Buonasera, secondo la vostra esperienza, che tipo di orientamento psicoterapeutico sarebbe indicato

18 risposte
Buonasera, secondo la vostra esperienza, che tipo di orientamento psicoterapeutico sarebbe indicato per una psicoterapia in età adolescenziale? Saluti
La terapia cognitivo-comportamentale è tra le più indicate per il trattamento di diverse problematiche adolescenziali.

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Salve, chiaramente può sembrare di parte perchè è mio approccio tuttavia ritengo che l'orientamento cognitivo comportamentale sia quello più accreditato anche dalla letteratura scientifica nel trattamento di problematiche adolescenziali. Questo non toglie che sia possibile rivolgersi anche a professionisti validi con orientamento diverso.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno,
in questo caso direi che quel che maggiormente conta è la relazione che si viene a stabilire tra terapeuta e ragazzo/a e genitori, essendo un minorenne.
Occorre conoscere bene alcune tematiche e modi di pensare e sentire, talvolta la posizione passa in secondo piano, senonchè ci sono teorie che volgono lo sguardo al cambiamento, altre all'approfondimento di alcuni temi.
Se vuole contattarmi io me ne occupo da tempo.
Un saluto cordiale
Dott.ssa Marzia Sellini
Buongiorno, non esiste un approccio più adatto a una fase di vita specifica. Nella psicoterapia un aspetto importante della cura è la relazione, quindi molto dipende da questa. Inoltre, essendo l'adolescenza un momento di transizione delicato, la relazione con il terapeuta e quindi il rapporto con l'adulto è un aggancio fondamentale per lavorare insieme. Un saluto, Dott.ssa Rota.
Buonasera e grazie per la sua domanda. L'orientamente psicoterapeutico va "scelto" più sulla base di che tipo di persona si è e quali problematiche si portano piuttosto che la fase di vita. Detto ciò un qualsiasi orientamento vale l'altro nel momento che di fronte si avrà sempre un professionista estremamente formato; poi ci sono professionisti che si occupano in particolar modo di una fase di vita piuttosto che un'altra e allora il mio consiglio è di ricercare uno psicoterapeuta che può vantare già una buona esperienza con adolescenti.
Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti non esiti a contattarmi.
Cordialmente, Dottor Moraschini Mattia.
Buongiorno, al momento non ci sono evidenze scientifiche in letteratura che prediligano un orientamento piuttosto che un altro: la differenza la fa il professionista e la relazione che riesce a stabilire con il paziente. Le consiglio quindi di rivolgersi ad un esperto abituato a lavorare con adolescenti. Un saluto, dott.ssa Alessia Foronchi
Buonasera gentile utente, sarò di parte ma l'approccio analitico transazionale è uno di quegli approcci che si occupa dell'età evolutiva e che pone la relazione paritaria al centro della terapia. Del resto senza fiducia e alleanza, con gli adolescenti è difficile intraprendere un percorso terapeutico. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti, dott.ssa Costanza Zanini
Buongiorno ,
in questi casi è molto consigliato l'approccio di tipo cognitivo-comportamentale , e di sicuro qui ne trova anche altri molto validi.

Ci sono diversi orientamenti psicoterapeutici che possono essere utili in età adolescenziale, a seconda delle esigenze e dei problemi specifici del singolo individuo. Ad esempio, l'approccio cognitivo-comportamentale può essere utile per trattare disturbi d'ansia e dell'umore, mentre l'approccio psicodinamico può essere utile per esplorare questioni relazionali e conflitti interni. L'approccio sistemico-familiare può invece aiutare a gestire dinamiche familiari problematiche. In generale, è importante trovare un terapeuta che abbia esperienza nel trattamento di adolescenti e che possa adattare l'approccio in base alle esigenze individuali del paziente.
Io sono una psicoterapeuta con esperienza nel trattamento di adolescenti come nel suo caso, e mi piacerebbe offrirle il mio supporto nel suo percorso di crescita e di benessere psicologico.
Comprendo che l'adolescenza può essere un periodo difficile e pieno di sfide, che possono generare stress, ansia, confusione e insicurezza. Tuttavia, credo anche che questo sia un momento prezioso della vita, in cui puoi scoprire chi sei, quali sono i tuoi valori e i tuoi obiettivi, e come puoi realizzarli nel mondo.
Come terapeuta, il mio obiettivo principale è quello di creare un ambiente accogliente, sicuro e rispettoso, in cui lei possa esplorare le sue emozioni, le sue idee, le sue relazioni e le sue esperienze, senza giudizio e senza pressioni. Cercherò di comprenderla nella sua unicità, di ascoltare attentamente ciò che ha da dire, di condividere con lei la mia conoscenza e la mia esperienza, e di collaborare con lei per costruire un percorso terapeutico personalizzato, che possa soddisfare le sue esigenze e le sue aspettative.
In particolare, mi avvalgo di un approccio integrato, che combina diverse tecniche e metodologie terapeutiche, a seconda delle sue esigenze e dei suoi obiettivi. Potremmo ad esempio lavorare sulla gestione dell'ansia, sulla comunicazione assertiva, sulla consapevolezza emotiva, sulla regolazione dell'umore, sulla riflessione sulla tua identità e sui tuoi valori, sulla gestione dei conflitti con i suoi genitori o con i suoi coetanei, e su molti altri temi che possono emergere durante il percorso.
Le assicuro che sarò sempre al suo fianco, con professionalità, empatia e riservatezza, e che farò del mio meglio per aiutarla a superare le difficoltà, a rafforzare le tue risorse, a sviluppare le sue potenzialità, e a raggiungere una maggiore consapevolezza.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi domanda o dubbio lei possa avere. Le auguro una buona giornata.

Cordiali saluti,
Dott.ssa Bachiorri Sara
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Buongiorno, dipende dalla motivazione della richiesta e dall'obiettivo. Difficile purtroppo darle un suggerimento valido.
Un caro saluto
Buongiorno,
non credo esita un orientamento più o meno adatto all'età adolescenziale. Sicuramente il terapeuta deve avere una formazione specifica ed esperienze riferite al quel momento di vita. Ma ritengo che ciò che più conti in assoluto sia la relazione che si stabilisce tra terapeuta e ragazza/o, e sicuramente anche con i genitori.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Veronica Savio
Buongiorno,
io credo che più che decidere in base all'orientamento sia molto importante scegliere un professionista che si occupi di età evolutiva e che abbia esperienza con gli adolescenti.
L'adolescenza è un periodo del ciclo di vita molto complesso ma anche stimolante ed entusiasmante. Ciò che è essenziale è che si instauri tra il terapeuta e l'adolescente un clima di condivisione e fiducia che permetta al ragazzo/a di lasciarsi andare ed esprimere le sofferenze e i dubbi che frequentemente contraddistinguono questa fase.
Sperando di essere stata utile rimango eventualmente a sua disposizione.
Dott.ssa Barbara Pizzale
Buongiorno. Gli approcci in ambito psicologico e psicoterapeutico sono svariati e non si può dire per certo che un'orientamento sia più consigliato di un'altro, in adolescenza, come in qualsiasi altra fase della vita. Un aspetto importante da considerare è la relazione che si viene ad instaurare nel percorso psicologico. La modalità professionale e soggettiva con cui uno psicologo abita le proprie sedute può incontrare o meno l'interesse e il coinvolgimento di chi gli chiede aiuto. Ogni persona è unica e particolare e può trovarsi a suo agio con professionisti più orientati alla risoluzione del sintomo e ai protocolli, oppure con professionisti più attenti alla parola soggettiva e all'esplorare la propria personalità. Non c'è una regola da seguire in questo senso, ma si può partire da un ascolto attento di sé e dei propri vissuti, fin dal primo incontro, decidendo di conseguenza. Un saluto, Dott. Francesco Conti
Buonasera,
dal mio punto di vista non esiste un orientamento più funzionale di un altro in relazione a specifiche fasi del ciclo di vita. Esistono comunque scuole di psicoterapia centrate sull'adolescenza, che rappresenta una particolare fase del ciclo di vita con specifiche caratteristiche e peculiarità.
In ogni caso, ciò che conta realmente è la relazione che si instaura tra paziente e terapeuta durante il percorso psicologico che, se connotata da fiducia e alleanza, permette all'adolescente (così come a qualsiasi altro paziente) di lasciarsi andare nella condivisione e nell'introspezione. L'assetto interno ed esterno del terapeuta senz'altro è influenzato dall'orientamento professionale, che può spaziare da un focus sul sintomo da un lato all'attenzione alla soggettività e al mondo interno dall'altro, ma non si esaurisce con questo.
Cordialmente, Dott.ssa Alice Iuso
Buonasera, grazie per la domanda perchè credo possa essere uno spunto di riflessione. Io lavoro secondo un approccio psicoanalitico ma nonostante ciò credo anche che un percorso di tipo cognitivista- comportamentale posso essere d'aiuto in qualsiasi situazione. La differenza sostanziale è che con un percorso psicoanalitico si lavora sia sulla condizione sia presente ma soprattutto su eventi passati che possono aver condotto a tale situazione di malessere. Io sono specializzata nel lavoro con gli adolescenti e penso che il miglior modo per agganciarli, indipendentemente dall'orientamento, sia farli sentire capiti e soprattutto accolti.
Spero di essere stata di aiuto e rimango a disposizione.

Buongiorno,

la terapia di indirizzo cognitivo comportamentale è sicuramente indicata per il trattamento di disturbi nell'adolescenza. In caso avesse bisogno di maggiori informazioni, anche solo rispetto alle terapie consigliate e perchè, non esiti a contattarmi.
Buongiorno, in qualunque situazione clinica ma ancor più in particolare nel lavoro con gli adolescenti è fondamentale la qualità della relazione che si instaura tra terapeuta e cliente. Non esiste un approccio che sia efficace a prescindere da ciò. In casi specifici come disturbi alimentari o altre problematiche ricollegabili al nucleo familiare, è indicato l'intervento di terapia famigliare.
Dott. Lorenzo Atti
Buonasera, la condizione fondamentale è stabilire una buona alleanza terapeutica affinché il ragazzo o la ragazza riesca ad affidarsi al clinico e, a sua volta sentirsi libero di raccontarsi. Per quanto riguarda l’approccio psicoterapeutico, l’importante è trovare il terapeuta giusto, oggi giorno ci sono diversi approcci che funzionano con gli adolescenti da quello familiare a quello breve strategico. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Pugliese Sara.

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