Buongiorno, è da 7 anni che sono in cura con una psicoterapeuta ed uno psichiatra, collaborano tra d
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Buongiorno, è da 7 anni che sono in cura con una psicoterapeuta ed uno psichiatra, collaborano tra di loro. Visto che i miei disturbi si sono cronicizzati richiederò l'invalidità civile. Il mio psichiatra mi ha fatto la relazione, ma quando l'ho chiesta alla mia terapeuta sembra come se non volesse farmela perché ha detto che la sua non serve. Io, però, ho letto che rafforza la pratica anche quella del percorso svolto in psicoterapia! Lo psichiatra mi ha detto che la mia terapeuta potrebbe accompagnarmi alla visita di invalidità così potrà relazionare a voce e spiegare alla commissione le mie difficoltà, ma secondo me non mi accompagnerà. È vero che la relazione dello psicoterapeuta non conta o si deve portare anche quella, oltre a quella dello psichiatra? Sette anni di psicoterapia non sono pochi e vorrei avere una documentazione!
Un'altra domanda: la mia psicoterapeuta e il mio psichiatra sono entrambi privati. Mi hanno detto che prendono in considerazione più documenti pubblici, per cui vorrei chiedere un certificato diagnostico ad uno psichiatra pubblico, portandogli la relazione del mio psichiatra privato. Quando andrò alla visita per l'invalidità potrebbero chiedermi come mai ho documenti di due psichiatri diversi?
Un'altra domanda: la mia psicoterapeuta e il mio psichiatra sono entrambi privati. Mi hanno detto che prendono in considerazione più documenti pubblici, per cui vorrei chiedere un certificato diagnostico ad uno psichiatra pubblico, portandogli la relazione del mio psichiatra privato. Quando andrò alla visita per l'invalidità potrebbero chiedermi come mai ho documenti di due psichiatri diversi?
Buongiorno, in generale è buona norma presentare tutta la documentazione che si ha a disposizione. Per quanto riguarda l'altro quesito, può rivolgersi al Centro di Salute Mentale del suo territorio e spiegare la situazione. Non é insolito presentare certificazioni di diversi specialisti, non si preoccupi. Cordiali saluti
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Gentile utente,
grazie per il suo messaggio e per aver esposto in modo chiaro la sua situazione.
Capisco il suo desiderio di avere una documentazione completa e coerente, soprattutto in vista di una richiesta importante come quella dell’invalidità civile. Effettivamente, anche se la relazione dello psichiatra ha un peso centrale nella valutazione clinica, una relazione da parte della psicoterapeuta può rappresentare un utile complemento, in particolare se descrive aspetti del funzionamento quotidiano, dell’andamento del percorso psicologico e delle difficoltà osservate nel tempo.
Detto ciò, la commissione invalidità valuta principalmente la documentazione di tipo medico-psichiatrico, e in molti casi la relazione dello psichiatra può essere sufficiente. Tuttavia, non è sbagliato voler allegare anche una breve relazione da parte della psicoterapeuta, soprattutto dopo un percorso lungo e strutturato come il suo. Se la sua terapeuta ritiene di non doverla redigere, è possibile che stia facendo una valutazione sul reale peso giuridico di quel documento, ma ha tutto il diritto di richiederne una copia scritta, anche solo per completezza personale.
Riguardo alla seconda domanda: non è affatto inusuale presentare documentazione proveniente sia da specialisti privati sia, eventualmente, da uno psichiatra del servizio pubblico. In sede di visita potrebbe essere semplicemente chiesto chiarimento sul motivo, e in quel caso può rispondere tranquillamente che desiderava integrare il parere del curante privato con una certificazione riconosciuta dal SSN, come spesso viene consigliato. È una scelta legittima e comprensibile.
Le auguro che il percorso che sta affrontando possa essere riconosciuto con il rispetto e la serietà che merita.
Un caro saluto.
grazie per il suo messaggio e per aver esposto in modo chiaro la sua situazione.
Capisco il suo desiderio di avere una documentazione completa e coerente, soprattutto in vista di una richiesta importante come quella dell’invalidità civile. Effettivamente, anche se la relazione dello psichiatra ha un peso centrale nella valutazione clinica, una relazione da parte della psicoterapeuta può rappresentare un utile complemento, in particolare se descrive aspetti del funzionamento quotidiano, dell’andamento del percorso psicologico e delle difficoltà osservate nel tempo.
Detto ciò, la commissione invalidità valuta principalmente la documentazione di tipo medico-psichiatrico, e in molti casi la relazione dello psichiatra può essere sufficiente. Tuttavia, non è sbagliato voler allegare anche una breve relazione da parte della psicoterapeuta, soprattutto dopo un percorso lungo e strutturato come il suo. Se la sua terapeuta ritiene di non doverla redigere, è possibile che stia facendo una valutazione sul reale peso giuridico di quel documento, ma ha tutto il diritto di richiederne una copia scritta, anche solo per completezza personale.
Riguardo alla seconda domanda: non è affatto inusuale presentare documentazione proveniente sia da specialisti privati sia, eventualmente, da uno psichiatra del servizio pubblico. In sede di visita potrebbe essere semplicemente chiesto chiarimento sul motivo, e in quel caso può rispondere tranquillamente che desiderava integrare il parere del curante privato con una certificazione riconosciuta dal SSN, come spesso viene consigliato. È una scelta legittima e comprensibile.
Le auguro che il percorso che sta affrontando possa essere riconosciuto con il rispetto e la serietà che merita.
Un caro saluto.
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