buonasera, negli anni '90 mi sono state eseguite infiltrazioni ( 2 volte all'anno) di collagene (zyd

8 risposte
buonasera, negli anni '90 mi sono state eseguite infiltrazioni ( 2 volte all'anno) di collagene (zyderm) e successivamente jaluronico (restylane) alla glabella e mento. tutto bene fino al 2009, Ho sospeso le infiltrazioni verso il 2005, 2006 in quanto non avevo più bisogno. Improvvisamente nel 2009 mi è apparsa una formazione pseudonodulare arrossata di 10 mm di diametro che ho dovuto trattare con kenacort alcune volte. Ora da qualche anno non faccio più infiltrazioni di kenacort nonostante mi resti la formazione nodulare che ogni tanto si arrossa e si gonfia. Ecograficamente è stabile nelle dimensioni. Il mio timore è che negli anni tenendo questa infiammazione ricorrente non possa degenerare. Vi sarei grata di un parere e consiglio. Grazie
Dr. Maurizio G. Beretta
Chirurgo plastico, Medico estetico
Brugherio
Buongiorno. Trattandosi di una cosa fatta più di 20 anni fa, siamo nel campo della incertezza più completa. Una visita, e la visione di un’ecografia recente, sono fondamentali per fare una ipotesi diagnostica sensata, seria e chiara. Se avesse bisogno, resto a disposizione. MB

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Dott.ssa Virginia Cristina Rapisarda
Chirurgo plastico, Medico estetico
Catania
Buongiorno,
In genere sia collagene che acido ialuronico si riassorbono nel tempo quindi è strano che ancora ne percepisca la presenza. Non ha specificato se è nella zona glabellare o nella zona del mento che si è presentata questa neoformazione. Inoltre sarebbe utile leggere il referto della ecografia per intero e poterla vedere personalmente per poterne valutare la consistenza ed altre caratteristiche.
Dott. Dario Martusciello
Chirurgo estetico, Medico estetico
Napoli
buongiorno . si potrebbe trattare di un granuloma. la lesione difficilmente puo andare incontro a degenerazione, se la cosa la rende più serena possiamo valutare di eliminarla chirurgicamente e/o con delel iniezioni di ialuronidasi. buonagiornata
Gentilissima, è difficile dare un consiglio senza valutare la neoformazione. È difficile che materiale riassorbibile (ac. Ialuronico o collagene) dia luogo a granulomi, anche se in rarissimi casi questa eventualità può verificarsi. Tre al trattamento che ha già fatto con kenacort, si potrebbe provare ad utilizzare la ialuronidasi, un enzima che scioglie letteralmente l’acido ialuronico. In ultima ratio considererei l’asportazione chirurgica con esame istologico. Penso che sia importante anche una valutazione per escudere altre patologie (per esempio basalioma).
Dr. Antonio Braucci
Medico estetico, Chirurgo plastico, Chirurgo generale
Napoli
Buongiorno. Il rischio di degenerazione è da valutare in base alla natura della neoformazione descritta. L’ecografista ha aggiunto qualche altro dettaglio al suo referto?
Dr. Luca Leva
Chirurgo plastico, Medico estetico
San Benedetto del Tronto
Gentile utente,
a seconda di quanto diagnosticato esattamente dall'esame ecografico potrebbe valutare l'ipotesi di asportare chirurgicamente tale neoformazione in modo da eliminare anche la relativa infiammazione.
Cordiali saluti
Dott. Alberto Capretti
Chirurgo plastico, Medico legale, Oncologo
Milano
Buon giorno , dalle sue informazioni sembra possa trattarsi di un granuloma cronico. sartebbe utilie un consulto per inquadrare meglio la patologia insieme all'ecografia .
Il trattamento potrebbe essere chirurgico rimuovendo la zona colpita .Un cordiale saluto
Dr. Federico Coppola
Chirurgo plastico, Chirurgo estetico, Medico estetico
Palermo
Capisco la sua preoccupazione. La reazione che descrive è compatibile con un granuloma da filler, una risposta infiammatoria cronica che può verificarsi anche molti anni dopo il trattamento, soprattutto con materiali come il collagene o i primi acidi ialuronici cross-linkati. Il fatto che la lesione sia stabile ecograficamente e che l’infiammazione sia intermittente fa pensare a un’infiammazione di basso grado, ma è importante monitorarla.

Nel tempo, la persistenza di un’infiammazione cronica può teoricamente creare fibrosi o modificazioni tissutali, ma la degenerazione in senso oncologico è altamente improbabile. Il trattamento dipende dalla gravità dei sintomi: se il nodulo è stabile e non causa particolari fastidi, si può proseguire con un monitoraggio clinico ed ecografico. Se invece le infiammazioni diventano più frequenti o fastidiose, si può valutare un approccio attivo, che può includere:
• Ciclo di corticosteroidi locali (Kenacort, Dilapred), se l’infiammazione peggiora.
• Ialuronidasi (se il nodulo contiene ancora ialuronico residuo) per ridurre la massa.
• Rimozione chirurgica mirata, nei casi resistenti.

Le consiglierei una valutazione specialistica con ecografia ad alta risoluzione per definire meglio la natura del nodulo e stabilire il miglior trattamento. Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti, resto a disposizione!

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