Buongiorno, sono un ragazzo di 32 anni e da un paio di mesi sto accusando problemi durante la minzio
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Buongiorno, sono un ragazzo di 32 anni e da un paio di mesi sto accusando problemi durante la minzione. A Gennaio ho iniziato a manifestare i primi sintomi di dolore lombare e bruciore durante minzione. Scomparso il fastidio da solo, bevendo molto per circa un mesetto, è ricomparso ed effettuando un’ urinocultura, ho avuto una recidiva da infezione alle vie urinarie, derivata da Escherichia Coli (ne avevi avuto una due anni fa con sintomi molto più gravi, tra cui febbre), carica batterica molto bassa e dopo ciclo di antibiotico il batterio non è più presente dopo urinocultura e spermiocolutra, gli esami risultano limpidi senza nemmeno un valore fuori dalla norma. Un mese fa eseguita anche visita urologica, prostatica ed ecografia vie urinarie che non hanno riscontrato anomalia alcuna. Resta però incessante questo fastidio/bruciore durante o dopo la minzione (dopo la minzione di solito molto forti e quasi invalidanti al punto di dovermi proprio fermare in qualsiasi attività stia facendo) accompagnato da sintomi più sordi ma costanti, come dolore alla zona lombare, talvolta inguinale e pelvica, soprattutto nei giorni/ore successive ad attività fisica. Ho pensato ad un problema di calcoli ma l’ ecografia (penso) li avrebbe evidenziati. Eseguo un lavoro sedentario quindi ho pensato che la mia prostata possa essere anche influenzata da questo, ma sono mediamente stato una persona abbastanza attiva.
La cosa che mi lascia più perplesso è che non si tratta di una cosa costante ma che varia in base ai giorni e/o sforzi che faccio durante la giornata. Chiedo consigli su come potersi muovere in questi casi, poiché anche il mio urologo di riferimento tende a dare risposte blande e non molto chiare su cause/accertamenti da poter fare.
Ringrazio anticipatamente della vostra attenzione.
La cosa che mi lascia più perplesso è che non si tratta di una cosa costante ma che varia in base ai giorni e/o sforzi che faccio durante la giornata. Chiedo consigli su come potersi muovere in questi casi, poiché anche il mio urologo di riferimento tende a dare risposte blande e non molto chiare su cause/accertamenti da poter fare.
Ringrazio anticipatamente della vostra attenzione.
Le ho già risposto: Il quadro sintomatologico riprotato deriva certamente da uno stato di congestione infiammatoria pelvico-prostatico con alti e bassi e che nessuno ha adeguatamente valutato. La presenza batterica trattata presumibilmente era e sarà solo un ulteriore evento occasionale ma non significativo e che non merita, salvo febbre elevata, un trattamento antibiotico. La sua sedentarietà non aiuta per nulla e sarebbe utile sapere come sta il suo BMI e l'eventuale grasso addominale. Occorre che un buon andrologo la veda e svolga i dovuti esami genitali (ecografia doppler pelvico-prostatica e testicolare, analisi base dello sperma, coltura differenziale del secreto prostatico estratto e dell’urina) per poi dcider enel caso per quelli generali (stato epato-metabolico-ossidativo, nutrizionale, ormonale, immunitario, cardio-coronarico-vascolare, fisico e stressogeno, microbiota intestinale), con gli indici derivati.Solo su tali basi attentamente interpretate si potrà attivare la adeguata strategia terapeutica.
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Salve
Da quello che descrive ha probabilmente una Prostatite. Poiché ha già avuto un primo consulto potrebbe approfondire con degli esami strumentali di secondo livello come una Flussometria o esami colturali per scartare la possibilità di un'infezione.
Saluti
Da quello che descrive ha probabilmente una Prostatite. Poiché ha già avuto un primo consulto potrebbe approfondire con degli esami strumentali di secondo livello come una Flussometria o esami colturali per scartare la possibilità di un'infezione.
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