Gentili dottori, sono una ragazza di 31 anni. Da tempo tento di dimagrire senza successo. Ho seguito

1 risposte
Gentili dottori, sono una ragazza di 31 anni. Da tempo tento di dimagrire senza successo. Ho seguito i consigli di più nutrizionisti, che mi hanno portato a perdere peso nel primo periodo ma che sul lungo poi si rivelavano inefficaci: al primo sgarro, riprendevo tutti i chili persi. Nel tempo ho imparato anche come dosare gli alimenti e suddividerli, quindi al momento non mangio male! Anzi. Penso di non aver mai mangiato meglio. Faccio anche attività fisica, seppure non a ritmi sostenuti. Tuttavia, non vedo miglioramenti sensibili. Il grasso è concentrato principalmente a livello addominale. Mi domandavo quindi se potesse esserci un’interferenza ormonale che rallenta o impedisce il dimagrimento. In adolescenza e fino a circa i 20 avevo un corpo molto magro, poi, circa 9 mesi dopo l’introduzione della pillola anticoncezionale, ho cominciato a prendere peso e da allora si è assestato sopra i 70 kg. Da qualche tempo assumo nuovamente la pillola dopo una lunga interruzione ma la situazione non è migliorata. Il mio peso rimane sempre fluttuante intorno a quella cifra. Da qui il dubbio. Tuttavia, i valori della tiroide risultano nella norma. Esistono esami più approfonditi da effettuare per capire se potrebbe esserci uno sbilanciamento ormonale in corso? Grazie per le eventuali risposte.
Dott.ssa Sandra Liliana Giudici
Internista, Gastroenterologo, Endocrinologo
Cormano
Buonasera.
Indubbiamente l'assunzione di estro-progestinici porta inevitabilmente a ritenzione idrica nella maggior parte delle donne, anche se non esistono regole uguali per tutte.
Non Le chiedo se abbia sofferto di ovaio micropolicistico, che potrebbe essere una concausa del Suo sovrappeso.
Il grasso viscerale in regione addominale è comunque un "trigger" di infiammazione, che comporta un aumento della ritenzione idrica e soprattutto un'insulino-resistenza, per cui si instaura un circolo vizioso.
Consiglio dosaggio di insulina e di cortisolo ematici, comunque un'ecografia tiroidea, ma soprattutto di rivolgersi ad un internista endocrinologo al fine di un approfondimento diagnostico terapeutico appropriato, con risoluzione del Suo problema.
A disposizione per qualsivoglia ulteriore chiarimento, porgo cordiali saluti.
Sandra Liliana Giudici

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