Dopo la perdita di mia moglie, ho curato la depressione con duloxetina e quetiapina. Alla fine dell

5 risposte
Dopo la perdita di mia moglie, ho curato la depressione con duloxetina e quetiapina.
Alla fine della cura mi è rimasto un disturbo di ansia generalizzato causato dalla solitudine.
Faccio una vita normale, con due figlie sposate e diversi amici. Mi rimane sempre però un sottofondo di tensione, di inquietudine che non mi permette di rilassarmi e apprezzare la vita. Secondo voi?
E' la vita !!!

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Buongiorno a lei. Occorrerebbe verificare se, oltre alla terapia farmacologica, sia stato dato spazio ad una piena elaborazione del lutto. Ci sono aspetti anche inconsci legati alla perdita che, se non vengono elaborati - da soli o in una psicoterapia - lasciano un disagio profondo anche per anni. Non ho elementi per dire che questo sia il suo caso, ma non farebbe male approfondire.
Buongiorno,
prima di tutto mi dispiace per la sua perdita.
Per quanto riguarda la sua domanda, probabilmente sarebbe necessario intraprendere un percorso di psicoterapia per l’elaborazione della perdita e per la gestione della solitudine e della nuova condizione di vita.
Cordiali saluti
Salve, bisognerebbe sapere cosa intende per disturbo d'ansia generalizzato. In certi casi può essere difficile discriminare tra uno stato clinico patologico (quindi con indicazione a trattamenti farmacologici adeguati) e disagio esistenziale reattivo a particolari situazioni di vita, come nel suo caso l'evento luttuoso per la perdita di una persona cara. In questi ultimi casi può essere utile prendere in considerazione un aiuto psicoterapico, anche semplicemente focalizzato sull'elaborazione del lutto recente. Un cordiale saluto
mi sembra un pò esagerato l'uso della quetiapina in un caso di depressione (forse c'erano altri sintomi), comunque una piccola terapia con un ansiolitico potrebbe dare buoni risultati.

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