Buongiorno, scrivo per mia figlia che a Maggio compie 3 anni. Tutto è inziato 15 giorni fa, si è

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Buongiorno, scrivo per mia figlia che a Maggio compie 3 anni.

Tutto è inziato 15 giorni fa, si è svegliata nel cuore della notte spaventata, fredda, con una paura addosso che ha spaventato anche me, perchè non capivo cosa stesse succedendo.

Alla fine la vedevo che tirava su le gambe e vedeva un coccodrillo sotto le coperte, continuava a vederlo anche dopo sveglia, non parla, ma me lo indicava con la mano, come se ci fosse qualcosa sotto le coperte.
Avevo dato per scontato ad un incubo perchè la sera aveva visto tarzan con il coccodrillo.

Da quel momento in poi apriti cielo.
é passata dal giocare con le coperte mettendole fino alla testa, dormiva anche con la testa lato piedi letto (dorme nel lettone con noi) ad avere paura di coprirsi.

Ho cercato di farla rinsavire, mettendo giochi sotto le coperte e fino ad un certo punto, sembrava la situazione stesse rientrando.
Anche se lho sempre vista titubante e non si è mai lasciata coprire dalle coperte, ed ogni tanto comunque tendeva ad indicare come se ci fosse qualcosas.

Stanotte siamo passati dal coccodrillo al serpente.

Di nuovo le stesse scene, gambe tirate quante più in alto possibile per trovare sicurezza, in braccio a noi genitori, paura delle coperte.

Sono andato in cucina sul divano per cercare di calmarla, usando la coperta di frozen, ma niente, le coperte proprio non le voleva.

Le ho fatto una camomilla e mentre la faceva mi indicava il pavimento, dicendo, papà guarda, il serpente, come se lei lo vedesse veramemente.

Poi siamo riusciti a farla dormire e stamattina quando si è svegliata era normale.

tutto questo avviene sempre verso le 3/4 di notte, con una luce soffusa nel buio.

Io non so di cosa necessità mia figlia, se è un periodo o meno, se capita anche ad altri e crescendo andrà via.

Sta di fatto che sono 15 giorni che mi chiedo cosa fare.

Cercavo un vostro consiglio.

Grazie
Dott.ssa Giovannina Lerose
Neurologo, Neuropsichiatra infantile
Santarcangelo di Romagna
Buonasera ho letto il suo messaggio.A mio avviso e per la mia esperienza di neuropsichiatra infantile,si tratta di “pavor notturno”, altrimenti noto come terrore notturno o terrore nel sonno. E’ la forma più comune dei disturbi del sonno noti come parasonnie;si verifica durante la fase di sonno profondo(fase non REM) ha un andamento imprevedibile ed di solito compare fra i 2 -3 anni,ossia in età prescolare ;  Il bambino urla nel sonno, con gli occhi sbarrati, a volte serrati, con una forte attivazione del sistema nervoso autonomo: è sudato, ansante, pallido, la frequenza cardiaca aumenta,come anche il tono muscolare.Talvolta perde l’urina. Si agita in movimenti scomposti. Grida e piange.Sembra in preda al terrore. Non è contattabile con gesti, né con parole. A volte,come nel caso di sua figlia possono associarsi delle percezioni sensoriali spesso visive o uditive.Di solito la crisi dura pochi minuti, ma anche da 10 a 30 minuti. Alla fine il bambino torna a dormire d’un sonno profondo, come se non fosse successo nulla e la mattina non si ricorda dell’accaduto.In quei momenti bisogna starle vicino, senza tentare ad ogni costo di svegliarla,anche se ha gli occhi aperti,sbarrati. Bisogna parlarle a voce bassa dolcemente,accarezzarla e la cosa principale darle delle regole: mandarla a letto sempre alla stessa ora,proteggerla dalla visione di film dai contenuti inappropiati ,piuttosto vedere film adatti alla sua età,e se possibile raccontarle una favola,leggerle un racconto fantasioso e rilassante prima che si addormenti.Inoltre maantenerla il più possibile lontano da stress e non raccontarleil giorno successivo quello che è accaduto durante la notte.Di solito è un disturbo che regredisce nel tempo spontaneamente (solo in rari casi è necessario un intervento farmacologico),e difficilmente nasconde patologie organiche cerebrali. Spero di esserle stata utile.Presto avrò una agenda in miodottore dove ,se le fa piacere e se ne ha bisogno,può contattarmi in on line.La saluto e le faccio i miei auguri per la sua bambina.

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