Buongiorno, sono un ragazzo di 36anni (1.85 per 86kg). L'anno scorso ho avuto un'ernia discale es
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Buongiorno,
sono un ragazzo di 36anni (1.85 per 86kg). L'anno scorso ho avuto un'ernia discale espulsa in sede paramedia dx a L5-S1 con effetto compressivo sulla radice S1 omolaterale.
Quando è successo il tutto non mi trovavo in Italia e a detta del Neurochirurgo che mi ha visitato al mio rientro, dopo 5gg in ospedale all'estero, mi dovevano operare subito mentre adesso non c'era tanto da fare se non una visita da un fisiatra e successiva fisioterapia. Fatto la visita anche dal fisiatra, ho proseguito con un fisioterapista e il programma McKenzie per 6 sedute. Finito anche quelli ho proseguito a farle, non con costanza, anche a casa e ho cancellato del tutto ogni attività sportiva.
Adesso dopo un anno non avevo più male alla schiena ma rimane ancora oggi l'intorpidimento alla gamba dx. Non sapendo più cosa fare ho fatto un'altra risonanza e di seguito il risultato:
Quesito diagnostico: lombo-sciatalgia recidivante in ernia discale espulsa L5-S1.
Vertebra di transizione al passaggio lombo-sacrale, numerazione non determinabile con certezza, in base ai tubercoli costali si considera sacralizzazione a L5.
Lieve scoliosi sinistro-convessa. A L4-L5 lieve retrolistesi. Il disco è degenerato, disidratato e protruso-estruso a maggiore focalità mediana-paramediana bilaterale, impronta sulla superficie durale che è lievemente più evidente in corrispondenza dell' emergenza radicolare L5 sinistra. Osteocondrosi. Non altre protrusioni discali nel campo di vista, normale posizione e intensità di segnale del cono midollare.
Adesso non capisco come mi devo muovere se devo ritornare da un fisiatra nuovamente oppure da un Neurochirurgo. Gli esercizi di McKenzie vanno ancora bene o adesso devo cambiare? Posso cominciare un po di attività sportiva (corsa, nuoto, calcetto)? Mi ritornerà mai la sensibilità come prima?
Grazie
sono un ragazzo di 36anni (1.85 per 86kg). L'anno scorso ho avuto un'ernia discale espulsa in sede paramedia dx a L5-S1 con effetto compressivo sulla radice S1 omolaterale.
Quando è successo il tutto non mi trovavo in Italia e a detta del Neurochirurgo che mi ha visitato al mio rientro, dopo 5gg in ospedale all'estero, mi dovevano operare subito mentre adesso non c'era tanto da fare se non una visita da un fisiatra e successiva fisioterapia. Fatto la visita anche dal fisiatra, ho proseguito con un fisioterapista e il programma McKenzie per 6 sedute. Finito anche quelli ho proseguito a farle, non con costanza, anche a casa e ho cancellato del tutto ogni attività sportiva.
Adesso dopo un anno non avevo più male alla schiena ma rimane ancora oggi l'intorpidimento alla gamba dx. Non sapendo più cosa fare ho fatto un'altra risonanza e di seguito il risultato:
Quesito diagnostico: lombo-sciatalgia recidivante in ernia discale espulsa L5-S1.
Vertebra di transizione al passaggio lombo-sacrale, numerazione non determinabile con certezza, in base ai tubercoli costali si considera sacralizzazione a L5.
Lieve scoliosi sinistro-convessa. A L4-L5 lieve retrolistesi. Il disco è degenerato, disidratato e protruso-estruso a maggiore focalità mediana-paramediana bilaterale, impronta sulla superficie durale che è lievemente più evidente in corrispondenza dell' emergenza radicolare L5 sinistra. Osteocondrosi. Non altre protrusioni discali nel campo di vista, normale posizione e intensità di segnale del cono midollare.
Adesso non capisco come mi devo muovere se devo ritornare da un fisiatra nuovamente oppure da un Neurochirurgo. Gli esercizi di McKenzie vanno ancora bene o adesso devo cambiare? Posso cominciare un po di attività sportiva (corsa, nuoto, calcetto)? Mi ritornerà mai la sensibilità come prima?
Grazie
Salve. da quello che lei descrive sembra esserci una radicolopatia dell'arto inferiore destro, presumibilmente nel territorio del nervo sciatico, che sembra compresso nelle sue radici nervose tra L4 ed S1. Per poter inquadrare meglio la sua problematica, sarebbe utile una valutazione fisiatrica accurata, con un esame obiettivo specialistico in modo da poter valutare la presenza di deficit neurologici. Sarebbe utile anche eseguire una elettro-neuro-miografia degli arti inferiori, magari con potenziali evocati, per quantificare anche a livello strumentale l'eventuale compromissione delle radici nervose. Una volta valutata la sua situazione clinica, potrebbe essere utile anche una visita neurochirurgica. Le consiglio di continuare intanto ad eseguire almeno degli esercizi di scarico del rachide lombare, ma di non iniziare un'attività sportiva. Saluti
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Buongiorno. Serve di certo un celere rivalutazione fisiatrica per impostare un nuovo percorso riabilitativo che ovviamente è da proseguire poi anche in autonomia al domicilio con costanza quotidiana anche nei periodi di remissione. Senza la costanza necessaria era ovvio che il problema si sarebbe ripresentato pria o poi. Cordialità. Massimiliano Noseda, fisiatra a Milano.
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