Buongiorno cari dottori, scrivo per mia cugina di sette anni. Purtroppo la bambina, dopo un trasfer
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Buongiorno cari dottori, scrivo per mia cugina di sette anni.
Purtroppo la bambina, dopo un trasferimento con i genitori dall'Italia all'estero la notte non riesce più a dormire. Si sveglia di soprassalto e piange a dirotto, dice che le mancano i parenti italiani, che vuole tornare nel suo paese d'origine e che non riesce più a stare in quel posto perché non si trova con i bambini della sua età, siccome ho saputo che soffre di discriminazione e forme di bullismo a scuola.
La bimba costringe la mamma a non andare a dormire finché lei stessa non si addormenta per paura che la abbandoni, ha bisogno del papà che le racconta delle favole, e non appena riesce a crollare dal sonno dopo poco si sveglia nel panico e va subito dai genitori nel cuore della notte, vedendosi sola, inventandosi che ha mal di testa, mal di pancia, insomma una frottola (almeno crediamo) a notte. La bambina quindi, riesce a dormire soltanto se in presenza dei genitori, ma impedendo a loro di avere un sonno tranquillo e ristoratore. Cosa si potrebbe fare?
Per favore dateci un aiuto.
Attendo con ansia una vostra risposta.
Purtroppo la bambina, dopo un trasferimento con i genitori dall'Italia all'estero la notte non riesce più a dormire. Si sveglia di soprassalto e piange a dirotto, dice che le mancano i parenti italiani, che vuole tornare nel suo paese d'origine e che non riesce più a stare in quel posto perché non si trova con i bambini della sua età, siccome ho saputo che soffre di discriminazione e forme di bullismo a scuola.
La bimba costringe la mamma a non andare a dormire finché lei stessa non si addormenta per paura che la abbandoni, ha bisogno del papà che le racconta delle favole, e non appena riesce a crollare dal sonno dopo poco si sveglia nel panico e va subito dai genitori nel cuore della notte, vedendosi sola, inventandosi che ha mal di testa, mal di pancia, insomma una frottola (almeno crediamo) a notte. La bambina quindi, riesce a dormire soltanto se in presenza dei genitori, ma impedendo a loro di avere un sonno tranquillo e ristoratore. Cosa si potrebbe fare?
Per favore dateci un aiuto.
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Per ognuno di noi esistono dei punti fermi e dei riferimenti, a maggior ragione per i bambini e riguardano sia posti e oggetti della propria casa (es. cameretta) che, soprattutto, persone e quindi amichetti. Non è difficile immaginare che un improvviso trasferimento non solo in un’altra città ma addirittura in un altro Paese possa creare problemi e traumi ad un bambino. Fermo restando la necessità che i genitori le stiano accanto il più possibile per aiutarla a superare il momento di difficoltà, al persistere del problema consiglio di farsi assistere, consigliare e seguire da una neuropsichiatra infantile che potrà fornirvi suggerimenti adeguati alla specifica situazione
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