Buonasera. Sono stato recentemente operato di TURP per lieve IPB accompagnata da Stenosi Uretrale do
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Buonasera. Sono stato recentemente operato di TURP per lieve IPB accompagnata da Stenosi Uretrale dopo mesi di indicibili sofferenze causate da una forte stranguria (oltre che nicturia) dovuta a tali patologie. Inizialmente si è tentato di tutto per evitare il suddetto intervento anche per il fatto di soffrire di una forte prostatite abatterica la quale, secondo l'urologo che mi segue, avrebbe potuto impedire la soluzione del problema. Purtroppo le cure alle quali sono stato sottoposto non hanno fornito l'esito sperando e, alla fine, mi sono dovuto sottoporre a Resezione Endoscopica. L'intervento e il post-operatorio sembravano essere andati benissimo tanto da essere stato dimesso dopo soli 3 giorni di ricovero e con il catetere rimosso. I lavaggi (sia tramite catetere a 3 vie che manuali) avevano evidenziato una presenza minima di sangue nelle urine e nessun altro problema di sorta. Insomma, tutto sembrava procedere per il meglio senonchè, una volta tornato a casa, ho constatato che le difficoltà minzionali sono risultate esere addirittura peggiori di quelle che mi hanno obbligato ad operarmi e, soprattutto, è iniziata ad emergere una presenza più o meno costante di sangue nella pipì, cosa che l'altro giorno mi ha praticamente provocato un blocco urinario durato diverse ore. Me la sono vista davvero brutta. Ora, essendo trascorsa una settimana dall'intervento, e avendo riscontrato solo peggioramenti, ovviamente sta salendo in me un certo sconforto e molta preoccupazione. Vi chiedo, pertanto, se tutto questo è normale o se sarò condannato a vita a convivere con questo disastro sanitario. Oltretutto, in quest'ultimo caso, rischierei seriamente gravi conseguenze in quanro le varie uro-flussimetrie effettuate in passato hanno determinato un residuo minzionale in vescica mai inferiore a 50 ml cosa che, da quanto mi è stato riferito, potrebbe apportare compromissione renale e pericolose infezioni. Spero di ricevere risposte confortanti. Grazie anticipate e a presto.
Occorrerebbe conoscere per bene lo stato preoperatorio e poi sperare che lintervento riduttivo-disostruttivo sia stato efficace, come sembrerebbe dai primi giorni. Tuttavia a congestione infimmatoria associata ed evidentemente non adegatamente definita nelle sue ragioni anche generali e quindi non adeguatamente trattata, insieme alla reazione infiammatoria riparativa postchirurgica si fa sentire. Il sangue che osserva deriva dalle escare chirurgiche e dovrebbe risolversi in 15-20 giorni, la diuresi dovrebbe progressivamente migliorare e in questo periodo può essere di aiuto un alfa-litico. Poi deve portare pazienza, senza stressarsi, e dare tempo alla guarigione post-chirurgica che può richiedere anche un paio di mesi. Dopo tale periodo sarà opportuno fare il punto della situazione con i dovuti esami genitali e generali (ecografia doppler pelvico-prostatica e testicolare, analisi base dello sperma, coltura differenziale del secreto prostatico estratto e dell’urina; stato epato-metabolico-ossidativo, nutrizionale, ormonale, immunitario, cardio-coronarico-vascolare, fisico e stressogeno) per poi ne caso attivare la adeguata strategia terapeutica.
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