Ciao, una domanda. Io prendo la pillola da anni… negli ultimi anni ho una secchezza vaginale atroce
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Ciao, una domanda. Io prendo la pillola da anni… negli ultimi anni ho una secchezza vaginale atroce (dovuta appunto alla pillola). Uso il gel a base di acqua mescolato con quello a base siliconico (perché solo acqua si asciuga subito).
Devo usarlo in tanta quantità, purtroppo.
Soffro anche di cistiti post coitali.. fortunatamente ora leggermente meno perché assumo integratori e sto attenta a fare pipì prima e dopo rapporto. Però continuo a soffrirne e continuo ad aver paura che possa risuccedere.
Sono stata da un’ostetrica al consultorio che mi ha detto che secondo lei più che pavimento pelvico (perché sono leggermente rigida durante la prima penetrazione, solo la prima.. le successive no)
Secondo lei è più una cosa mentale (tipo un blocco, magari dovuto anche ad una paura della cistite). A me capita solo per la prima penetrazione appunto.
Mi ha consigliato di mettere internamente dell’olio di mandorle puro (con una piccola “siringa”) all’interno. Perché con il gel lubrifico fuori però occorre anche lubrificare all’interno.
Inoltre, mi ha detto che ho il canale interno molto stretto.. e che facendo degli esercizi (inserendo un dito e muovendo lateralmente) mi può aiutare.
Questo me lo ha detto l’ostetrica del consultorio.
La mia ginecologa addirittura mi ha detto di sospendere immediatamente la pillola, dato che ho una secchezza così atroce. Mentre l’ostetrica appunto, mi ha detto assolutamente no… che tanto se poi dovessi utilizzare il profilattico sarei punto a capo.
Chiedo consiglio, perché sono disperata.
Vorrei sospendere la pillola solo se strettamente necessario e non so magari se posso risolvere con la riabilitazione del pp (quindi senza sospenderla, per ora) e magari con ovuli.
Devo usarlo in tanta quantità, purtroppo.
Soffro anche di cistiti post coitali.. fortunatamente ora leggermente meno perché assumo integratori e sto attenta a fare pipì prima e dopo rapporto. Però continuo a soffrirne e continuo ad aver paura che possa risuccedere.
Sono stata da un’ostetrica al consultorio che mi ha detto che secondo lei più che pavimento pelvico (perché sono leggermente rigida durante la prima penetrazione, solo la prima.. le successive no)
Secondo lei è più una cosa mentale (tipo un blocco, magari dovuto anche ad una paura della cistite). A me capita solo per la prima penetrazione appunto.
Mi ha consigliato di mettere internamente dell’olio di mandorle puro (con una piccola “siringa”) all’interno. Perché con il gel lubrifico fuori però occorre anche lubrificare all’interno.
Inoltre, mi ha detto che ho il canale interno molto stretto.. e che facendo degli esercizi (inserendo un dito e muovendo lateralmente) mi può aiutare.
Questo me lo ha detto l’ostetrica del consultorio.
La mia ginecologa addirittura mi ha detto di sospendere immediatamente la pillola, dato che ho una secchezza così atroce. Mentre l’ostetrica appunto, mi ha detto assolutamente no… che tanto se poi dovessi utilizzare il profilattico sarei punto a capo.
Chiedo consiglio, perché sono disperata.
Vorrei sospendere la pillola solo se strettamente necessario e non so magari se posso risolvere con la riabilitazione del pp (quindi senza sospenderla, per ora) e magari con ovuli.
Buongiorno,
leggendo la sua testimonianza, comprendo profondamente il disagio che sta vivendo e le confermo che molte delle problematiche descritte – secchezza vaginale persistente, dolore o fastidio alla penetrazione iniziale, cistiti ricorrenti post-coitali – possono essere correlate a una combinazione di fattori ormonali, meccanici e psico-emotivi.
In questi casi, una valutazione approfondita del pavimento pelvico è fortemente consigliata. Come ostetrica specializzata in riabilitazione del pavimento pelvico, ritengo utile intraprendere un percorso personalizzato che integri diverse metodologie. In particolare, l’utilizzo della radiofrequenza e dell’elettroporazione con veicolazione di principi attivi come l’acido ialuronico e il collagene può apportare benefici concreti, migliorando l’idratazione e l’elasticità dei tessuti vaginali, stimolando il trofismo locale e contribuendo a ridurre dolore e irritazioni durante i rapporti.
Queste tecnologie non invasive, se associate a una riabilitazione mirata (con esercizi specifici per la mobilità, stretching e il rilassamento della muscolatura pelvica), possono costituire un valido supporto, anche senza necessariamente dover sospendere la contraccezione ormonale nell’immediato – opzione che può eventualmente essere valutata in un secondo momento con la sua ginecologa, a seconda dell’evoluzione clinica.
Un altro aspetto che non va trascurato è il sostegno emotivo e relazionale: la paura ricorrente della cistite può influenzare la risposta sessuale e contribuire a irrigidimenti iniziali, che possono essere affrontati anche attraverso un approccio multidisciplinare.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti e per un’eventuale valutazione individuale presso il mio studio, dove metto a disposizione trattamenti avanzati e percorsi personalizzati per il benessere intimo femminile.
Un caro saluto,
Dott.ssa Matricardi Elisabetta
Ostetrica esperta in riabilitazione del pavimento pelvico – Trattamenti con radiofrequenza ed elettroporazione
leggendo la sua testimonianza, comprendo profondamente il disagio che sta vivendo e le confermo che molte delle problematiche descritte – secchezza vaginale persistente, dolore o fastidio alla penetrazione iniziale, cistiti ricorrenti post-coitali – possono essere correlate a una combinazione di fattori ormonali, meccanici e psico-emotivi.
In questi casi, una valutazione approfondita del pavimento pelvico è fortemente consigliata. Come ostetrica specializzata in riabilitazione del pavimento pelvico, ritengo utile intraprendere un percorso personalizzato che integri diverse metodologie. In particolare, l’utilizzo della radiofrequenza e dell’elettroporazione con veicolazione di principi attivi come l’acido ialuronico e il collagene può apportare benefici concreti, migliorando l’idratazione e l’elasticità dei tessuti vaginali, stimolando il trofismo locale e contribuendo a ridurre dolore e irritazioni durante i rapporti.
Queste tecnologie non invasive, se associate a una riabilitazione mirata (con esercizi specifici per la mobilità, stretching e il rilassamento della muscolatura pelvica), possono costituire un valido supporto, anche senza necessariamente dover sospendere la contraccezione ormonale nell’immediato – opzione che può eventualmente essere valutata in un secondo momento con la sua ginecologa, a seconda dell’evoluzione clinica.
Un altro aspetto che non va trascurato è il sostegno emotivo e relazionale: la paura ricorrente della cistite può influenzare la risposta sessuale e contribuire a irrigidimenti iniziali, che possono essere affrontati anche attraverso un approccio multidisciplinare.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti e per un’eventuale valutazione individuale presso il mio studio, dove metto a disposizione trattamenti avanzati e percorsi personalizzati per il benessere intimo femminile.
Un caro saluto,
Dott.ssa Matricardi Elisabetta
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Buongiorno signora, sicuramente l'assunzione della pillola incide sulla sua lubrificazione. Il fatto poi di soffrire anche di cistiti è sintomo probabilmente di un ipertono del pavimento pelvico perciò le consiglio di eseguire una visita con un'ostetrica specializzata per poter valutare attentamente il percorso da intraprendere. Cordiali saluti
La sospensione della pillola non è l’unica strada immediata, ma resta un’opzione da valutare se i sintomi persistono.
Puoi iniziare da: riabilitazione del pavimento pelvico + ovuli idratanti
Se non c’è miglioramento, allora ha senso rivalutare serenamente anche la contraccezione.
Non sei “bloccata” né sola: il tuo corpo sta reagendo a una condizione modificabile, con i giusti tempi e strumenti.
Puoi iniziare da: riabilitazione del pavimento pelvico + ovuli idratanti
Se non c’è miglioramento, allora ha senso rivalutare serenamente anche la contraccezione.
Non sei “bloccata” né sola: il tuo corpo sta reagendo a una condizione modificabile, con i giusti tempi e strumenti.
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