Buongiorno, mi chiamo Stefano e ho 24 anni. Ho sofferto per anni di masturbazione compulsiva. Quest

4 risposte
Buongiorno, mi chiamo Stefano e ho 24 anni.
Ho sofferto per anni di masturbazione compulsiva. Questa pratica infatti è diventata per me un rifugio dallo stress della vita di tutti i giorni.
Mi sono accorto ultimamente con enorme dispiacere che questa pratica mi sta creando problemi nel vivere la mia sessualità all’interno di una relazione.
Non tanto perché è diventata un’alternativa al normale rapporto sessuale, ma bensì perché non riesco a raggiungere l’erezione in altri modi che non sia la masturbazione.
È come se il mio corpo rispondesse solo a questo stimolo e ultimamente anche con un maggiore sforzo.
Non ho erezioni se non mi tocco. Quando mi masturbo raggiungo orgasmi senza che l’erezione sia completa.
Sono molto preoccupato, l’idea di non soddisfare la persona che amo mi spegne gli occhi.
Sono 3 giorni che non mi masturbo, eppure il mio corpo sembra non essere ricettivo a nessun input.
A volte ho l’impressione di eccitarmi, ma non ho una vera erezione.
Non so davvero come fare e nemmeno con chi parlarne... La cosa mi crea molto imbarazzo. Grazie di avermi prestato ascolto
Gentile Stefano, anche se non lo cita immagino che questa sua abitudine sia andata di pari passo con la fruizione di pornografia on line, poiché solitamente accade così.

Tutto ciò ha creato una sorta di dipendenza, una abituazione ad alcuni stimoli che per poter continuare a funzionare dovrebbero essere sempre maggiori, per un meccanismo biochimico di ricompensa, legato alla dopamina.
E le conseguenze più frequenti sono: calo della libido, disturbi dell'eccitazione (erezioni difficili o nulle) e dell'orgasmo (incapacità o difficoltà a raggiungerlo).

Smettere di praticare autoerotismo va nella direzione da Lei cercata, ma non sono sufficienti pochi giorni. Le consiglio di farsi supportare da uno psicologo psicoterapeuta specificamente formato in Sessuologia Clinica per una sorta di "rieducazione", così da recuperare il benessere sessuale di coppia che ad oggi è andato perso.

Cordialità.

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La masturbazione è un atto naturale, attraverso il quale ci si può dare piacere da soli, attraverso la stimolazione di alcune parti del proprio corpo, accompagnata dalla visione di immagini o da fantasie a sfondo erotico; può essere anche molto piacevole, ma manca di una componente fondamentale per ogni essere umano, la relazione con un partner. E la relazione , se da una parte ti arricchisce, dall'altra ti costringe a fare i conti con le esigenze, con i ritmi, con i gusti sessuali di un altro individuo, ti obbliga a rapportarti con le tue insicurezze, con le tue paure, può rompere i tuoi meccanismi consolidati per raggiungere l'eccitazione. Quindi, caro Stefano, passare da una masturbazione compulsiva ad un rapporto sessuale di coppia richiede una disponibilità a rimodellare la propria sessualità in relazione con l'altro scoprendo come 1+1 vale molto più di due.
Salve Stefano,
Quello che lei porta può essere legato a meccanismi che portano alla dipendenza e a un imprinting sessuale "negativo" che la fa sentire a disagio nel rapporto di coppia.
Le consiglio di approfondire attraverso una consulenza sessuologica. Cordiali saluti.
Buongiorno Stefano, La masturbazione compulsiva ha rappresentato per anni un rifugio dagli stress della vita. Ma non solo è stato un rifugio, è diventato un comportamento attraverso il quale ha gestito e gestisce esperienze emotivamente perturbanti (mi riferiscono a situazioni di lavoro, sentimentali ect…).
Senza dubbio la relazione sentimentale, che sta attualmente vivendo, la espone a una serie di confronti con il partner. E per quanto essi siano stimolanti, possono generare nella fase di conoscenza forme di insicurezza più o meno significative.
Quindi acquisire una maggior consapevolezza di chi è e di come funziona, l'aiuterà non solo a mettere a fuoco le sue ansie e preoccupazioni, ma imparerà, soprattutto, a gestirle.
Cordiali saluti
Paola Uriati

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