Buongiorno, ho 38 anni , sono alta 1,60 x 51kg, non fumo , non bevo faccio poca attività fisica ..so

1 risposte
Buongiorno, ho 38 anni , sono alta 1,60 x 51kg, non fumo , non bevo faccio poca attività fisica ..soffro di attacchi di panico da 20 anni e il sintomo che più mi spaventa è la tachicardia, per questo ho effettuato diversi ECG fatto diversi ecocuore dove è stato riscontrato un lieve prolasso della mitrale mi hanno detto di stare tranquilla che comunque non ho nulla di patologico .Di recente ho messo pure l holter dove ha registrato una frequenza media di 79bpm,minima 49bpm e una max di 135. Ne pause ne aritmie degne di nota.

Qualche notte fa mi sono svegliata improvvisamente con il cuore a mille non ho avuto il coraggio di monitorare i battiti e nonostante tutto non avevo affanno o ansia solo non riuscivo ad abbassare i battiti con la solita respirazione ,sembrava che dovevano fare il loro corso e nel giro di cinque minuti sono rientrati nella normalità.. solo tantissimo spavento.

La mia domanda è :siccome le crisi d ansia sono molto frequenti e quindi questo cuore spesso si ritrova a fronteggiare dei battiti elevati rischio di causare dei danni , insomma metto in pericolo il mio cuore ?
Grazie mille in anticipo, cordialmente.
--
Gentile Utente,
il disturbo d'ansia generalizzato o con attacchi di panico è frequentemente associato con le malattie cardiovascolari, e questo per due ordini di motivi.
1. Chi soffre di malattie cardiovascolari ha spesso disturbi dell'umore e dello spettro ansioso a causa della patologia cardiaca, che impatta negativamente sulla qualità di vita dell'individuo affetto e sui familiari;
2. Il disturbo d'ansia, se non trattato, può peggiorare la gestione dei principali fattori di rischio cardiovascolare, uno su tutti l'ipertensione arteriosa. Alcuni studi, a dire il vero abbastanza datati, ponevano una forma peculiare di personalità (propria del soggetto ansioso e depresso) tra i fattori di rischio coronarici (nel gruppo dei fattori minori, ovvero di minore importanza nella genesi della malattia coronarica).
Il mio consiglio è di rivolgersi quanto prima ad uno specialista di sua fiducia, e al di là delle innegabili ripercussioni positive sul suo cuore, ciò che beneficerà più di tutto sarà la sua qualità di vita, che purtroppo viene ad essere compromessa nel momento in cui tale disturbo non è opportunamente riconosciuto e trattato
Un caro saluto
FP

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