Gentili dottori, è da circa un anno e mezzo che soffro di ansia e di depressione. Sono in cura da un
10
risposte
Gentili dottori, è da circa un anno e mezzo che soffro di ansia e di depressione. Sono in cura da una terapeuta e dopo tanto esercizio fisico e un po’ di cambio di stile di vita mi sento meglio. Ogni mattina mi alzo stanco e in ufficio non ho voglia di lavorare sentendomi molto depresso. Non so se c’entra il lavoro che non mi stimola più ma ho perso la voglia di fare un po’ tutto. Cambiare lavoro a 50 anni non è facile e non so se mi aiuterebbe. Come mi consigliate di uscire da questa situazione? Grazie per l’attenzione e cordiali saluti.
Gentile utente, ci racconta che ha iniziato a soffrire di ansia e depressione un anno e mezzo fa, sarebbe utile sapere se al momento dell’insorgenza del disturbo, o poco prima, si sia verificato un qualche evento che ha prodotto questa reazione. Sarebbe altresì interessante comprendere se la stanchezza con cui si alza la mattina sia provocata da una prospettiva mentale della giornata lavorativa che, come sottolinea, forse non la stimola più (capita che un lavoro portato avanti da tanti anni diventi poco stimolante, è del tutto naturale) oppure se vi siano altri fattori che influenzano negativamente la sua motivazione e la sua carica di energia nell’affrontare la giornata lavorativa e tutte le attività di vita quotidiana. Immagino che ne abbia parlato con la terapeuta che la segue, ma se non lo avesse già fatto la invito a riflettere con lei sulla natura di questa demotivazione che sembra influenzare in maniera negativa il suo livello di qualità di vita e valutare le possibili azioni da intraprendere per stare ancora meglio. Nel frattempo le faccio i miei migliori auguri
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Buonasera. La difficoltà ad alzarsi al mattino è un esempio di sintomo psicologico che può essere stato mediato da una sottostante condizione medica, le consiglierei di parlare con un endocrinologo e di fare le analisi del sangue (ad esempio è una condizione che può dipendere da una ipoglicemia al risveglio); ciò premesso, in questo contesto non è possibile darle un parere più nello specifico perché la situazione richiede una visita completa, peraltro è già seguito da un terapeuta e se vuole un altro parere prenda semplicemente un appuntamento perché possa avere le risposte che cerca
Prenota subito una visita online: Primo colloquio psicologico
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Caro paziente, spesso quando si fa esperienza di disagio psicofisico si tende a fare del tutto per ripristinare l’equilibrio precedente, e nel più breve tempo possibile; ci si concentra sulle positività, sullo sport, e sul sociale (che sicuramente è un bene) ma ci si allontana dal nucleo prettamente personale e inconscio che lavora in modi del tutto particolari, causa di svariati malesseri, sia psicologici che fisici.
Sulla base della mia esperienza le suggerirei di escludere cause biologiche con il supporto di un medico, e in un secondo momento, rivolgersi uno specialista psicoterapeuta per affrontare le sue questioni in maniera approfondita.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti
Saluti
M.C.
Sulla base della mia esperienza le suggerirei di escludere cause biologiche con il supporto di un medico, e in un secondo momento, rivolgersi uno specialista psicoterapeuta per affrontare le sue questioni in maniera approfondita.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti
Saluti
M.C.
Salve,
purtroppo non ci sono consigli generalizzabili per tutti, lei è una persona unica con peculiari caratteristiche di personalità.
Dovrebbe al più presto iniziare un percorso con uno psicoterapeuta per decidere assieme i passi da percorrere per sentirsi meglio.
Le auguro buona fortuna.
Saluti
purtroppo non ci sono consigli generalizzabili per tutti, lei è una persona unica con peculiari caratteristiche di personalità.
Dovrebbe al più presto iniziare un percorso con uno psicoterapeuta per decidere assieme i passi da percorrere per sentirsi meglio.
Le auguro buona fortuna.
Saluti
Buongiorno,
La sensazione di mancanza di motivazione e di perdita di interesse per le attività quotidiane è un sintomo comune della depressione, e potrebbe essere influenzato da vari fattori, tra cui il lavoro e il proprio ambiente. È importante esplorare più a fondo cosa potrebbe essere alla radice di queste sensazioni.
Considerando che sta già seguendo una terapia con una terapeuta, potrebbe essere utile discutere di questi sentimenti durante le sue sedute. La terapia può aiutarla a esplorare le cause sottostanti della sua depressione e ad affrontare eventuali blocchi o resistenze che potrebbero ostacolare il suo benessere emotivo.
Riguardo alla situazione lavorativa, è comprensibile che cambiare lavoro a 50 anni possa sembrare spaventoso e impegnativo. Tuttavia, potrebbe essere utile valutare se il suo attuale lavoro le offre ancora stimoli e soddisfazioni, o se potrebbe essere il momento di esplorare altre opportunità professionali.
Anche se cambiare lavoro può essere una decisione importante e impegnativa, potrebbe essere utile considerare quali sono le sue priorità e i suoi obiettivi a lungo termine. Un lavoro che le offre stimoli e soddisfazioni potrebbe contribuire significativamente al suo benessere emotivo e alla sua motivazione.
Inoltre, potrebbe essere utile esplorare altre attività o interessi al di fuori del lavoro che potrebbero riaccendere la sua passione e il suo entusiasmo per la vita. L'arte, lo sport, il volontariato o l'apprendimento di nuove competenze potrebbero essere modi per trovare una fonte di gioia e realizzazione al di fuori dell'ambiente lavorativo.
Infine, vorrei incoraggiarla a essere gentile con se stesso e a dare il tempo necessario per esplorare le sue opzioni e prendere decisioni che siano giuste per lei. La guarigione e il recupero richiedono tempo e impegno, ma con il sostegno adeguato e la volontà di fare cambiamenti positivi, è possibile uscire da questa situazione difficile. Un caro saluto, dott.ssa Camilla Persico
La sensazione di mancanza di motivazione e di perdita di interesse per le attività quotidiane è un sintomo comune della depressione, e potrebbe essere influenzato da vari fattori, tra cui il lavoro e il proprio ambiente. È importante esplorare più a fondo cosa potrebbe essere alla radice di queste sensazioni.
Considerando che sta già seguendo una terapia con una terapeuta, potrebbe essere utile discutere di questi sentimenti durante le sue sedute. La terapia può aiutarla a esplorare le cause sottostanti della sua depressione e ad affrontare eventuali blocchi o resistenze che potrebbero ostacolare il suo benessere emotivo.
Riguardo alla situazione lavorativa, è comprensibile che cambiare lavoro a 50 anni possa sembrare spaventoso e impegnativo. Tuttavia, potrebbe essere utile valutare se il suo attuale lavoro le offre ancora stimoli e soddisfazioni, o se potrebbe essere il momento di esplorare altre opportunità professionali.
Anche se cambiare lavoro può essere una decisione importante e impegnativa, potrebbe essere utile considerare quali sono le sue priorità e i suoi obiettivi a lungo termine. Un lavoro che le offre stimoli e soddisfazioni potrebbe contribuire significativamente al suo benessere emotivo e alla sua motivazione.
Inoltre, potrebbe essere utile esplorare altre attività o interessi al di fuori del lavoro che potrebbero riaccendere la sua passione e il suo entusiasmo per la vita. L'arte, lo sport, il volontariato o l'apprendimento di nuove competenze potrebbero essere modi per trovare una fonte di gioia e realizzazione al di fuori dell'ambiente lavorativo.
Infine, vorrei incoraggiarla a essere gentile con se stesso e a dare il tempo necessario per esplorare le sue opzioni e prendere decisioni che siano giuste per lei. La guarigione e il recupero richiedono tempo e impegno, ma con il sostegno adeguato e la volontà di fare cambiamenti positivi, è possibile uscire da questa situazione difficile. Un caro saluto, dott.ssa Camilla Persico
Gentile, mi dispiace molto per la sofferenza che sta provando ultimamente. Svegliarsi stanchi al mattino e affrontare le giornate senza motivazione e poca energia è uno dei sintomi principali correlati all'ansia e alla depressione. Sarebbe difficile dirle se effettivamente la causa principale di questo malessere mattutino sia il lavoro che svolge o meno, in quanto non abbiamo elementi di contesto che possano farci capire meglio la sua vita. Di conseguenza, sarebbe complesso dirle di valutare altre realtà lavorative o mantenere quella attuale. Però, sarebbe interessante chiedersi se - oltre al contesto lavorativo - ci siano alcuni ambiti della sua vita che la ingaggiano più di altri e provare a puntare su questi, anche attraverso l'aiuto del terapeuta a cui si è rivolto (a ragione anche!). Questo la potrebbe aiutare a sviluppare nuove visioni di sè, molto positive, che le possono fare superare questo momento di difficoltà. Per ulteriori chiarimenti sono a sua disposizione, Dott.ssa Desirèe Pesce.
Gentile paziente,
innanzitutto, mi fa piacere sentire che alcune modifiche al suo stile di vita e il lavoro terapeutico abbiano già prodotto dei risultati positivi. Capisco quanto possa essere difficile iniziare la giornata sentendosi privo di energie e motivazione, e quanto questo possa rendere il contesto lavorativo, specie se non stimolante, un peso ulteriore.
In linea con la visione adleriana, potrei dirle che questo senso di insoddisfazione potrebbe rappresentare un segnale di un’esigenza più profonda di realizzazione personale, un impulso a trovare significato che potrebbe estendersi oltre il contesto professionale. Cambiare lavoro a 50 anni è certamente una sfida, ma non impossibile; potrebbe essere interessante esplorare le sue passioni e obiettivi di lungo periodo, anche piccoli interessi rimasti inespressi, e capire se possono trovare spazio nella sua vita attuale.
La stanchezza e la mancanza di motivazione potrebbero essere interpretate come segnali da ascoltare, indizi per comprendere meglio le sue reali aspirazioni e capire se, oltre al contesto lavorativo, c’è qualcos’altro che potrebbe risvegliare la sua energia ed il suo entusiasmo.
A volte, integrando piccoli cambiamenti o nuovi progetti a livello personale, scopriamo nuove fonti di energia e soddisfazione che ci supportano nel superare la monotonia e la stanchezza anche sul lavoro
innanzitutto, mi fa piacere sentire che alcune modifiche al suo stile di vita e il lavoro terapeutico abbiano già prodotto dei risultati positivi. Capisco quanto possa essere difficile iniziare la giornata sentendosi privo di energie e motivazione, e quanto questo possa rendere il contesto lavorativo, specie se non stimolante, un peso ulteriore.
In linea con la visione adleriana, potrei dirle che questo senso di insoddisfazione potrebbe rappresentare un segnale di un’esigenza più profonda di realizzazione personale, un impulso a trovare significato che potrebbe estendersi oltre il contesto professionale. Cambiare lavoro a 50 anni è certamente una sfida, ma non impossibile; potrebbe essere interessante esplorare le sue passioni e obiettivi di lungo periodo, anche piccoli interessi rimasti inespressi, e capire se possono trovare spazio nella sua vita attuale.
La stanchezza e la mancanza di motivazione potrebbero essere interpretate come segnali da ascoltare, indizi per comprendere meglio le sue reali aspirazioni e capire se, oltre al contesto lavorativo, c’è qualcos’altro che potrebbe risvegliare la sua energia ed il suo entusiasmo.
A volte, integrando piccoli cambiamenti o nuovi progetti a livello personale, scopriamo nuove fonti di energia e soddisfazione che ci supportano nel superare la monotonia e la stanchezza anche sul lavoro
“Per affrontare il suo problema, le consiglio di considerare la psicoterapia breve strategica. Se desidera ulteriori chiarimenti o informazioni, non esiti a contattarmi. Cordiali saluti, Dr. Michele Scala
Grazie per aver raccontato la tua esperienza.
È già molto importante che tu abbia intrapreso un percorso di terapia e che tu abbia introdotto cambiamenti positivi nello stile di vita: questo mostra che stai lavorando attivamente per stare meglio.
La stanchezza e la mancanza di motivazione che descrivi possono essere legate sia alla depressione sia a un contesto lavorativo che non senti più stimolante.
Cambiare lavoro a 50 anni può sembrare difficile, ma non è mai troppo tardi per cercare un equilibrio diverso o per introdurre anche solo piccoli cambiamenti che diano più senso alle giornate.
Può esserti utile esplorare questi dubbi insieme alla tua terapeuta, per capire meglio quanto dipenda dal lavoro e quanto da altri aspetti della tua vita. Intanto concediti il tempo: non servono rivoluzioni immediate, ma passi graduali per ritrovare ciò che ti fa sentire bene.
È già molto importante che tu abbia intrapreso un percorso di terapia e che tu abbia introdotto cambiamenti positivi nello stile di vita: questo mostra che stai lavorando attivamente per stare meglio.
La stanchezza e la mancanza di motivazione che descrivi possono essere legate sia alla depressione sia a un contesto lavorativo che non senti più stimolante.
Cambiare lavoro a 50 anni può sembrare difficile, ma non è mai troppo tardi per cercare un equilibrio diverso o per introdurre anche solo piccoli cambiamenti che diano più senso alle giornate.
Può esserti utile esplorare questi dubbi insieme alla tua terapeuta, per capire meglio quanto dipenda dal lavoro e quanto da altri aspetti della tua vita. Intanto concediti il tempo: non servono rivoluzioni immediate, ma passi graduali per ritrovare ciò che ti fa sentire bene.
Salve,
capisco bene quanto possa essere frustrante sentirsi stanchi, demotivati e depressi, soprattutto quando si è seguito un percorso di cura che ha portato già qualche miglioramento. Quello che descrive — perdita di interesse, stanchezza mattutina e difficoltà a motivarsi sul lavoro — è comune in persone che stanno vivendo una fase di esaurimento emotivo o depresso, anche se hanno adottato stili di vita più salutari.
Alcuni punti importanti da considerare:
Valutare la componente lavorativa: il lavoro poco stimolante o percepito come “senza senso” può amplificare stanchezza e demotivazione. Non necessariamente serve cambiare lavoro, ma può essere utile:
Rivedere obiettivi e compiti quotidiani, cercando piccoli modi per renderli più significativi.
Pianificare pause strategiche, attività gratificanti e momenti di soddisfazione anche brevi.
Considerare eventuali corsi di aggiornamento o progetti extra che possano ridare stimolo e senso di realizzazione.
Sostenere il recupero dell’energia:
Continuare con attività fisica regolare, che già aiuta molto, magari integrando esercizi mirati a migliorare tono e vitalità.
Controllare ritmo sonno-veglia, alimentazione e idratazione, che influenzano direttamente l’umore e l’energia.
Tecniche di mindfulness, respirazione o rilassamento muscolare possono ridurre stanchezza mentale e stress accumulato.
Supporto psicologico mirato:
Potrebbe essere utile parlare con la terapeuta di strategie specifiche per recuperare motivazione e senso di scopo, sia sul lavoro sia nella vita personale.
A volte, percorsi di psicoterapia focalizzata sul reinserimento motivazionale aiutano a individuare piccoli cambiamenti quotidiani che generano energia e piacere.
In sintesi, non è necessario un cambiamento drastico immediato: spesso piccoli interventi mirati su routine, obiettivi e gestione dello stress possono ridare energia e senso di controllo, anche a 50 anni.
Un caro saluto, resto a disposizione per approfondire insieme strategie concrete per riaccendere motivazione e piacere nelle attività quotidiane, senza dover necessariamente cambiare radicalmente lavoro o vita.
capisco bene quanto possa essere frustrante sentirsi stanchi, demotivati e depressi, soprattutto quando si è seguito un percorso di cura che ha portato già qualche miglioramento. Quello che descrive — perdita di interesse, stanchezza mattutina e difficoltà a motivarsi sul lavoro — è comune in persone che stanno vivendo una fase di esaurimento emotivo o depresso, anche se hanno adottato stili di vita più salutari.
Alcuni punti importanti da considerare:
Valutare la componente lavorativa: il lavoro poco stimolante o percepito come “senza senso” può amplificare stanchezza e demotivazione. Non necessariamente serve cambiare lavoro, ma può essere utile:
Rivedere obiettivi e compiti quotidiani, cercando piccoli modi per renderli più significativi.
Pianificare pause strategiche, attività gratificanti e momenti di soddisfazione anche brevi.
Considerare eventuali corsi di aggiornamento o progetti extra che possano ridare stimolo e senso di realizzazione.
Sostenere il recupero dell’energia:
Continuare con attività fisica regolare, che già aiuta molto, magari integrando esercizi mirati a migliorare tono e vitalità.
Controllare ritmo sonno-veglia, alimentazione e idratazione, che influenzano direttamente l’umore e l’energia.
Tecniche di mindfulness, respirazione o rilassamento muscolare possono ridurre stanchezza mentale e stress accumulato.
Supporto psicologico mirato:
Potrebbe essere utile parlare con la terapeuta di strategie specifiche per recuperare motivazione e senso di scopo, sia sul lavoro sia nella vita personale.
A volte, percorsi di psicoterapia focalizzata sul reinserimento motivazionale aiutano a individuare piccoli cambiamenti quotidiani che generano energia e piacere.
In sintesi, non è necessario un cambiamento drastico immediato: spesso piccoli interventi mirati su routine, obiettivi e gestione dello stress possono ridare energia e senso di controllo, anche a 50 anni.
Un caro saluto, resto a disposizione per approfondire insieme strategie concrete per riaccendere motivazione e piacere nelle attività quotidiane, senza dover necessariamente cambiare radicalmente lavoro o vita.
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.