Buongiorno a tutti Avrei bisogno di un consiglio, per favore Convivo da otto anni. Fino allo

5 risposte
Buongiorno a tutti

Avrei bisogno di un consiglio, per favore

Convivo da otto anni. Fino allo scorso anno tutto andava bene.
Io ho 48 anni, il mio compagno 46.
In particolare dallo scorso anno ha dei problemi di disfunzione erettile. Da qualche mese a questa parte il problema è peggiorato.
E’ molto nervoso, ansioso, distante, quasi depressivo.
Sono sicura che sia in contatto con una donna che ha conosciuto su un sito (pornografico) di incontri occasionali. Ho la certezza che abbia già incontrato questa donna (a pagamento).
Con me non vuole parlare del problema, mi dice che tutto va bene, che lui non è malato e visite non ne fa.

Il problema è più il suo che il mio.
Io sono quasi in menopausa e sinceramente non ho più nessun tipo di stimolo.
Ho intuìto che per lui la colpa è la mia, per il fatto che essendo insieme da otto anni ho provocato la sua « morte », dato che per lui le relazioni ho capito che duravano un anno max due.
Sinceramente non mi ha mai trovato attraente, fisicamente non sono mai stata il suo tipo, anche se fino al quarto quinto anno non c’era assolutamente nessun problema di tipo sessuale.

Questa donna credo che l’abbia quasi convinto che io l’abbia tradito e che quindi gli abbia attaccato una malattia.
Non so come comportarmi, cerco di parlargli senza essere diretta, dato che ha un rifiuto completo.
Ha una personalità al limite del narcisismo ma lo amo.
Mi fa soffrire, non so cosa fare.
Vorrei installare sul suo telefono l’applicazione, per avere delle prove concrete, perché mi sento presa per scema. In breve mi prende in giro, continua a mentire con il sorriso, guardandomi negli occhi.
Io non lo voglio lasciare, vorrei mostrargli che i miei dubbi non sono frutto della mia fantasia, che non ho troppa immaginazione e mancanza di fiducia.

Secondo voi installare un’applicazione di questo tipo può essere utile o potrebbe peggiorare le cose.

Ho capito che per lui io dovrei starmene tranquilla, mentre lui va a trovare altre donne pagamento…il che mi fa veramente schifo.
Dato che io non gli faccio più nessun effetto, non sono in grado di risolvere il suo problema …anzi è l’ho reso pure malato.
E Responsabilita’ non se ne prende. Fuma 30 sigarette al giorno da 24 anni più whisky o rhume tutti i giorni o quasi ( due dita )…
Più un lavoro pesante

Piccola dimenticanza…da anni va su siti di incontri pornografici..penso da sempre…gli avevo già controllato il telefono,ma precedentemente sono sicura che non mi abbia mai tradita.

Mi potete dare un consiglio

Vi ringrazio anticipatamente
Spero di non essermi troppo dilungata

Cordiali Saluti
Dott.ssa Cristiana Matiotti
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Rivarolo Canavese
Buonasera signora comprendo la sua sofferenza ma mi domando anche come lei continui a sopportare tale situazione di svalutazione e denigrazione nei suoi confronti. più che l'installazione di un app sul telefonino le consiglierei un percorso psicoterapico per imparare a pensare un po' di più a sè stessa ai suoi bisogni e desideri. Cordialmente

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Dott.ssa Alessandra Folino
Psicologo, Sessuologo
Torino
Salve, credo che un percorso terapeutico sia la strada migliore per capire perché si fa trattare così male
Dott.ssa Marina Ceruti
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Sessuologo
Como
Installare un'app tesa ad esercitare un controllo esasperato sul suo partner (che ha sviluppato una serie di dipendenze nel corso del tempo), non solo non è utile, ma contribuirebbe ad alimentare la sua sofferenza. Si prenda cura di sé: un supporto psicoterapeutico la aiuterebbe a comprendere le ragioni che stanno alla base di questo legame distruttivo.
Dott. Luca Valentino
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pino Torinese
Le relazioni sono un'avventura molto complessa e come tutte le avventure richiedono una certa dose di coraggio e determinazione. Serve coraggio nell'amare ma per saperlo fare occorre imparare amare prima di tutto se stessi, quelle parti di noi che cercano di venire a galla, nonostante tutto sembra annegarle. E' evidente che il suo inconscio ci restituisce un indizio: in "cantiere" c'è qualcosa di diverso da quello che le arriva alla consapevolezza e perciò bisognerebbe che qualcuno la aiuti a dialogare con quella parte profonda che viene a galla in questa dinamica che la fa soffrire.
Quando sale la nebbia nel percorso diventa difficile persino il passo più semplice e ci sentiamo disorientati. E' proprio questo momento di crisi che può trasformarsi nell'opportunità di crescita e di comprensione di se stessi, purché si abbia una guida che ci accompagni in questo viaggio di comprensione di sè: ogni Dante ha diritto al suo Virgilio, come ogni Arianna ha diritto al suo filo rosso... Insomma, anche lei può avere l'opportunità di non essere sola in questo viaggio alla ricerca della sua chiarezza interiore. A presto
Dott.ssa Iolanda Esposito
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Firenze
Buonasera, è importante chiarire che non è una sua "responsabilità" risolvere le difficoltà del suo compagno, semmai maturare una sua posizione rispetto a ciò che accade e prova.
un saluto,

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