Buonasera, maschio 38 anni. Dal 17 febbraio è iniziato il mio problema. Durante il viaggio di lavor

2 risposte
Buonasera, maschio 38 anni.
Dal 17 febbraio è iniziato il mio problema. Durante il viaggio di lavoro, avverto un forte prurito pungiforme al pube e al glande che mi costringe a strofinarmi con insistenza, in quanto insopportabile. Dopo un paio di ore, andando in bagno, durante la minzione avverto un forte bruciore; al che contatto il mio medico che mi prescrive un ciclo di antibiotico(levoxacin) per 6 gg. Sembrava andasse meglio, quando la domenica della stessa settimana durante una passeggiata mi arriva una forte fitta al pube, talmente forte che il dolore mi provoca conati di vomito. Mi reco al ps, mi effettuano esami del sangue(tutto bene), mi fanno fare una visita urologica ( ecografia con micro calcoli, esplorazione rettale con prostata dolente). L’urologo diagnostica una prostatite e prescrive ofuxal 1 cpr la sera, orudis per 7 gg e mictalase per altri 7gg. Questa cura mi provoca debolezza, affaticamento e i dolori persistono tanto da fare un nuovo accesso in ps ( analisi ematiche tutto ok, visita urologica conferma prostatite) mi viene cambiata la cura, in quanto l ‘urologo sostiene che affaticamento e debolezza sono dovute al farmaco ofuxal e prescrive rocefin per 5gg e le supposte invariate. Ho effettuato esame urine e urinocoltura negativa, psa 1,23. Ad oggi i dolori persistono tra l’ano e i testicoli e dolore sulla parte superiore del pube. Ho provato ad eiaculare e subito dopo sento un forte Prurito/dolore sul glande e pube, come delle punture. Sono in attesa di fare l’ecografia addome completo e l’uroflussometria. Il dolore tra l’ano e i testicoli quando diventa acuto ( più volte al giorno) è insopportabile, riesco a trovare sollievo avvicinando una fonte di calore(borsa acqua calda). Gentilissimi dottori cosa pensate di questa situazione? Perché nonostante i farmaci non accenna a passare o almeno diminuire?
Prof. Carlo Rando
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Milano
Nonostante i fastidi acuti, non era una questione da PS e presumibilmente neanche da antibiotici (la coltura effettuata dopo tutto l'antibiotico assunto non è attendibili, ma forse era negativa anche prima). Possibile che l'alfa-litico (ofuxal) le abbia abbassato troppo la pressione così da darle, insieme agli inutili antibiotici, l'affaticamento descritto. A parte la microcalcolosi che va decisamente meglio valutata nel contesto della sua sintomatologia, possibile che sussita una discreta congestione infiammatoria pelvico-prostatica che va altrettanto valutata con idovuti esami genitali (ecografia doppler pelvico-prostatica e testicolare, analisi base dello sperma, coltura differenziale del secreto prostatico estratto e dell’urina) e, nel caso, generali (stato epato-metabolico-ossidativo, nutrizionale, ormonale, immunitario, cardio-coronarico-vascolare, fisico e stressogeno, microbiota intestinale), con gli indici derivati. Non servirà a nulla l'uroflussometria e l'ecografia addominale completa.. al massimo una attenta ecografia della via urinaria per decidere poi se eseguire una urotac contrastografica in ragione della microcalcolosi citata. Meglio avere un poco di pazienza e fare prima una adeguata valutazione che volendo si può fare in pochi giorni, piuttosto che continuare ad intossicarsi di farmaci che, peraltro si dimostrano inutili. Nella breve attesa può superare la fase acuta del dolore con un antinfiammatorio generale (diclofenac o ibuprofene o naprossene), tenendo presente che potrebbe avere pochi effetti reali.

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Buongiorno
In primis dobbiamo esserci sicuri che problema è urologica.
Fa bene fare ecografia ma farei anche risonanza addome con mdc , farei esami di sangue generici e indici infiammatori e spermiocoltura.
Va esclusa causa neurogena.
Se dolore da fastidio forte valuterei terapia del dolore.
Poi dipende anche che viaggio ha fatto ci sono stati rischi infettivi?

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