Buongiorno, credo di essere di fronte ad una ricaduta di un problema di somatizzazione d'ansia ch

6 risposte
Buongiorno,

credo di essere di fronte ad una ricaduta di un problema di somatizzazione d'ansia che ho dovuto affrontare l'anno scorso.

Ho infatti assunto un farmaco della categoria degli SSRI per meno di 3 mesi, sotto prescrizione di un medico che in assenza di evidenza clinica, ha pensato che le mie vertigini e la mia instabilita' (testa leggera, senso di sbandamento) fossero derivati da un inconscio disturbo d'ansia che si manifestava in questo modo.

Ho deciso io (sbagliando) di interrompere il farmaco dopo 3 mesi perche' mi sentivo bene e pensavo avesse fatto il suo effetto ma un mese circa dopo l'ultima goccia, mi e' ritornato tutto, con nuovi sintomi e piu' intensi di prima. Io credo proprio sia una ricaduta perche' questi sintomi non li avevo prima e mi durano ormai da 3 mesi. Concordate?

Ora la mia domanda e': questa nuova sintomatologia e' reversibile? Potrebbe anche passare da sola o non mi resta che riprendere il farmaco?

Inoltre, quale dovrebbe essere il tempo minimo per una giusta terapia con gli SSRI, necessaria per evitare ricadute?

Grazie mille
Otto - dodici mesi quindi scalare.

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Buongiorno, naturalmente sarebbe necessaria un anamnesi accurata per rispondere alla sua domanda, ma posso dire con certezza che esistono terapie stabilizzanti migliori dei semplici antidepressivi.
Buongiorno,
sicuramente la sintomatologia che lei descrive è reversibile.
Una terapia farmacologica stabilizzante, personalizzata per la sua storia ed i suoi sintomi, riduce le tempistiche della remissione.
Potrebbe a questo associare anche una psicoterapia per elaborare da un punto di vista cognitivo e comportamentale ciò che sta vivendo.
Ssri vanno presi per almeno cinque mesi dopo la scomparsa dei sintomi e poi vanno scalati lentamente sia per evitare effetti da sospensione, sia per testare gli effetti della diminuzioni di dosaggio. Comunque i farmaci sonobpur sempre sintomatici per cui, se la situazione che ha determinato i suoi sintomi è ststa passeggera e lo stress si è risolto, allora ha senso diminuire nei tempi giusti il farmaco. In caso invece sia la sua struttura di personalità, allora si può e si dovrebbe aiutare anche con tecniche diverse per non somatizzare. Training autogeno, yoga, massaggi, shiatsu, respirazione diaframmatica, e tecniche psicoterapeutiche come EMDR, ipnosi terapia, terapia cognitiva ecc.... Buona fortuna
Buonasera
Il mio consiglio è quello di farsi vedere da un medico psichiatra a cui affidarsi e di farsi seguire nel tempo per condividere diagnosi , terapia , e scegliere insieme un percorso di guarigione.
Un caro saluto.
Dott Reffoli
E' evidente che ,se alla interruzione della terapia con SSRI, vi sia stata una ripresa dei sintomi, è naturale che deve riprendere la terapia precedente anche se non è certo che lo stesso farmaco funzioni come la prima volta. Alla remissione dei sintomi la terapia va continuata per almeno 6/10 mesi ed eventualmente ridurla gradualmente. Alla terapia farmacologica è preferibile affiancare un trattamento psicoterapico

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