Buonasera, illustro brevemente la mia situazione. Venerdì scorso inizio ad avere sintomi di infezi

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Buonasera, illustro brevemente la mia situazione.
Venerdì scorso inizio ad avere sintomi di infezione alle vie urinarie: bruciore a vescica e uretra alla minzione, sangue nelle urine, incontinenza e urgenza di fare pochi in poche quantità, un po' di secrezione biancastra alla spremitura del glande, il tutto accompagnato da febbre alta, salita a 39.1°. Il mio curante mi dà Cefixima. La febbre è calata dal giorno dopo, presentando solo pochi rialzi (max 37.4). I sintomi urinari sono però peggiorati, soprattutto a carico dell'uretra e di glande e prepuzio, con grave arrossamento e gonfiore, piaghe, fortissimo bruciore alla minzione con sangue dall'uretra (dovuto, credo, alle spaccature nelle mucose). L'area attorno al meato uretrale risulta la più infiammata, di colore rosso porpora. Mi sono recato in PS dove mi è stata fatta un'eco addome che evidenzia "vescica distesa a pareti diffusamente ispessite, a contenuto anecogeno e con modica quantità di materiale ecogeno stratificato in sede declive come per sedimento". Il consulto urologico ha ipotizzato uretrite e mi ha dato la seguente terapia:

Ceftriaxone 1G iniezione
Azitromicina in unica soluzione (4 compresse insieme)
Pantoprazolo 1cp la mattina
Oki due volte al giorno per 3gg

Questa mattina ho fatto Ceftriaxone e, a pranzo, un'ora dopo aver preso Pantoprazolo, ho preso le quattro pasticche di Azitromicina. In questo momento non mi sento molto bene, con forte senso di stanchezza e spossatezza e forte nausea e mal di stomaco. Ho alcune domande:

- Il mio curante mi ha detto che la terapia che mi hanno dato si fa in caso di gonorrea, ma io NON posso averla contratta in alcun modo. Al medico ho negato qualsiasi tipo di rapporto a rischio e/o con partner occasionali, ma non vorrei che non mi abbia creduto per qualche motivo e abbia deciso comunque per la terapia per gonorrea. È possibile una cosa del genere? Oppure questa terapia è lo standard per la gonorrea ma risolve anche uretriti causate da differenti organismi?

- In questo momento, in cui non mi sento bene dopo le somministrazioni, ho abbastanza paura di possibili effetti collaterali gravi di questi antibiotici, soprattutto a dosi così alte. C'è qualcosa che dovrei controllare nei tempi futuri? Possono questi antibiotici, a dosi simili, generare problemi importanti? Penso prevalentemente a cuore, fegato e stomaco (già soffro di reflusso gastrico).

- Se tra 48 ore non noto miglioramenti della sintomatologia, mi ha detto l'urologo di fare 7gg di Doxiciclina 100mg ogni 12h. Ma ha senso continuare con antibiotici a caso, mentre il mio stomaco e l'intestino si devastano?

- Un'altra urologia (conoscente di famiglia), per telefono ha detto che era meglio non fare l'antibiotico ora, aspettare 3/4gg per fare un tampone e poi iniziare terapia mirata. Ma posso stare con questa infezione in atto fermo ad aspettare per almeno 7gg? Mi sembra un gatto che si morde la coda e, nel frattempo, sto male sia per l'infezione in sé (non dormo da 5 notti) sia, adesso, anche per ansie a antibiotici.

Spero che qualcuno possa guidarmi in qualche modo.

PS nel mentre, essendo festa patronale, prima di andare in PS mi ero recato dalla guardia medica che, consultatasi con amico urologo per telefono, mi suggeriva solo di proseguire Cefixima e di mettere crema antimicotica per il glande, la quale mi ha dato gravissimi bruciori ed è stata interrotta subito e non riproposta dall'urologo visto in PS. Come vedete, per la stessa situazione, tre urologi mi hanno detto tre cose diverse. Alla fine mi sono fidato di quello del PS ma mi sento, oltre che molto abbattuto, anche sfiduciato.

Grazie.
Prof. Carlo Rando
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Milano
Possibile, visto quanto descrive, che fosse gonorrea (non servono rapporti a rischio, basta un ambiente sporco) e anche se non lo fosse stata, vista la febbre bastava una dose sostenuta di un solo antibiotico e poi lasciar recuperare la situazione infiammatoria in una settimana. Peraltro prima di assumere l'antibiotico bastava raccogliere un po' di urina e un po' di secrezione da mandare subito in coltura al laboratorio e il giorno dopo avrebbe avuto l'esito per fare una terapia mirata. Purtroppo l'hanno bombardata con antibiotici al buio e ciò non le ha giovato dando luogo a tutta la sintomatologia successiva da stress farmacologico (compreso il pantoprazolo che non aveva senso). Ora va risolto tutto questo assalto antibiotico per poter poi decidere cosa ci fosse realmente, ma servono almeno 20 giorni di astinenza da ogni farmaco e quindi molta pazienza, tenendo una buona diuresi con frutta/acqua/verdura, ripristinando il microbiota intestinale con un buon probiotico (per esempio lo yovis granulare da 1 gr) e una buona tisana rilassante prima di dormire. Poi servirà un buon andrologo/urologo che svolga i dovuti esami genitali (ecografia doppler pelvico-prostatica e testicolare, analisi base dello sperma, coltura differenziale del secreto prostatico estratto e dell’urina) e, nel caso, generali (stato epato-metabolico-ossidativo, nutrizionale, ormonale, immunitario, cardio-coronarico-vascolare, fisico e stressogeno, microbiota intestinale), con gli indici derivati. Sulla scorta di tali dati attentamente interpretati si deciderà la ulteriore strategia terapeutica, fermo restando che potrebbe essere necessaria la circoncisione radicale.

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Salve. Lungi da me la presunzione d’averla a portata di mano, ma come spesso accade, “la verità sta nel mezzo”. Dal suo resoconto, sebbene manchi (almeno) un dato anamnestico significativo, quale la sua età (eventuali comorbilitá e susseguente terapia cronica), sembra evincersi la diagnosi di sospetta prostatite acuta moderata-severa (poiché associata a febbre; uretrite isolata più frequentemente senza febbre e conseguente a rapporti sessuali non protetti che lei non ha avuto), complicata da ritenzione urinaria cronica (il sedimento urinario individuato all’ECO addome) e balano-postite con
Ragadi glandulo-prepuziali (è diabetico!?). Dal mio punto di vista (la medicina, NON è una scienza esatta, ci sono pareri e comportamenti clinici variegati anche su un argomento “semplice” come le infezioni delle vie urinarie), le avrei consigliato di fare i seguenti passi:
- In tempo zero : esame urine e urinocoltura, tampone uretrale compresa ricerca dei germi intracellulari(chlamydia, mycoplasma, ureaplasma) e Spermiocoltura
- immediatamente dopo, Avvio di terapia antibiotica empirica ad ampio spettro in attesa del risultato dei suddetti esami microbiologici (beta-lattamico e fluorochinolonico o tetraciclina)
- Igiene intima con Detergenti intimi appositi e terapia topica, antinfiammatoria ed anti-microbica su glande e prepuzio
- Blanda terapia Alfa litica (Alfuzosina 2.5-5mg) Per migliorare lo svuotamento vescicale
- terapia anti-infiammatoria sistemica (FANS a dose piena, ad es: ibuprofene 600mg TID per 5-7gg e/o cortisonico) e/o topica (Topster supposte).

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