Buonasera Sono una ragazza di 24 anni e ho subito una lieve micro frattura al cuboide del piede si
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Buonasera
Sono una ragazza di 24 anni e ho subito una lieve micro frattura al cuboide del piede sinistro con distaccamenti parcellari.
Dopo un gesso di 30 giorni, 2 giorni fa ho rimosso la struttura e ora ho sia il piede che la caviglia molto gonfi. Sto comunque caricando il piede e camminando, a volte facendomi aiutare da una stampella.
Oltre la fisioterapia che effettuerò, cosa mi consigliate da fare in autonomia permettermi di drenare il piede e la caviglia?
Ringrazio chiunque risponderà.
Sono una ragazza di 24 anni e ho subito una lieve micro frattura al cuboide del piede sinistro con distaccamenti parcellari.
Dopo un gesso di 30 giorni, 2 giorni fa ho rimosso la struttura e ora ho sia il piede che la caviglia molto gonfi. Sto comunque caricando il piede e camminando, a volte facendomi aiutare da una stampella.
Oltre la fisioterapia che effettuerò, cosa mi consigliate da fare in autonomia permettermi di drenare il piede e la caviglia?
Ringrazio chiunque risponderà.
Buongiorno. Potrebbero aiutare il mantenimento dell’arto in scarico (sollevato) ed attività in scarico come quelle in acqua o una pedalata (leggera e senza resistenze) in casa su cyclette o pedaliera. Il cammino e le altre attività in carico (tra cui gli esercizi) vanno gestiti gradualmente poiché esagerare inizialmente potrebbe appunto creare sovraccarico con dolore e gonfiore. La cosa migliore sarebbe che concordasse e programmasse nel dettaglio le attività da svolgere in autonomia (di settimana in settimana) con il/la collega fisioterapista che la segue. Cordiali saluti
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Buonasera. Tenga, quando possibile, l'arto sollevato: Facendosi seguire da un fisioterapista, esercizi in scarico e carico parziale, ripresa graduale della attività sotto carico. Può aiutare l'utilizzo del giacchio più volte al giorno per 10/15 minuti per volta, massaggio drenante ad opera di un fisioterapista esperto.
Cordialità
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Buongiorno, mobilità in flesso estensione e gamba in scarico una mezz’ora mattina e sera, più ghiaccio ad impacchi di 15 minuti per 2 volte al di.
Esegua però fisioterapia in maniera precisa
Cordiali saluti
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Salve
Avrei necessità di maggiori informazioni.
Mi sinvii il suo numero di telefono su questo sito.
Senza impegno economico
Grazie
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Buonasera. Il gonfiore che stai sperimentando è abbastanza comune dopo la rimozione del gesso, soprattutto dopo una frattura al cuboide con distaccamenti parcellari.Oltre alla fisioterapia, ti consiglio di seguire alcuni accorgimenti per aiutare a ridurre il gonfiore:
Elevazione: Quando sei a riposo, solleva il piede tenendolo al di sopra del livello del cuore. Questo aiuta a favorire il drenaggio dei liquidi.
Compressione: Se possibile, indossa una calza elastica compressiva per aiutare a ridurre il gonfiore. Movimenti delicati: Anche se stai camminando, cerca di fare esercizi di mobilizzazione della caviglia e del piede, come movimenti circolari e flesso-estensioni, per stimolare la circolazione.
Continua a usare la stampella quando necessario per evitare di sovraccaricare il piede.
Elevazione: Quando sei a riposo, solleva il piede tenendolo al di sopra del livello del cuore. Questo aiuta a favorire il drenaggio dei liquidi.
Compressione: Se possibile, indossa una calza elastica compressiva per aiutare a ridurre il gonfiore. Movimenti delicati: Anche se stai camminando, cerca di fare esercizi di mobilizzazione della caviglia e del piede, come movimenti circolari e flesso-estensioni, per stimolare la circolazione.
Continua a usare la stampella quando necessario per evitare di sovraccaricare il piede.
Può applicare ghiaccio e usare posizioni declivi in modo da non aumentare troppo il gonfiore,eventualmente calza elastica e ginnastica vascolare con acqua fredda/calda alternate
Può mantenere piede e caviglia in scarico su un cuscino rialzato in modo da drenare il gonfiore grazie alla posizione decliva, utilizzare del ghiaccio sulla zona. Sarebbe importante evitare di caricare eccessivamente il piede e la caviglia in questa fase, magari utilizzando le stampelle. Sicuramente una valutazione fisioterapica aiuterebbe ad inquadrare al meglio la sua situazione.
salve, le regole per fare la fisioterapia e poi avere la caviglia piu' sgonfia del giorno prima sono essenzialmente: cavigliera contenitiva almeno nella prima settimana,30 minuti di ghiaccio dopo ogni seduta di terapia o dopo il lavoro, cuscino o coperta sotto il materasso nella zona piedi per avere il corpo in scarico durante la notte.
francesco colaianni
francesco colaianni
Buonasera, il gonfiore pian piano si attenuerà seguendo un protocollo di fisioterapia e carico corretti, sotto controllo ortopedico. Nel frattempo, può tenere l'arto sollevato ed applicare ghiaccio, a cicli (15' on e 15' off), e/o fare impacchi con argilla verde, sempre in scarico, magari la notte. Per indicazioni più specifiche le consiglio di rivolgersi al fisioterapista che la seguirà. In bocca al lupo!
Buonasera,
Il gonfiore che descrive è normale dopo la rimozione del gesso e può essere gestito con alcune strategie:
- Elevare il piede sopra il livello del cuore, soprattutto a riposo, per favorire il drenaggio.
- Eseguire movimenti delicati di flessione, estensione e circonduzione della caviglia per stimolare la circolazione, rispettando eventuale dolore.
- Applicare ghiaccio avvolto in un panno per 10-15 minuti, più volte al giorno, per ridurre l’edema.
- Utilizzare un bendaggio elastico leggero o una calza compressiva, se tollerato, per favorire il drenaggio linfatico.
- Caricare il piede in modo graduale e continuare a utilizzare la stampella se necessario, evitando sovraccarichi.
Segua le indicazioni del fisioterapista per un recupero ottimale e si rivolga al medico se il gonfiore persiste o peggiora.
Il gonfiore che descrive è normale dopo la rimozione del gesso e può essere gestito con alcune strategie:
- Elevare il piede sopra il livello del cuore, soprattutto a riposo, per favorire il drenaggio.
- Eseguire movimenti delicati di flessione, estensione e circonduzione della caviglia per stimolare la circolazione, rispettando eventuale dolore.
- Applicare ghiaccio avvolto in un panno per 10-15 minuti, più volte al giorno, per ridurre l’edema.
- Utilizzare un bendaggio elastico leggero o una calza compressiva, se tollerato, per favorire il drenaggio linfatico.
- Caricare il piede in modo graduale e continuare a utilizzare la stampella se necessario, evitando sovraccarichi.
Segua le indicazioni del fisioterapista per un recupero ottimale e si rivolga al medico se il gonfiore persiste o peggiora.
Ciao, peggiore e del tutto normale sono sicuro che il collega stia già lavorando per frenarlo; esso è dovuto al periodo di immobilità, oltre che alla ripresa del carico.
Un valido supporto al recupero può essere l’idrokinesiterapia: l’esercizio in acqua riduce il carico sulle articolazioni e favorisce il drenaggio linfatico e venoso, migliorando la mobilità in modo sicuro e graduale.
In autonomia, puoi anche aiutarti con: elevazione del piede durante il riposo (sopra il livello del cuore, se possibile). Mobilizzazione attiva della caviglia e delle dita più volte al giorno, entro il range del non dolore. Impacchi di Max 10/15’ con ghiaccio (non direttamente a contatto piú volte al giorno. Automassaggio leggero dal piede verso la gamba, oppure linfodrenaggio fatto da un professionista.
Un valido supporto al recupero può essere l’idrokinesiterapia: l’esercizio in acqua riduce il carico sulle articolazioni e favorisce il drenaggio linfatico e venoso, migliorando la mobilità in modo sicuro e graduale.
In autonomia, puoi anche aiutarti con: elevazione del piede durante il riposo (sopra il livello del cuore, se possibile). Mobilizzazione attiva della caviglia e delle dita più volte al giorno, entro il range del non dolore. Impacchi di Max 10/15’ con ghiaccio (non direttamente a contatto piú volte al giorno. Automassaggio leggero dal piede verso la gamba, oppure linfodrenaggio fatto da un professionista.
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