Da tre anni, finita la chemioterapia e la radioterapia per linfoma di Hodgkin è insorta una cistite.
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Da tre anni, finita la chemioterapia e la radioterapia per linfoma di Hodgkin è insorta una cistite. Ho avuto vari tipi di batterio tra cui Escherichia coli, Klebsyella pmeumoniae e altri. Ho fatto flebo di Rocefin, ho preso Ciproxin per vari cicli. Ho anche man mano sviluppato resistenza a vari antibiotici. Ora è tornata Escherichia e pare sia sensibile a Neo furadantin. Dovrò prendere antibiotici per tutta la vita o esiste qualche trattamento risolutore? Ho sentito parlare di infiltrazioni di ialuronico sulle pareti della vescica. Funzionano ? Grazie per l’attenzione Carla Roscioli
L'unica cosa che non deve più fare è assumere antibiotici che a nulla in fatto servono e alla fine aumentano i problemi e i danni anche generali (rete immunitaria e funzioni intestinali, squilibrio metabolico-ossidativi). Stante la sua storia occorre fare un buon punto della situazione con i dovuti esami attentamente interpretati anche attraverso gli indici derivati dai vari parametri per poi decidere la adeguata strategia terapeutica tesa principalmente al suo riequilibrio.
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Gentile Signora, ci sono varie terapie di prevenzione per le cistiti ricorrenti proprio per evitare assunzione di antibiotici. L’acido ialuronico è anche un valido presidio. Si faccia visitare da un urologo della sua zona per poter iniziare una terapia come sopra. Buona giornata
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