Buongiorno può causare il rivotril dopo due anni che lo prende mamma di 92 sentire voci?
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risposte
Buongiorno può causare il rivotril dopo due anni che lo prende mamma di 92 sentire voci?
Buongiorno, le allucinazioni uditive costituiscono un sintomo comportamentale piuttosto complesso che va sicuramente contestualizzato all’interno di un quadro clinico preciso del paziente. Le suggerisco di procedere con una visita neurologica per la sua mamma.
Dr Chiara Stella Turchetta
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Buonasera, concordo con la collega rispetto alla necessità di contestualizzare il sintomo all'interno del quadro clinico complessivo attraverso una visita neurologica completa.
Dott.ssa Emanuela Inguscio
Dott.ssa Emanuela Inguscio
Gentile utente, l'assunzione del farmaco va contestualizzato all'interno del quadro clinico della paziente. Data l'età, sarebbe opportuno e fortemente consigliato effettuare una valutazione neuropsicologica in modo tale da poter individuare le funzioni cognitive danneggiate e le aree comportamentali compromesse. Le allucinazioni uditive sono un fenomeno complesso e vanno comprese insieme agli altri dati che sicuramente il medico che le ha prescritto il farmaco conosce e può darle ulteriori spiegazioni.
Resto a disposizione
Dott.ssa Vanessa Conforto
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Dott.ssa Vanessa Conforto
Salve.
Il rivotril è una benzodiezapina usata come antiepilettico nella maggior parte dei casi.
Tra gli effetti indesiderati ci sono anche le allucinazioni ( si intendono tattili, uditive e visive).
Purtroppo però senza una analisi neuropsicologica è difficile comprendere se il sintomo è causato dall'anzianeità della paziente ( quindi qualche accenno di demenza) indotto dal farmaco o dall'insorgenza di altre patologie.
Consiglio perciò una visita al più presto.
Cordiali saluti.
Il rivotril è una benzodiezapina usata come antiepilettico nella maggior parte dei casi.
Tra gli effetti indesiderati ci sono anche le allucinazioni ( si intendono tattili, uditive e visive).
Purtroppo però senza una analisi neuropsicologica è difficile comprendere se il sintomo è causato dall'anzianeità della paziente ( quindi qualche accenno di demenza) indotto dal farmaco o dall'insorgenza di altre patologie.
Consiglio perciò una visita al più presto.
Cordiali saluti.
Gentile, il farmaco può causare le allucinazioni fra i suoi effetti collaterali. Tuttavia, per qualsiasi dubbio sulla terapia farmacologica le consiglio di parlarne direttamente col medico che ha prescritto la terapia: se ciò non dovesse essere possibile, può comunque chiedere appuntamento con un altro specialista, o chiedere consiglio al medico di medicina generale.
Saluti,
dott. Andrea de Lise
Saluti,
dott. Andrea de Lise
Buongiorno,
Il Rivotril, come altri benzodiazepinici, può avere effetti collaterali, tra cui disturbi dell'umore e, in rari casi, allucinazioni, specialmente in persone anziane. È importante che sua mamma venga valutata da un medico per escludere altre cause e per considerare eventuali aggiustamenti della terapia. Potrebbe essere utile anche un supporto psicologico per affrontare l’ansia e gestire eventuali effetti collaterali.
Cordiali saluti.
Il Rivotril, come altri benzodiazepinici, può avere effetti collaterali, tra cui disturbi dell'umore e, in rari casi, allucinazioni, specialmente in persone anziane. È importante che sua mamma venga valutata da un medico per escludere altre cause e per considerare eventuali aggiustamenti della terapia. Potrebbe essere utile anche un supporto psicologico per affrontare l’ansia e gestire eventuali effetti collaterali.
Cordiali saluti.
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Gentilee utente, il rivotril è una benzodiazepina utilizzata prevalentemente per il trattamento di forme epilettiche ma il suo uso prolungato, soprattutto negli anziani, può causare effetti collaterali importanti.
Come le hanno spiegato i colleghi, le allucinazioni uditive non dovrebbero essere un effetto collaterale così comune del Rivotril, ma negli anziani può contribuire a confusione, disorientamento, alterazioni cognitive e, in alcuni casi, sintomi psicotici come allucinazioni. Inoltre, con l’età, il metabolismo dei farmaci cambia, e anche se il farmaco era ben tollerato prima, potrebbe ora dare effetti più marcati.
È importante segnalare subito il sintomo al medico curante o al neurologo per valutare se è il caso di ridurre la dose, sospendere il farmaco o approfondire la causa delle allucinazioni, che potrebbero essere legate ad altre condizioni (come demenza, infezioni urinarie, squilibri metabolici o effetti di altri farmaci in concomitanza). Saluti.
Come le hanno spiegato i colleghi, le allucinazioni uditive non dovrebbero essere un effetto collaterale così comune del Rivotril, ma negli anziani può contribuire a confusione, disorientamento, alterazioni cognitive e, in alcuni casi, sintomi psicotici come allucinazioni. Inoltre, con l’età, il metabolismo dei farmaci cambia, e anche se il farmaco era ben tollerato prima, potrebbe ora dare effetti più marcati.
È importante segnalare subito il sintomo al medico curante o al neurologo per valutare se è il caso di ridurre la dose, sospendere il farmaco o approfondire la causa delle allucinazioni, che potrebbero essere legate ad altre condizioni (come demenza, infezioni urinarie, squilibri metabolici o effetti di altri farmaci in concomitanza). Saluti.
Buongiorno,
capisco bene la sua preoccupazione: sentire voci in un familiare anziano può spaventare molto, soprattutto se assume farmaci come il Rivotril (clonazepam) da lungo tempo.
In generale, il Rivotril è un farmaco benzodiazepinico usato per calmare l’ansia, favorire il sonno o controllare tremori e crisi. Di solito non causa allucinazioni uditive (cioè il “sentire voci”), ma in alcune persone anziane, specialmente dopo anni di assunzione, può alterare il metabolismo cerebrale e la qualità del sonno, favorendo stati di confusione, disorientamento o percezioni distorte. Questo succede più facilmente se ci sono anche altri fattori come: disidratazione, infezioni urinarie, carenze nutrizionali, peggioramento cognitivo o assunzione concomitante di altri farmaci.
In altre parole, è più probabile che le voci che sua madre riferisce siano un segnale di uno stato di confusione o di vulnerabilità cerebrale, piuttosto che un effetto diretto del Rivotril in sé. Tuttavia, l’uso prolungato può contribuire a ridurre la lucidità mentale e a rendere il cervello più sensibile a questi episodi.
Le consiglierei di non sospendere bruscamente il farmaco, perché questo potrebbe peggiorare la situazione, ma di contattare il medico di base o il neurologo/geriatra per una valutazione. Potrebbe essere utile fare alcuni controlli (ad esempio emocromo, funzionalità renale, livello di sodio, esame urine) per escludere cause mediche reversibili di confusione.
Nel frattempo, osservi se gli episodi di “voci” avvengono in certi momenti della giornata, dopo l’assunzione del farmaco o durante periodi di febbre o stanchezza: questi dettagli aiuteranno molto il medico.
In sintesi, non è tipico ma può succedere in età avanzata che il Rivotril contribuisca, insieme ad altri fattori, a fenomeni di tipo confusivo o percettivo. La cosa migliore è parlarne presto con il medico, per valutare se sia necessario rivedere la terapia o cercare altre cause.
Saluti
capisco bene la sua preoccupazione: sentire voci in un familiare anziano può spaventare molto, soprattutto se assume farmaci come il Rivotril (clonazepam) da lungo tempo.
In generale, il Rivotril è un farmaco benzodiazepinico usato per calmare l’ansia, favorire il sonno o controllare tremori e crisi. Di solito non causa allucinazioni uditive (cioè il “sentire voci”), ma in alcune persone anziane, specialmente dopo anni di assunzione, può alterare il metabolismo cerebrale e la qualità del sonno, favorendo stati di confusione, disorientamento o percezioni distorte. Questo succede più facilmente se ci sono anche altri fattori come: disidratazione, infezioni urinarie, carenze nutrizionali, peggioramento cognitivo o assunzione concomitante di altri farmaci.
In altre parole, è più probabile che le voci che sua madre riferisce siano un segnale di uno stato di confusione o di vulnerabilità cerebrale, piuttosto che un effetto diretto del Rivotril in sé. Tuttavia, l’uso prolungato può contribuire a ridurre la lucidità mentale e a rendere il cervello più sensibile a questi episodi.
Le consiglierei di non sospendere bruscamente il farmaco, perché questo potrebbe peggiorare la situazione, ma di contattare il medico di base o il neurologo/geriatra per una valutazione. Potrebbe essere utile fare alcuni controlli (ad esempio emocromo, funzionalità renale, livello di sodio, esame urine) per escludere cause mediche reversibili di confusione.
Nel frattempo, osservi se gli episodi di “voci” avvengono in certi momenti della giornata, dopo l’assunzione del farmaco o durante periodi di febbre o stanchezza: questi dettagli aiuteranno molto il medico.
In sintesi, non è tipico ma può succedere in età avanzata che il Rivotril contribuisca, insieme ad altri fattori, a fenomeni di tipo confusivo o percettivo. La cosa migliore è parlarne presto con il medico, per valutare se sia necessario rivedere la terapia o cercare altre cause.
Saluti
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