Buonasera, ho 62 anni ed ho iniziato a soffrire di risvegli notturni dal 2013 in concomitanza con la
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Buonasera, ho 62 anni ed ho iniziato a soffrire di risvegli notturni dal 2013 in concomitanza con la diagnosi di fibromialgia ed eventi di stress.
Dopo aver provato in autonomia, nei primi anni, con farmaci fitoterapici, circa 8 anni fa con una malattia oncologica di mio figlio, ho cominciato ad assumere melatonina e 10 gocce di En che mi hanno fatto dormire nel giusto modo.
Adesso, sono in menopausa da circa 4 anni, ho avuto nuovamente un forte periodo di stress per problemi familiari e i risvegli notturni o precoci sono tornati nonostante l'assunzione di 11 gocce di En, 3 mg di melatonina retard e 2 mg di melatonina fast.
Ieri sera ho provato a prendere una pastiglia di tractana alle 21,30 poi 3 mg di melatonina retard e 10 gocce di En (scalando quindi di una goccia di En ed eliminando la melatonina fast) ho finalmente dormito molto ma oggi sento un lieve cerchio alla testa e una leggera tachicardia.
Si può abbinare il tractana alle En per cominciare a scalarle?
Come posso proseguire?
Grazie
Dopo aver provato in autonomia, nei primi anni, con farmaci fitoterapici, circa 8 anni fa con una malattia oncologica di mio figlio, ho cominciato ad assumere melatonina e 10 gocce di En che mi hanno fatto dormire nel giusto modo.
Adesso, sono in menopausa da circa 4 anni, ho avuto nuovamente un forte periodo di stress per problemi familiari e i risvegli notturni o precoci sono tornati nonostante l'assunzione di 11 gocce di En, 3 mg di melatonina retard e 2 mg di melatonina fast.
Ieri sera ho provato a prendere una pastiglia di tractana alle 21,30 poi 3 mg di melatonina retard e 10 gocce di En (scalando quindi di una goccia di En ed eliminando la melatonina fast) ho finalmente dormito molto ma oggi sento un lieve cerchio alla testa e una leggera tachicardia.
Si può abbinare il tractana alle En per cominciare a scalarle?
Come posso proseguire?
Grazie
L'associazione tra farmaci come Tractana e integratori o altri sedativi, come En, può aumentare il rischio di effetti collaterali, tra cui sedazione eccessiva, vertigini, tachicardia e, in rari casi, difficoltà respiratorie. I sintomi che ha avvertito, come la tachicardia e il cerchio alla testa, potrebbero essere conseguenza di questa combinazione. L'uso simultaneo di più sedativi o farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale richiede un attento monitoraggio, poiché l'interazione tra benzodiazepine e altri sedativi può amplificare i rischi. È importante evitare l'auto-somministrazione di farmaci o terapie basate su esperienze personali o consigli non professionali, poiché l'assunzione di questi trattamenti deve essere sempre supervisionata da un medico, che può adattare il piano terapeutico alle sue necessità e condizioni specifiche.
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Buongiorno, non è il mio ruolo professionale rispondere alla sua domanda circa i farmaci da lei assunti ma leggendo quanto ha scritto rispetto agli eventi di vita difficili che ha affrontato le suggerirei sicuramente di intraprendere un percorso psicologico. Il professionista la saprà poi indirizzare eventualmente ad uno psichiatra che in sinergia con il percorso che sta affrontando potrà seguirla nella cura farmacologica più adatta ai suoi sintomi se fosse necessario. Se avesse bisogno sono a sua disposizione in presenza o online, per una terapia di tipo relazionale integrata, con il supporto di varie tecniche personalizzate in base al paziente, ai suoi bisogni ed obiettivi con evidenza scientifica. Dott.ssa Susanna Scainelli
Buongiorno,
le difficoltà legate al sonno, specie in presenza di stress prolungato, menopausa e dolore cronico, sono molto comuni e comprensibilmente impattanti. Un percorso cognitivo-comportamentale può aiutarla a gestire l’insonnia in modo più stabile, lavorando su pensieri, emozioni e abitudini che influiscono sul sonno. Per quanto riguarda i farmaci, è fondamentale confrontarsi con il medico. Se desidera affrontare il tema del sonno e dello stress da un punto di vista psicologico, sono a disposizione anche online.
Un caro saluto,
Dott. Ivan De Lucia
le difficoltà legate al sonno, specie in presenza di stress prolungato, menopausa e dolore cronico, sono molto comuni e comprensibilmente impattanti. Un percorso cognitivo-comportamentale può aiutarla a gestire l’insonnia in modo più stabile, lavorando su pensieri, emozioni e abitudini che influiscono sul sonno. Per quanto riguarda i farmaci, è fondamentale confrontarsi con il medico. Se desidera affrontare il tema del sonno e dello stress da un punto di vista psicologico, sono a disposizione anche online.
Un caro saluto,
Dott. Ivan De Lucia
Buonasera, l'insonnia e i disturbi psicologici sono spesso interconnessi. La terapia psicologica può essere un intervento efficace per trattare l'insonnia, sia quando è un sintomo di un disturbo psicologico preesistente, sia quando è un disturbo di per sé che può influire negativamente sullo stato psicologico. Ecco perché è bene consultare sia un medico che uno psicologo esperto in disturbi del sonno: questo professionista è in grado di ascoltare il paziente, accompagnandolo in un percorso di ritrovata qualità del sonno.
Gentilissima, leggendo il suo intervento non posso fare a meno di chiederle se ha mai pensato di iniziare un percorso di supporto psicologico oltre che farmacologico/omeopatico. E' sempre importante affiancare i due approcci terapeutici, specialmente in presenza di sintomi psicosomatici e condizioni di stress prolungato.
Buonasera,
capisco la sua difficoltà con il sonno. Vista la complessità della terapia e i sintomi che ha descritto (cerchio alla testa e tachicardia), non è possibile modificare o combinare farmaci in autonomia. Le consiglio di contattare il suo medico curante per valutare insieme la strategia più sicura per scalare l’En e gestire il sonno.
Per questioni di sicurezza: non è possibile stabilire da remoto se è sicuro combinare Tractana con En o modificare le dosi, perché questo richiede la conoscenza completa della sua storia clinica, dei farmaci assunti e delle eventuali controindicazioni.
La cosa più importante è non modificare da sola le dosi o combinare farmaci senza supervisione medica, per evitare effetti indesiderati o rischi per la salute.
Cordialmente
Dott.ssa Cecilia Scipioni, Psicologa esperta in Nueropsicologia
capisco la sua difficoltà con il sonno. Vista la complessità della terapia e i sintomi che ha descritto (cerchio alla testa e tachicardia), non è possibile modificare o combinare farmaci in autonomia. Le consiglio di contattare il suo medico curante per valutare insieme la strategia più sicura per scalare l’En e gestire il sonno.
Per questioni di sicurezza: non è possibile stabilire da remoto se è sicuro combinare Tractana con En o modificare le dosi, perché questo richiede la conoscenza completa della sua storia clinica, dei farmaci assunti e delle eventuali controindicazioni.
La cosa più importante è non modificare da sola le dosi o combinare farmaci senza supervisione medica, per evitare effetti indesiderati o rischi per la salute.
Cordialmente
Dott.ssa Cecilia Scipioni, Psicologa esperta in Nueropsicologia
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