BUONGIORNO. Sono un assiduo frequentatore delle montagne bellunesi da più di quarant'anni. Per tut
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BUONGIORNO.
Sono un assiduo frequentatore delle montagne bellunesi da più di quarant'anni.
Per tutto questo tempo ho avuto numerosi contatti con le zecche. Spesso accorgendomi del loro morso solo dopo 36-48 ore, quando un leggero prurito comincia a presentarsi, in parti del corpo non evidenti.
Le ho sempre eliminate manualmente senza sottopormi a terapie antibiotiche.
Nel 2010 gli esami del sangue hanno evidenziato la presenza di anticorpi:
BORRELIA BURGDORFERI Ab lgG: 82 AU/ml (Anticorpi attivati in epoca remota)
BORRELIA BURGDORFERI Ab lgM: 0.5 (anticorpi per infezione in atto)
Il reparto Malattie Infettive di Belluno (caposala) mi aveva all'epoca rassicurato consigliandomi eventualmente il vaccino per TBE.
Ho 62 anni e mal di schiena e dolori articolari penso siano normali anche in chi svolge attività fisica, come pure una preoccupante perdita di memoria nel breve periodo e vene varicose pruriginose ... Devo dire che però il dubbio di avere contratto qualcosa dalle zecche rimane.
Penso di rappresentare un esempio del frequentatore medio della montagna, che non si fascia la testa per una puntura, ma che fatica a capire se esiste un "protocollo" minimo da seguire in questi casi. So che vengono fatte statistiche sui prelievi in natura di esemplari di zecche infette, ma non capisco le possibili percentuali di ricaduta sull'uomo. Da un lato mi si dice che devo preoccuparmi solo se compare un alone intorno al morso, da un altro che invece le infezioni possono progredire in modo latente per lunghi periodi.
Le ultime due zecche le ho tolte ieri, sono loro che mi hanno spinto a scrivere.
Grazie,
Paolo
Sono un assiduo frequentatore delle montagne bellunesi da più di quarant'anni.
Per tutto questo tempo ho avuto numerosi contatti con le zecche. Spesso accorgendomi del loro morso solo dopo 36-48 ore, quando un leggero prurito comincia a presentarsi, in parti del corpo non evidenti.
Le ho sempre eliminate manualmente senza sottopormi a terapie antibiotiche.
Nel 2010 gli esami del sangue hanno evidenziato la presenza di anticorpi:
BORRELIA BURGDORFERI Ab lgG: 82 AU/ml (Anticorpi attivati in epoca remota)
BORRELIA BURGDORFERI Ab lgM: 0.5 (anticorpi per infezione in atto)
Il reparto Malattie Infettive di Belluno (caposala) mi aveva all'epoca rassicurato consigliandomi eventualmente il vaccino per TBE.
Ho 62 anni e mal di schiena e dolori articolari penso siano normali anche in chi svolge attività fisica, come pure una preoccupante perdita di memoria nel breve periodo e vene varicose pruriginose ... Devo dire che però il dubbio di avere contratto qualcosa dalle zecche rimane.
Penso di rappresentare un esempio del frequentatore medio della montagna, che non si fascia la testa per una puntura, ma che fatica a capire se esiste un "protocollo" minimo da seguire in questi casi. So che vengono fatte statistiche sui prelievi in natura di esemplari di zecche infette, ma non capisco le possibili percentuali di ricaduta sull'uomo. Da un lato mi si dice che devo preoccuparmi solo se compare un alone intorno al morso, da un altro che invece le infezioni possono progredire in modo latente per lunghi periodi.
Le ultime due zecche le ho tolte ieri, sono loro che mi hanno spinto a scrivere.
Grazie,
Paolo
Continui ad eliminare manualmente le zecche. Sappia che IgG anti BORRELIA BURGDORFERI Ab lgG: 82 AU/ml, dimostrano ha già fatto una malattia del gruppo delle antropozoonosi, come la Borreliosi in modo asintomatico o paucisintomatico. E' vero che le malattie da zecche possono progredire in modo latente per lunghi periodi, ma le uniche spie biologiche che abbiamo sono il dosaggio delle immunoglobuline specifiche per individuare un soggetto portatore sano. Se i valori di IgG e IgM sono nei limiti, stia tranquillo.
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