Buongiorno volevo dirle mia figlia ha avuto intervento di pieloplastica a marzo con stend che la tol

Occorre veder ele immagini prima e dopo l'intervento. Non sipuò escludere a priori che l'intervento non abbia prodotto effetti utili e che pertanto il quadro pielo-renale stia solo peggiorando. Deve essere rivalutato tramite urotac contrastografica con molta rapidità.

Salve. L’esame fondamentale in base a cui si stabilisce l’indicazione a procedere o meno ad intervento di pieloplastica per una malattia del giunto è la scintigrafica renale sequenziale. 7 mesi è un lasso temporale sufficiente per ripetere tale esame e capire se la funzionalità renale ed in particolare la capacità di scaricare l’urina prodotta del rene sia migliorata, peggiorata o invariata rispetto al pre intervento. La sola dilatazione valutata con esami morfologici, che sia ecografia o tac, non è sufficiente per stabilire l’impatto dell’intervento sulla funzionalità renale poiché la dilatazione della via escretrice intrarenale è dovuta all’ipotonia delle pareti del bacinetto renale e non può essere modificata in modo sostanziale dall’intervento. L’ulteriore indicazione in caso di necessità di eseguire un esame morfologico in pazienti giovani, è quella di preferire la risonanza magnetica (pielo/URO-RM) ad esami con radiazioni ionizzanti come la TAC. Integrerei la valutazione a medio termine dall’intervento, con esame urine e urinocoltura. Resto a disposizione. Cordiali saluti.