Buongiorno mia sorella, con sindrome di down, circa un anno fa è stata ricoverata in ospedale a se
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Buongiorno
mia sorella, con sindrome di down, circa un anno fa è stata ricoverata in ospedale a seguito di fortissimi dolori all'inguine a sinistra e vomito di colore giallognolo e, a seguito di una tac, le è stata diagnosticata un'ernia di spigelio, da operare.
Successivamente, il 15 novembre u.s., ha eseguito un ecografia addominale con il seguente referto:
"lateralmente al margine del muscolo retto addominale sinistro a livello dell'angolo esterno dell'arcata di Douglas, a livello della linea semilunare di Spigelio si documenta la presenza di una sacca erniaria delle dimensioni di mm 30x12 circa, posto al di sotto dell'aponevrosi del m. obliquio esterno, abitata da adipe viscerale e una esilissima quota fluida, che presenta porta erniaria di mm 12, in rapporto a ernia di Spigelio. Non segni di sofferenza del contenuto erniato."
A distanza di un anno non ha ancora effettuato l'intervento suggerito perché non presenta sintomi e considerata l'età, 57 anni, ho il timore che l'intervento e l'anestesia generale possano peggiorare e compromettere il suo stato di salute nel complesso, sia a livello fisico che neurologico.
Peraltro, ho il dubbio che il dolore che ha accusato non sia riferibile all'ernia di spigelio in quanto più in basso rispetto alla posizione dell'ernia e considerato che la diagnosi al momento del ricovero è stata ernia inguinale.
Inoltre soffre di emorroidi abbastanza severe.
I miei timori sono realistici?
Sarebbe rischioso rinviare l'intervento al verificarsi di eventuali sintomi?
Chiedo, infine, se sia possibile che una persona abbia un'ernia di spigelio da vari anni senza accusare alcun sintomo
mia sorella, con sindrome di down, circa un anno fa è stata ricoverata in ospedale a seguito di fortissimi dolori all'inguine a sinistra e vomito di colore giallognolo e, a seguito di una tac, le è stata diagnosticata un'ernia di spigelio, da operare.
Successivamente, il 15 novembre u.s., ha eseguito un ecografia addominale con il seguente referto:
"lateralmente al margine del muscolo retto addominale sinistro a livello dell'angolo esterno dell'arcata di Douglas, a livello della linea semilunare di Spigelio si documenta la presenza di una sacca erniaria delle dimensioni di mm 30x12 circa, posto al di sotto dell'aponevrosi del m. obliquio esterno, abitata da adipe viscerale e una esilissima quota fluida, che presenta porta erniaria di mm 12, in rapporto a ernia di Spigelio. Non segni di sofferenza del contenuto erniato."
A distanza di un anno non ha ancora effettuato l'intervento suggerito perché non presenta sintomi e considerata l'età, 57 anni, ho il timore che l'intervento e l'anestesia generale possano peggiorare e compromettere il suo stato di salute nel complesso, sia a livello fisico che neurologico.
Peraltro, ho il dubbio che il dolore che ha accusato non sia riferibile all'ernia di spigelio in quanto più in basso rispetto alla posizione dell'ernia e considerato che la diagnosi al momento del ricovero è stata ernia inguinale.
Inoltre soffre di emorroidi abbastanza severe.
I miei timori sono realistici?
Sarebbe rischioso rinviare l'intervento al verificarsi di eventuali sintomi?
Chiedo, infine, se sia possibile che una persona abbia un'ernia di spigelio da vari anni senza accusare alcun sintomo
L'ernia di Spigelio spesso produce una sintomatologia vaga ed essendo piuttosto infrequente il sospetto clinico si orienta verso l'ernia inguinale o crurale. Talora i dolori si irradiano verso l'inguine a confondere le idee.
In linea di massima conviene procedere alla Plastica della parete addominale onde evitare lo strozzamento con conseguenze peggiori se ci si trova a dover resecare un'ansa intestinale incarcerata con sofferenza ischemica .
In linea di massima conviene procedere alla Plastica della parete addominale onde evitare lo strozzamento con conseguenze peggiori se ci si trova a dover resecare un'ansa intestinale incarcerata con sofferenza ischemica .
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l'intervento è eseguibile anche con tecniche che non prevedono l'anestesia generale e sicuramente sarebbe peggio operare in urgenza comunque il vomito gallino non è tipicomdi un incarceramento faccia controllare se non vi sia una concomitante calcolosi della colecisti. Comunque la sindrome di sua sorella non è una controindicazione ad un intervento
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