A 74 anni, nonostante le rimostranze sul passato, il sonno si può ancora migliorare: combinare approccio comportamentale, abitudini mirate e terapia farmacologica mirata sotto controllo medico può dare risultati concreti.

Se vuole, posso suggerirle un protocollo pratico serale e mattutino per favorire l’addormentamento specifico per chi ha insonnia cronica persistente, da utilizzare anche insieme al farmaco.

Un caro saluto, resto a disposizione per aiutarla a ritrovare finalmente un sonno rigenerante.

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