Buongiorno, ho un problema con i miei genitori ottantenni. Mia madre ha disturbi che riconducono ad

7 risposte
Buongiorno, ho un problema con i miei genitori ottantenni. Mia madre ha disturbi che riconducono ad una demenza senile seria, ma rifiuta qualsiasi cura. Non vuole vedere nemmeno il medico di base. Mio padre la asseconda, ma ultimamente la situazione si sta aggravando. A chi mi posso rivolgere?
Buonasera,
comprendo la situazione difficile che sta vivendo, purtroppo quando un famigliare si trova ad affrontare un problema di questo tipo ne risente tutta la famiglia e non sempre è facile poiché il deterioramento cognitivo, anche a seconda del livello di gravità, può portare a cambiamenti comportamentali oltre che cognitivi seri e importanti rendendo difficile il processo di cura. L'ideale sarebbe aiutare mamma facendo una visita neurologica e neuropsicologica per comprendere effettivamente l'entità e la gravità del disturbo e procedere anche a livello farmacologico. Se dovesse avere bisogno di altri consigli resto a disposizione online.
Un caro saluto
Dott.ssa Ilaria Biasion

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Le consiglio di coinvolgere ambedue in una visita neuropsicologica in modo prendano coscienza ambedue dello stato attuale della realtà. Successivamente potrebbe essere utile un sostegno familiare, di coppia o per lei stessa, poiché non si nasce in grado di affrontare questo ribaltamento di ruoli figlio-grnitore da curato a curante.
Buongiorno, sono uno psicologo e anche un legale. Le consiglio prima di gestire l'aspetto giuridico con la nomina di un amministratore di sostegno. Come familiare si può proporre lei direttamente. E successivamente può coinvolgere i servizi socio-sanitari per gestire la problematica di sua madre.
Esistono test psicologici che si fanno ai cosiddetti caregivers, ovvero a chi si prende cura della persona, per orientare la diagnosi e comprendere meglio l'intervento da fare, se necessario: può considerare di richiedere lei una consulenza ad uno Psicologo che possa in tal modo decidere il da farsi partendo dalle sue risposte. Il professionista deve essere uno Psicologo che si occupi anche di Neuropsicologia Clinica
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Gentile utente, con le persone anziane è davvero comune il rifiuto verso qualsiasi forma o tentativo di aiuto, soprattutto se questo presuppone il dover auto-accettare la condizione di difficoltà che si presenta e allo stesso tempo il fatto di aver bisogno di figure esterne e di non essere più autosufficienti. Generalmente gestisco questo genere di situazioni proponendo degli incontri al domicilio del paziente, in presenza o meno dei figli a seconda di come i genitori anziani reagiscono alla loro figura in presenza di figure esterne. Consiglio di iniziare con dei colloqui conoscitivi così che lo psicologo possa tentare di entrare in sintonia ed empatia con sua madre, cercando di sondare il terreno e capire quale sia il modo più congeniale per poter comunicare con lei; successivamente propongo di tentare, una volta stabilizzata la situazione e la conoscenza, una valutazione neuropsicologica specifica per la demenza per andare ad evidenziare quelli che sono i domini cognitivi nei quali sua madre presenta maggiori difficoltà e per orientarsi verso un percorso di training cognitivo che sia il più ecologico possibile, quindi finalizzato al contenimento delle difficoltà presentate da sua mamma e percepite da Lei, cercando delle strategie per ripristinare il quieto vivere.
Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o informazione.
Dott.ssa Federica Defendenti
Buon giorno, la situazione in cui si trova, con la signora che non accetta le cure, è delicata; richiede una gestione attenta e compassionevole. La demenza è una condizione complessa che richiede l'attenzione di professionisti esperti. Sarebbe quindi consigliabile consultare uno specialista in gerontologia o geriatria. E' importante intanto stabilire una comunicazione empatica con la signora; ascoltare le sue preoccupazioni può aiutare a costruire una relazione di fiducia. Una consulenza psicologica potrebbe essere utile sia per sua mamma sia per la famiglia; è importante, in queste situazioni, un aiuto per gestire lo stress emotivo causato dalla situazione. La gestione di una persona che manifesta problemi cognitivi seri è estremamente complessa ed emotivamente difficile. E' utile quindi cercare anche il supporto di organizzazioni locali che possano offrire assistenza e risorse alle famiglie.
Sono a disposizione per eventuali dubbi o per altre informazioni. Dott.ssa Simona Garatti
Salve, esistono degli escamotage, come ad esempio rivolgersi ad un neurologo o psichiatra riportare i sintomi di sua madre e provare a capire quale potrebbe essere la causa, spesso sono causate da problemi di irrorazione cerebrale cioè un disturbo vascolare o da una degenerazione cognitiva il dottore saprà essere più chiaro e saprà anche dirle come potersi comportare per darle dei farmaci o per visitarla.
Saluti

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