Buongiorno sono una signora di 59 anniHo sempre avuto una vita difficile per me., costellata da un m
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Buongiorno sono una signora di 59 anniHo sempre avuto una vita difficile per me., costellata da un matrimonio fallito e dalla nascita di 2 figli che non mi hanno resa per niente felice. Sopratutto il maschio ci ha sempre odiati, perché non eravamo agitati. Ho iniziato gradualmente ad accusare sintomi fisici, fibromialgia, disturbi vasovagale, paura di essere sempre criticata, visto che nella mia vita non sono andata bene né come figlia, né come moglie né come madre. Questi disturbi sono culminati in vertigini fortissime. Così ho paura di uscire e di sentirmi male. Alle volte ho come la sensazione che il mio corpo non voglia più vivere. Dovrei anche andare dal dentista ma ho paura. Ho paura di tutto,e penso che ormai la vita non possa più riservarmi niente di buono. Mi sento come un ansia nei polpacci e arriva fino alla testa facendomi venire cefalea e vertigini. A breve dovrò traslocare. Questo è uno dei motivi che mi rattrista. Non avrò più un giardino dove il mio gatto potrà stare felice. Ho paura della nuova casa, e ho paura di non riuscire a raggiungere i negozi causa delle vertigini. Sono disperata, piango sempre senza farmi vedere anche se ormai vivo da sola. Alle volte sento come se le gambe non volessero muoversi, come se fossi paralizzata. Ho paura ho solo tanta paura, mi sento fragile. Come faccio?
Buongiorno, secondo me dovrebbe vedere uno psichiatra, mi pare un quadro che necessita di trattamento. Capisco che le siano successe una serie di cose poco piacevoli, ma comunque avere questi sintomi configura un quadro clinico che potrebbe beneficiare di terapia. Molte persone vanno incontro ad eventi avversi, ma uno non può proprio vivere con i sintomi che dice lei, mi sembra oppurtuno parlare con uno specialista e cercare di stare meglio. In bocca al lupo! Cordiali saluti
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Buonasera, da ciò che scrive si tratta verosimilmente di una sintomatologia ansiosa con molteplici somatizzazioni. Dal momento che questa situazione le crea abbastanza disagio le consiglierei, se non l'hai mai fatto, di rivolgersi ad uno specialista psichiatra che potrà indirizzarla circa l'assunzione di una terapia farmacologica e/o un percorso di psicoterapia. Cordiali saluti
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