Buonasera, sono un ragazzo di 25 anni a 14 anni ho subito un intervento di circoincisione per fimosi

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Buonasera, sono un ragazzo di 25 anni a 14 anni ho subito un intervento di circoincisione per fimosi, all'inizio è stato doloroso infatti era difficile per me tenere aperto il glande (scappellato) e strofinare per abituarlo, col tempo ovviamente è migliorato tutto ma è rimasto il pene ipersensibile, non ho mai voluto far controllare la cosa perchè rispetto a prima ovviamente non ho mai avuto problemi con erezione, con pene eretto il contatto ma quando lo ho a riposo e strofino per un po di tempo non provo piacere ma fastidio si potrebbe dire, la mia domanda è se fosse normale che dopo tutto questo tempo non si sia abituato del tutto a contatto esterno nonostante tutto questo tempo, un urologo che mi segue mi ha detto che il pene è in condizioni perfette io non ne ho mai parlato di questa ipersensibilità perche appunto non mi da problemi coi rapporti però a volte quando provo io da solo a strofinare avverto fastidio non so cosa potrei fare? metterci qualche crema o non si abituerà mai e devo convivere con questa cosa ?
Prof. Carlo Rando
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Milano
Stamnte quanto lei afferma è evidente che non sia vero che tutto è perfetto. Dopo 10 anni non è più problema di sensibilità diretta del glande... sempre che lei fece una circoncisione radicale... cosa che non è chiara da quanto scrive in quanto continua a parlare del prepuzio che non dovrebbe esistere più. Quindi il promo problema è verificare se fece o meno una circoncisione radicale o parziale o solo una apertura del prepuzio. Ove in fatto non sussistano più questioni del prepuzio, allora l'attenzione va posta all'area pelvico-prostatica che potrebbe essere congesta ed infiammata e riflettere così parte della sintomatologia al glande. In tale caso serve ch un buon andrologo la rivaluti con i dovuti esami a partire da quelli genitali (ecografia doppler pelvico-prostatica e testicolare, analisi base dello sperma, coltura differenziale del secreto prostatico estratto e dell’urina) per poi nel caso decidere per quelli generali (stato epato-metabolico-ossidativo, nutrizionale, ormonale, immunitario, cardio-coronarico-vascolare, fisico e stressogeno, microbiota intestinale), con gli indici derivati. La attenta interpretazione dei dati consentirà di attivare la utile strategia terapeutica.

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