Buongiorno, problema di cistite ricorrente: dopo un anno di fastidi continui ad urinare, cicli di an
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Buongiorno, problema di cistite ricorrente: dopo un anno di fastidi continui ad urinare, cicli di antibiotici, e bruciore nonostante urinocolture negative, risulto positiva ad urea parvum con tampone vaginale, fatta terapia antibiotica con Bassado, a tampone di controllo dopo 10 giorni dal termine della cura risulto negativa al batterio, ma positiva per candida per cui inizio cura con Meclon. Eppure, anche nel periodo di cura antibiotica non ho mai smesso in realtà di sentire lievi fastidi urinari, che si sono però di nuovo incredibilmente intensificati durante e subito dopo cura con Meclon.
Anche il compagno ha fatto tutte le terapie, con astensione da rapporti sessuali durante per ogni forma di prevenzione.
Presi fermenti lattici e integratori durante ogni cura per provare a mantenere un po' di equilibrio.
Io non so più cosa fare.
Anche il compagno ha fatto tutte le terapie, con astensione da rapporti sessuali durante per ogni forma di prevenzione.
Presi fermenti lattici e integratori durante ogni cura per provare a mantenere un po' di equilibrio.
Io non so più cosa fare.
Non si capisce mai la ragione dei cicli di antibiotici a fronte di colture semnpre negative o con positività non significative: si ottiene l'effetto esattamente opposto dettato dallo scassare il microbiota genitale, urinario e intestinale e non si risolve, come dimostra la storia, nulla. Peraltro si indebolisce la reattività immunitaria, da cui la crescita di candida che (salvo non sia molto consistente) va risolta con la detersione con sola acqua corrente e dei probiotici (lattobacilli). Non si capisce perché il suo partner sia stato altrettanto massacrato in assenza di ogni adeguata valutazione. Ovvio che usare antibiotici e assumere probiotici non serva a nulla... l'antibiotico massacra tutto e serve solo del tempo per dare modo al sistema di riequilibrarsi. Se ha problemi di stato infiammatorio vescicale (da dimostrare con i dovuti esami), a meno che non sia una irritazione vulvare per ragioni diverse (altrettanto da verificare, tra cui 'eccesso di detergenti e la bassa detersione con acqua corrente), occorre definire le ragioni generali del problema (dallo squilibrio epato-nutrizinale a quello intestinale o ormonale o immunitario) e poi attivare la adeguata strategia terapeutica.
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Visto che ha provato tutte le terapie il mio consiglio, se continua ad avere i soldi disturbi, è fare una cistoscopia.
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