Buongiorno Uso lo Xatral 10 da qualche anno, l'altro giorno per caso ho letto le controindicazioni c
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Buongiorno Uso lo Xatral 10 da qualche anno, l'altro giorno per caso ho letto le controindicazioni che evidenziano la possibilita di riduzione di globului e piastrine.Io ho le piastrine con valori 60-70 quindi Piastrinopenia,é il caso che cambio prodotto?e in tal caso sostituirlo con quale visto che il mio medico dice che il problemanon esiste perche lo xatral é un medicinale blando.- vi ringrazio
Non è per nulla un farmaco blando, soprattutto alla dose da 10 mg a rilascio prolungato. Ha non pochi effetti collaterali cardio-vascolare e epato-metabolici e in un soggetto che ha problemi, come tutti gli altri alfa-litici, deve essere impiegato con molta cautela e solo se strettamente necessario. Per quale ragione ha una così importante piastrinopenia e, sembra, neutropenia? La questione va tutta attentamente rivalutata.
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Buongiorno, Xatral è un farmaco appartenente alla classe degli alfa-bloccanti, generalmente ben tollerato. Le alterazioni ematologiche come la piastrinopenia sono rare e non comuni nel suo utilizzo, ma restano elencate tra le possibili reazioni avverse.
Nel suo caso, data la presenza di una piastrinopenia stabile, è opportuno valutare attentamente se esista una correlazione temporale o causale con il farmaco. Non è corretto sospendere o modificare la terapia autonomamente, ma può essere utile discuterne nuovamente con il medico curante o con uno specialista ematologo o internista, che possa inquadrare meglio il quadro complessivo.
L’eventuale sostituzione del farmaco dipende dalla sintomatologia prostatica e dalle caratteristiche cliniche individuali. Esistono alternative terapeutiche, ma ogni modifica va considerata nel contesto di un bilancio rischi/benefici personalizzato.
Cordialità
Nel suo caso, data la presenza di una piastrinopenia stabile, è opportuno valutare attentamente se esista una correlazione temporale o causale con il farmaco. Non è corretto sospendere o modificare la terapia autonomamente, ma può essere utile discuterne nuovamente con il medico curante o con uno specialista ematologo o internista, che possa inquadrare meglio il quadro complessivo.
L’eventuale sostituzione del farmaco dipende dalla sintomatologia prostatica e dalle caratteristiche cliniche individuali. Esistono alternative terapeutiche, ma ogni modifica va considerata nel contesto di un bilancio rischi/benefici personalizzato.
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