Buongiorno in data 7 settembre sono stata sottoposta a folgorazione laser di numerose formazioni lit
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risposte
Buongiorno in data 7 settembre sono stata sottoposta a folgorazione laser di numerose formazioni litiasiche dell'uretere sinistro e mi hanno posizionato uno stent.
Sono una persona che soffre di acidosi tubulare distale renale dalla nascita.
Il 30 settembre ho fatto la tac di controllo e solo pochi giorni fa mi hanno detto il risultato.
Ci sono dei frammenti tra lo stent e uretere e devono fare devo fare una pulizia e togliere dopo lo stent.
La mia domanda è se è possibile che ho dei dolori tipici a coliche renali e se può dar infezioni.
Mi hanno detto che farò l intervento tra un mese o più avanti.
Grazie cordiali saluti
Sono una persona che soffre di acidosi tubulare distale renale dalla nascita.
Il 30 settembre ho fatto la tac di controllo e solo pochi giorni fa mi hanno detto il risultato.
Ci sono dei frammenti tra lo stent e uretere e devono fare devo fare una pulizia e togliere dopo lo stent.
La mia domanda è se è possibile che ho dei dolori tipici a coliche renali e se può dar infezioni.
Mi hanno detto che farò l intervento tra un mese o più avanti.
Grazie cordiali saluti
A parte la questione della acidosi tubulare renale che è in sé il fattore della formazione dei calcoli e che va attentamente sistemata, è evidente che lo stent non solo non riesce a favorire l'adeguato drenaggio urinario, ma sta generando con i microcalcoli residui uno stato infiammatorio a cui l'organsimo risponde con le coliche per eliminare quanto la via urinaria contiene. Credo che quell'intervento di pulizia debba essere fatto molto più rapidamente e che vada valutato lo stato del giunto pielo-ureterale per decidere se in realtà serva un intervneto di plastica.
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Pur non tenendo conto della sua patologia nefrologica di base che predispone alla calcolosi urinaria, l'evenienza di frammenti litiasici di fianco allo stent ureterale in esiti di ureterolitotrissia endoscopica è piuttosto frequente; tenga Inoltre presente che il dj stesso può dare spesso sintomi simil-colica ma di intensità e durata molto minori; va assolutamente controllato il corretto posizionamento dello stent Che talvolta può sposizionarsi senza cause apparenti e non drenare più adeguatamente il rene (utile se presente tale dubbio diagnostico, eseguire un ecografia renale o renovescicale), per fare ciò è sufficiente eseguire una banale radiografia in due proiezioni dell'addome. Inoltre molti pazienti traggono beneficio, e risulta evidenza di ciò da molti studi in letteratura tra cui diverse metanalisi, assumendo una terapia sintomatica a base di alfalitico ad esempio Omnic e/o anti muscarinico come la solifenacina ad esempio incoves 5 mg che può essere protratta Durante la permanenza dello stent. Ultimo ma non per importanza è necessario monitorare periodicamente con un esame urine ed urinocoltura lo Stato infettivo delle urine poiché è presente un corpo estraneo ovverosia il doppio J all'interno della Via urinaria stessa. In caso di normalità di tutti i suddetti accorgimenti ed approfondimenti diagnostici, è fondamentale la fiducia riposta nel proprio urologo curante che, compatibilmente con i tempi d'attesa immagino del Servizio Sanitario Nazionale, provvederà a completare la bonifica della calcolosi. Può sempre Ovviamente assumere degli antidolorifici al bisogno come può essere il Lenizak 1cp ogni 8 ore o il Toradol una fiala intramuscolo, o sublinguale anche se non è la via di somministrazione consigliata.
Spero di esserle stato d'aiuto, cordiali saluti.
Spero di esserle stato d'aiuto, cordiali saluti.
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