Buongiorno, mio padre, 83 anni, ha eseguito TURP un anno fa, in seguito a un periodo di febbre conti
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Buongiorno, mio padre, 83 anni, ha eseguito TURP un anno fa, in seguito a un periodo di febbre continua, blocco urinario a causa di ipertrofia prostatica benigna importante (ha portato il catetere per un mesetto) e successivo riscontro di klebsiella pneumoniae nelle urine.
Ha eseguito molte terapie antibiotiche (è stato anche ricoverato in ospedale a causa di questa febbre settica), il numero delle colonie di klebsiella pneumoniae si era ridotto e lui era ritornato a stare bene.
A inizio e fine novembre ha avuto però altri due episodi febbrili della durata di un solo giorno, il primo moderato (temperatura max 37.8), il secondo più importante (la temperatura è andata oltre 39), come le dicevo tutto questo è durato solo un giorno, quello successivo stava bene.
Memore dei suoi problemi urinari gli ho fatto fare una urinocoltura che ha evidenziato di nuovo klebsiella pneumoniae con una concentrazione pari a 1.000.000 UFC/ml.
Nel sedimento sono presenti un po' di leucociti (15/ul) e abbondante flora batterica. Poi non ci sono altre anomalie.
Ovviamente consulteremo il curante, ma nel frattempo volevo cortesemente sapere se quei picchi di febbre possano essere causati dal batterio, e se verosimilmente debba eseguire una nuova terapia antibiotica.
Grazie mille.
Ha eseguito molte terapie antibiotiche (è stato anche ricoverato in ospedale a causa di questa febbre settica), il numero delle colonie di klebsiella pneumoniae si era ridotto e lui era ritornato a stare bene.
A inizio e fine novembre ha avuto però altri due episodi febbrili della durata di un solo giorno, il primo moderato (temperatura max 37.8), il secondo più importante (la temperatura è andata oltre 39), come le dicevo tutto questo è durato solo un giorno, quello successivo stava bene.
Memore dei suoi problemi urinari gli ho fatto fare una urinocoltura che ha evidenziato di nuovo klebsiella pneumoniae con una concentrazione pari a 1.000.000 UFC/ml.
Nel sedimento sono presenti un po' di leucociti (15/ul) e abbondante flora batterica. Poi non ci sono altre anomalie.
Ovviamente consulteremo il curante, ma nel frattempo volevo cortesemente sapere se quei picchi di febbre possano essere causati dal batterio, e se verosimilmente debba eseguire una nuova terapia antibiotica.
Grazie mille.
Può anche essere che i due picchi di febbre derivino da una riaccensione acuta infettiva urinaria, ma la questione è la definizione delle ragioni che inducono tale riaccensione. A poco serve continuare ad usare antibiotici e peraltro nella via urinaria spesso è sufficiente solo tenere una buona diuresi con frutta/acqua/verdura. Serve invece che l'urologo riveda tuttoa la situazione con i dovuti esami, prima locali e poi più generali.
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Buongiorno, i pazienti anziani sono "colonizzati" dai ceppi di enterobacteriacae. La loro attività può generare febbre e infiammazione nelle vie urinarie. Tuttavia la febbre nei pazienti anziani non sempre è così immediata come nei pazienti adulti sani, quindi anche dei rialzi di temperatura moderati devono essere tenuti in considerazione. Sulla terapia e sulla gestione di un paziente come questo è utile discutere il caso con l'urologo ed eventualmente un infettivologo. La terapia antibiotica dipende inesorabilmente dall'antibiogramma, e quindi dalla sensibilità del ceppo batterico ai farmaci. Le anomali evidenziate nel sedimento sono sufficienti per una presa in carico specialistica.
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