Buongiorno, operato ernia discale l4-l5 ho avuto problemi per circa 10 mesi con una fibrosi post ope
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Buongiorno, operato ernia discale l4-l5 ho avuto problemi per circa 10 mesi con una fibrosi post operatoria che mi impediva i movimenti la mattina ma piano piano muovendomi non sentivo più dolore e riuscivo a camminare tranquillamente in media 5/6 km die... Un mesetto fa' ho cominciato a sentire primi fastidi alla coscia mentre camminavo e con il tempo sempre più fino al punto che mi sono tornati gli stessi sintomi pre operazione al punto di non riuscire neanche ad andare in bagno per il dolore. Fatta nuova IRM si evince una recidiva discale e ho fatto una infiltrazione di cortisone ma senza risultato. Mi è stato consigliato intervento con placchette discali di sostegno che vorrei assolutamente evitare. Cosa mi consigliate?
Buongiorno,
se la risonanza ha evidenziato una recidiva erniaria e i sintomi sono tornati severi al punto da limitare le attività quotidiane, è comprensibile la necessità di valutare un ulteriore intervento. Tuttavia, prima di considerare una stabilizzazione con placchette, potrebbe essere utile discutere con il neurochirurgo la possibilità di una revisione microchirurgica dell’ernia, soprattutto se non vi sono segni di instabilità vertebrale.
Se l’obiettivo è evitare la chirurgia, è importante valutare con uno specialista del dolore altre strategie conservative, come infiltrazioni mirate TAC-guidate, fisioterapia specifica o neuromodulazione. Purtroppo, se il dolore persiste e interferisce con la qualità di vita, il trattamento chirurgico rimane una valida opzione, ma andrebbe personalizzato sulla base del quadro clinico e radiologico.
se la risonanza ha evidenziato una recidiva erniaria e i sintomi sono tornati severi al punto da limitare le attività quotidiane, è comprensibile la necessità di valutare un ulteriore intervento. Tuttavia, prima di considerare una stabilizzazione con placchette, potrebbe essere utile discutere con il neurochirurgo la possibilità di una revisione microchirurgica dell’ernia, soprattutto se non vi sono segni di instabilità vertebrale.
Se l’obiettivo è evitare la chirurgia, è importante valutare con uno specialista del dolore altre strategie conservative, come infiltrazioni mirate TAC-guidate, fisioterapia specifica o neuromodulazione. Purtroppo, se il dolore persiste e interferisce con la qualità di vita, il trattamento chirurgico rimane una valida opzione, ma andrebbe personalizzato sulla base del quadro clinico e radiologico.
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