Buongiorno, Sono una ragazza di 23 anni e, da quasi un anno ormai, mi sono accorta che ho subito

2 risposte
Buongiorno,

Sono una ragazza di 23 anni e, da quasi un anno ormai, mi sono accorta che ho subito un forte cambiamento nella risposta al mio corpo alla somministrazione di alcolici. Per spiegarmi, fino a circa un anno fa spesso il weekend capitava di bere degli alcolici e ovviamente il giorno dopo, come comune a tutti, soffrivo di postumi; da un anno peró, nonostante abbia ridotto sia dosi che frequenza con cui mi capita di bere, anche se bevo una sola birra di basso grado alcolico, dopo circa due ore inizio a sentire un calore molto forte e intenso alla testa (tanto da dover mettere un panno freddo), oltre a generale malessere e nausea. Non sento gli effetti dell'alcool (intesi come ubriachezza), ma nonostante la piccola quantità sto subito male come se avessi bevuto molto, molto di piú. Piú passa tempo e piú mi basta una quantità minore per stare molto male.
Mi dicono che è semplicemente l'invecchiare, ma oltre ad avere 23 anni, mi sembra sia stato un cambiamento troppo drastico e i sintomi in risposta a una birra mi sembrano un po' troppo forti a confronto con persone di età ben piú elevata della mia.
Vorrei farmi delle analisi del sangue, ma essendo studente fuori sede e avendo il medico di base su prenotazione, dovrei organizzarmi bene, per questo chiedo a voi un parere per capire se devo allarmarmi o meno.

Ps: certamente so che l'alcool fa male e non è mia intenzione risolvere il problema per poter tornare a bere, ma semplicemente per essere sicura che non ci sia qualcosa che non va e che dovrei controllare.

Vi ringrazio molto e vi auguro una buona giornata
Buongiorno
Le consiglio di rivolgersi al suo medico curante così da poterla prescrivere delle analisi adatte

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Buonasera. La sintomatologia che descrive richiederebbe prima di tutto una visita medica con approfondita anamnesi e valutazione di alcuni parametri, ed esami di laboratorio specifici per quello che è il metabolismo dell'alcool (Emocromo con particolare attenzione all'MCV, assetto epatico ed enzimi pancreatici) e sue conseguenze (gastrite e malassorbimento di micronutrienti come vitamine e sali minerali). Molto indicata un'ecografia addominale con studio del fegato e del pancreas (dimensioni ed ecostruttura).
Come vede, sono cose da affrontare con un medico, anche Dietologo,cioè un MEDICO (non altro) Specialista in Scienza dell'Alimentazione.
Se, però, a ben riflettere, si rende conto di 'averne sempre bisogno' anche in minima quantità, le suggerisco di contattare un centro specializzato. Non c'é nulla di male, anzi, è segno di consapevolezza e responsabilità. Spesso, trovarsi fuori sede, lontano dal proprio ambiente familiare e dover affrontare le tensioni legate allo studio e/o ad altro, può promuovere spinte disfunzionali, come avviene col cibo. Ma un'alternativa migliore c'è sempre... Buona serata

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