Buonasera, sono una ragazza di 21 anni, dopo aver fatto una tac con mezzo di contrasto circa due set
2
risposte
Buonasera, sono una ragazza di 21 anni, dopo aver fatto una tac con mezzo di contrasto circa due settimane fa, ho iniziato ad avvertire un fastidio al rene destro che al tatto sento più grande e gonfio rispetto a quello sinistro. Questo dolore può essere dovuto alla tac? Magari alle radiazioni a cui mi sono esposta? Dovrei fare qualche controllo?
Impossibile che lei senta il rene al tatto. Per il resto non si faccia paranoie inutili e nel caso discuta con il suo medico l'esito della TAC e le ragioni che hanno indotto tale esame e che qui non riporta.
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Salve. Il rene palpatoriamente non è palpabile (tranne rare eccezioni); probabilmente quello che lei percepisce al tatto è un tratto di intestino dilatato. L’esposizione a radiazioni ionizzanti di una TAC con contrasto sono piuttosto significative (se paragonate ad esempio ad una radiografia standard, equivalendo come dose di Gy a 1000 Rx), tant’è che viene sostituita in molte situazioni, soprattutto nei pazienti della sua età, con una RM con mdc paramagnetico. Sarebbe importante capire l’indicazione all’esecuzione di tale esame ed il perché, nel suo specifico caso, è stato preferito l’esame meno inoffensivo/invasivo. Ciò detto, le radiazioni ionizzanti, a tali dosi, non danno MAI effetti nel breve-medio termine (e comunque raramente/ rarissimamente anche nel lungo - lunghissima periodo). Purtuttavia, l’effetto osmotico del mdc iodato, può dare una transitoria iperdiuresi ma bilateralmente (salvo difetti anatomico-funzionali di uno dei 2 reni, ad esempio una malattia del giunto pielo-ureterale), ragion per cui un lieve sovraccarico è possibile. In base anche all’esito della tac, ci sono diversi tipi di controlli che potrebbe dover fare ad esempio una scintigrafia renale sequenziale per valutare separatamente la funzionalità renale sia parenchimale che “urografica”.
Mi auguro di aver chiarito, quantomeno in parte i suoi dubbi, resto a disposizione. Cordiali saluti.
Mi auguro di aver chiarito, quantomeno in parte i suoi dubbi, resto a disposizione. Cordiali saluti.
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.