Gent.m*, mia figlia ha appena compiuto 6 anni, ha sempre avuto un carattere determinato ma negli ult
2
risposte
Gent.m*, mia figlia ha appena compiuto 6 anni, ha sempre avuto un carattere determinato ma negli ultimi anni affronta grandi difficoltà nelle decisioni, anche quelle quotidiane che la mettono molto in crisi con reazioni sia fisiche che psicologiche molto importanti che duranno anche dai 40 min all’ora e mezza.Vorrei capire se sia il caso di approfondire o lasciar andare.Grazie
Salve, dal quadro che descrive potrebbe essere utile approfondire la situazione complessiva con una visita neuropsichiatrica infantile, soprattutto se questi episodi perdurano da diverso tempo, se avete notato un peggioramento o se vedete la bambina in difficoltà. Servono chiaramente altri elementi per dare un significato al tutto, e una visita specialistica potrà esaminare le cause e indirizzarvi eventualmente verso un intervento, qualora sia necessario.
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Gentile utente,
quanto descritto merita attenzione clinica, soprattutto in virtù della durata, dell'intensità e dell’impatto sul benessere di sua figlia.
Quadro comportamentale:
La difficoltà marcata nel prendere decisioni quotidiane, accompagnata da reazioni emotive e somatiche prolungate (40-90 minuti), non è del tutto attesa nello sviluppo normotipico a 6 anni. A questa età, pur in presenza di una certa ambivalenza o insicurezza, la capacità di autoregolazione emotiva dovrebbe progressivamente migliorare.
Possibili aree di approfondimento:
Regolazione emotiva: Potrebbero esserci difficoltà nella gestione dell’ansia o della frustrazione, che si manifestano come crisi al momento della scelta.
Funzionamento esecutivo: In alcune situazioni, bambini con vulnerabilità nei processi decisionali e cognitivi (es. attenzione, flessibilità cognitiva) mostrano una sofferenza nel dover “scegliere”, perché percepito come eccessivamente carico o fonte di errore.
Quadro ansioso o tratti ossessivi: L’ansia anticipatoria o il timore di sbagliare può innescare un ciclo di blocco e reazione emotiva sproporzionata.
Profilo temperamentale e sviluppo neuropsicologico: Un'indagine sul temperamento (es. alta sensibilità, bassa soglia di tolleranza alla frustrazione) o eventuali neurodivergenze (es. spettro autistico, ADHD con componente ansiosa) andrebbe considerata se ci sono altri elementi nel comportamento quotidiano.
Indicazioni cliniche:
È consigliabile un primo colloquio con uno psicologo dell’età evolutiva o un neuropsichiatra infantile, per effettuare un inquadramento generale. Potrebbe seguire:
Osservazione clinica del comportamento.
Colloqui anamnestici con i genitori.
Eventuale valutazione psicodiagnostica (comportamentale, emotiva e neuropsicologica, se indicata). saluti
quanto descritto merita attenzione clinica, soprattutto in virtù della durata, dell'intensità e dell’impatto sul benessere di sua figlia.
Quadro comportamentale:
La difficoltà marcata nel prendere decisioni quotidiane, accompagnata da reazioni emotive e somatiche prolungate (40-90 minuti), non è del tutto attesa nello sviluppo normotipico a 6 anni. A questa età, pur in presenza di una certa ambivalenza o insicurezza, la capacità di autoregolazione emotiva dovrebbe progressivamente migliorare.
Possibili aree di approfondimento:
Regolazione emotiva: Potrebbero esserci difficoltà nella gestione dell’ansia o della frustrazione, che si manifestano come crisi al momento della scelta.
Funzionamento esecutivo: In alcune situazioni, bambini con vulnerabilità nei processi decisionali e cognitivi (es. attenzione, flessibilità cognitiva) mostrano una sofferenza nel dover “scegliere”, perché percepito come eccessivamente carico o fonte di errore.
Quadro ansioso o tratti ossessivi: L’ansia anticipatoria o il timore di sbagliare può innescare un ciclo di blocco e reazione emotiva sproporzionata.
Profilo temperamentale e sviluppo neuropsicologico: Un'indagine sul temperamento (es. alta sensibilità, bassa soglia di tolleranza alla frustrazione) o eventuali neurodivergenze (es. spettro autistico, ADHD con componente ansiosa) andrebbe considerata se ci sono altri elementi nel comportamento quotidiano.
Indicazioni cliniche:
È consigliabile un primo colloquio con uno psicologo dell’età evolutiva o un neuropsichiatra infantile, per effettuare un inquadramento generale. Potrebbe seguire:
Osservazione clinica del comportamento.
Colloqui anamnestici con i genitori.
Eventuale valutazione psicodiagnostica (comportamentale, emotiva e neuropsicologica, se indicata). saluti
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.