Buonasera, la mia bambina ha 10 mesi e mezzo e da quando abbiamo iniziato lo svezzamento ha manifest

1 risposte
Buonasera, la mia bambina ha 10 mesi e mezzo e da quando abbiamo iniziato lo svezzamento ha manifestato una poca tolleranza nel stare seduta nel seggiolone. Ha una buona capacità motoria, gattona da quando ha 7 mesi e ora rimane in piedi e fa i passi tenendosi attaccata ai mobili e al divano, questo per dire che la capacità di stare seduta è stata acquisita. Pensavo fosse dovuto al fatto che fosse scomoda, abbiamo quindi cambiato seggiolone ma notiamo lo stesso comportamento anche nell'ovetto della macchina: si inarca con la schiena, si irrigidisce e strofina le gambine; un comportamento simile lo aveva anche nel passeggino, per addormentarsi si teneva con le mani sul manico e si irrigidiva tenendo la schiena dritta quindi in modalità seduta.
Sul seggiolone il comportamento descritto avviene a circa metà pappa mentre nell'ovetto della macchina praticamente subito. Mi domando se sia il caso di fare degli accertamenti e se tali comportamenti possano essere considerati spasmi infantili.
Ringrazio anticipatamente chiunque avrà il piacere di rispondermi.
Dr. Nicola Impagliazzo
Pediatra di libera scelta, Pediatra
Ischia
Gentile signora,
da quanto descrive sembra che la bambina stia manifestando soprattutto una reazione di frustrazione legata all’essere contenuta e mantenuta in una posizione fissa. In auto il comportamento compare subito, probabilmente perché non gradisce la sensazione di essere legata, mentre nel seggiolone tende a manifestarsi a metà pappa, quando potrebbe voler esprimere sazietà o desiderio di muoversi.

È importante ricordare che ogni quesito pediatrico va valutato nel suo contesto e anche attraverso l’osservazione delle dinamiche familiari. Questo è sempre valido in pediatria, ma lo è ancor di più quando si parla di neurosviluppo.

Se, come sembra, si tratta di un comportamento legato alla gestione del movimento e della frustrazione, l’approccio alla soluzione sarà inevitabilmente comportamentale. Per questo è utile che il pediatra possa interagire direttamente con la famiglia e osservare la bambina, così da escludere eventuali, pur se poco probabili, cause organiche e orientare al meglio gli interventi.

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