linfoma a grandi cellule B
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Buonasera, mio padre di 46 ha un linfoma a grandi cellule B ad elevata attività proliferativa, trattato a gennaio 2017 con chemioterapia e a fine ottobre 2017 ha effettuato un autotrapianto con esito pari all'80% di regressione del tumore. Eravamo in attesa del trapianto da donatore esterno, ma 2 settimane fa ha avuto una recitiva e abbiamo scoperto che il tumore adesso si trova concentrato soprattutto nella zona dell'esofagea e ha una massa di circa 6 cm che si trova a 25 cm dall'arcata dentaria. Secondo il medico che ha fatto la gastroscopia non è operabile poiché rischia un sanguinamento e la radioterapia risulta inadeguata in quanto può perforarsi. Volevo da voi un altro parere, e se gentilmente potete consigliarmi altro. Vi ringrazio in anticipo.
Buongiorno, premetto che è molto difficile esprimere opinioni senza visitare il paziente. L'unico consiglio sensato che le posso dare è di affidarsi alla valutazione polispecialistica di un gruppo interdisciplinare di cura, al fine di valutare il miglior trattamento attivo/palliativo possibile. Cordialmente. Luca M
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Salve , e scusi per il ritardo nella risposta ma ero all'estero. La presenza di una recidiva in sede paraesofagea purtroppo non è un segnale positivo . essendo la questione piuttosto delicata preferirei che mi telefonasse in studio il martedi o il venerdi cosi' da parlarne personalmente .
per dare un parere più completo bisogna sapere che tipo di terapia ha fatto, se ha avuto una risposta completa o meno. Esistono cure a bersaglio (non chemioterapia) anche molto efficaci. ma bisogna sapere se le ha già fatte. Esistono anche alcuni protocolli sperimentali (non nel mio centro, per la verità) che sono promettenti. in base alla zona geografica di residenza si potrebbe valutare se c'è qualche centro raggiungibile.
non ho competenza specifica per questa patologia, mi dispiace.
Mi spiace ma non ho la competenza giusta per questo caso
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