Buonasera, ho un problema di prostatite diagnosticato. Ho 26 anni. Sulla base dell'anamnesi si è ipo
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Buonasera, ho un problema di prostatite diagnosticato. Ho 26 anni. Sulla base dell'anamnesi si è ipotizzata essere dovuta ad uno stile di vita sedentario e una dieta non adeguata.
In realtà sono sempre stato uno sportivo, di fatto ho un bel fisico tutt'ora. Tuttavia ho smesso di fare sport per via dello studio e del lavoro. Non so se mangio poi così male, altrimenti credo sarei sovrappeso.
Mi è stata prescritta una cura farmacologica blanda, l'intervento principale sarebbe dovuto essere la dieta e il miglioramento dello stile di vita per due mesi.
La prima volta che ho fatto la dieta, dopo un mese l'ho interrotta e mi è tornato il fastidio (che non se n'è mai andato del tutto). Ora nuovamente sto facendo la dieta, passato un mese ho fatto un viaggio dove mi sono concesso qualcosa da mangiare proprio per l'occasione, pensando di non fare gravi danni. Invece tornando a casa mi è tornato il disturbo in maniera abbastanza fastidiosa (forse a pensarci stava tornando gia qualche giorno prima, senza che avessi fatto sgarri).
Purtroppo riconosco di avere parecchia difficoltà a privarmi di alcuni cibi per un tempo che io vedo abbastanza lungo.
Però non credevo neanche che 3 giorni di sgarro potessero essere così influenti (considerando che in viaggio camminavo tutto il giorno; e che dal mese scorso ho ripreso palestra).
Sono destinato a star male finche per due mesi non faccio una dieta perfetta? Anche se non credo di essermi comportato così male da un pt di vista alimentare. Oppure ci sono altre modalità per la risoluzione?
In realtà sono sempre stato uno sportivo, di fatto ho un bel fisico tutt'ora. Tuttavia ho smesso di fare sport per via dello studio e del lavoro. Non so se mangio poi così male, altrimenti credo sarei sovrappeso.
Mi è stata prescritta una cura farmacologica blanda, l'intervento principale sarebbe dovuto essere la dieta e il miglioramento dello stile di vita per due mesi.
La prima volta che ho fatto la dieta, dopo un mese l'ho interrotta e mi è tornato il fastidio (che non se n'è mai andato del tutto). Ora nuovamente sto facendo la dieta, passato un mese ho fatto un viaggio dove mi sono concesso qualcosa da mangiare proprio per l'occasione, pensando di non fare gravi danni. Invece tornando a casa mi è tornato il disturbo in maniera abbastanza fastidiosa (forse a pensarci stava tornando gia qualche giorno prima, senza che avessi fatto sgarri).
Purtroppo riconosco di avere parecchia difficoltà a privarmi di alcuni cibi per un tempo che io vedo abbastanza lungo.
Però non credevo neanche che 3 giorni di sgarro potessero essere così influenti (considerando che in viaggio camminavo tutto il giorno; e che dal mese scorso ho ripreso palestra).
Sono destinato a star male finche per due mesi non faccio una dieta perfetta? Anche se non credo di essermi comportato così male da un pt di vista alimentare. Oppure ci sono altre modalità per la risoluzione?
Gentile paziente,
Purtroppo le prostatiti possono essere molto difficili da curare. Il tutto sta nell'individuare quale/quali sono i fattori pro-infiammatori, ed eliminarli/ridurli.
Le consiglio una visita urologica.
Saluti,
ES
Purtroppo le prostatiti possono essere molto difficili da curare. Il tutto sta nell'individuare quale/quali sono i fattori pro-infiammatori, ed eliminarli/ridurli.
Le consiglio una visita urologica.
Saluti,
ES
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Tuttavia è è possibile curarle efficacemente e con risultati molto stabili a patto che l'andrologo determini con cura le ragioni della congestione infiammatoria, senza minimizzazioni. Occorre valutare lo stato del rapporto prepuzio/glande, la vascolarizzazione testicolare (varicocele anche modesto), la vascolarizzazione pelvica e la struttura prostatica, le condizioni generali (stato epato-metabolico-ossidativo, nutrizionale, ormonale, immunitario, vascolare, fisico e stressogeno). Solo integrando tutti i dati ne può scaturire la utile strategia terapeutica.
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