Da circa due settimane sperimento un bruciore-pizzicore o dolore sordo, costante ma lieve (raramente

2 risposte
Da circa due settimane sperimento un bruciore-pizzicore o dolore sordo, costante ma lieve (raramente crampi) in zona epigastrica, sotto le ascelle, zona ipocondrio sinistro (verso la fine delle costole) e lungo la colonna vertebrale fino a metà schiena (tipo mal di schiena come cervicobrachialgia..però ho problemi di postura, cifosi e scoliosi) o persino, ma molto raramente, braccia. E' un fastidio che si sposta ad intermittenza fra dorso, parte finale delle costole e epigastrio. Da 0 a 10 il dolore valuterei come 5-6 e non è assolutamente invalidante. Faccio una vita sedentaria, non bevo, non fumo, uomo, 29 anni. Soffro di ansia e sono molto stressato e assumo zolofot. Presi un antiacido (IALOFLUSS) e ho evitato di mangiare cibi sbagliati (bevevo molta acqua gassata e mangiavo molto fritto) ma non è servito a nulla. Il medico mi ha visitato e non ha trovato nulla (segno di Murphy è negativo ma ha ventilato come ipotesi calcoli biliari) e mi ha prescritto le analisi del sangue (valori epatici ed emocromo) e delle feci alla ricerca di helicobacter e di poi andare dal gastroenterologo. Aveva persino valutato una gastroscopia ma ha deciso di attendere. Prima pensava ad un'esofagite.
Che cosa potrebbe essere? Sono molto preoccupato.
Dai sintomi da lei descritti deduco, secondo la mia esperienza, che lei potrebbe avere un reflusso gastro-esofageo probabilmente associato ad ernia jatale. In questi casi propongo un ciclo di terapia "ex adjuvantibus" della terapia standard di Omeprazolo Cp. 20 mg. + Levosulpiride Cp. 25 mg. mattina e sera per un paio di settimane.
In caso di miglioramento dei sintomi, il MMG potrebbe considerare di ripetere i cicli di terapia.
Sconsiglio l'eradicazione dell' H. P. con antibiotici dato che è dimostrato che spesso è sufficiente la normalizzazione del pH gastrico.

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Buongiorno. Per quanto i sintomi da Lei riferiti siano abbastanza aspecifici, sembrano riferirsi ad una problematica addominale come fango biliare o ernia iatale. Inizierei con una terapia anti-acida a pieno dosaggio e con l'esecuzione di un'ecografia completa dell'addome per escludere la problematica di calcoli/fango biliare. Solo dopo valuterei il passaggio ad esami più invasivi.

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