Buongiorno Sono un ragazzo di 35 anni e da un paio di mesi soffro di minzione urgente e difficoltà

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Buongiorno
Sono un ragazzo di 35 anni e da un paio di mesi soffro di minzione urgente e difficoltà a trattenere. Ad agosto ho effettuato un esame delle urine con diagnosi di cistite che ho curato, ma i sintomi non sono passati. Sono stato da un urologo che mi ha fatto una cistoscopia con esito negativo e valore PSA fatto sempre ad agosto nella norma, prostata nella norma al tatto. Inoltre si sono aggiunti dopo il ciclo di antibiotici che ho preso per eliminare la cistite dei dolori al basso ventre con sensazione di durezza della zona pelvica e dolori intestinali. La cosa che mi da più fastidio e dolorante e quando sono seduto o in piedi, ho la sensazione come se qualcosa spingesse sulla vescica o su un nervo, perché ho la sensazione continua di andare in bagno durante tutta la giornata è la sensazione resta anche quando sono andato (dato che comunque vado spessissimo). Ho effettuato analisi delle urine 2 giorni fa e sono risultati negativi a qualunque batterio. Ma al momento resta la minzione urgente, dolori al basso ventre che peggiorano con senso di pressione quando sono seduto o in piedi con uno stimolo (tipo vibrazione) fino alla punta del pene che mi invoglia a trattenermi per tutta la giornata per paura di avere delle perdite.
Tutte questi problemi, tranne la parete del basso ventre dura e dolori intestinali, si placano quando sono disteso a letto.
Cosa potrei fare ancora?
Un quadro da consistente congestione infiammatoria pelvico-prostatica scambiato per cistite, peraltro poco frequente nei maschi). Non si capisce il ciclo di antibiotici in assenza di una coltura significativamente positiva... ma tant'è. Deve rivolgersi rapidamente ad un buon andrologo che valuti la situazione con i dovuti esami (ecografia doppler pelvico-prostatica e testicolare, analisi base dello sperma, coltura del secreto prostatico estratto, test di Stamey) e che per completezza valuti anche per via ecografica preliminare i reni e la via pielo-ureterale. Nulla vieta che possa altresì sussistere un problema intestinale che agisce anche sulla via urinaria e sull'area pelvico-prostatica o che sia viceversa.

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