Buonasera ho 53 anni e da mesi risento di alcuni distrurbi urinari persistenti. Qualche mese fa, Ag

2 risposte
Buonasera ho 53 anni e da mesi risento di alcuni distrurbi urinari persistenti.
Qualche mese fa, Agosto 2023, mi sono recato in pronto soccorso per il teticolo dolente e aumentato di volume, mi è stata diagnosticata, a seguito di una ecografia, una epididimite, al testicolo destro con idrocele, esami del sangue e varie culture urinarie non mostravano alcuno problema, mi hanno somministrato antibotici e a seguire antinfiammatori ecc.
ecc.
Un residuo di problemi mi sono sempre rimasti, ma in fasi altalenanti,
con l'urologo abbiamo approfondito con ulteriore analisi fino al citologico su 3 campione risultato negativo.
Ad oggi mi rimane la frequenza ad urinare, solo di giorno durante la notte non mi devo alzare, non soffro di problemi di erezione ne di eiculazione ma un bruciore dovo aver urinato.

I mie valori a seguito delle ultime analisi sono:
PSA 0, 803
PROSTATA NON INGROSSATA
ECOGRAFIA ADDOME COMPLETO TUTTO NELLA NORMA
ESAME COMPLETO DELLE URINE NIENTE DI EVIDENTE
ESAMI DEL SANGUE NELLA NORMA
COLTURE URINA E SPERMA NESSUN SVILUPPO
ESAME CITOLOGICO
Esame microscopico
Campione adeguato.

Campione costituito da:
- batteri
- leucociti
- cellule pavimentose
- emazie
- cellule uroteliali con alterazioni reattive
Conclusione diagnostica
Reperto citologico infiammatorio.
Campione negativo per carcinoma uroteliale ad alto grado (NHGUC) sec.

classificazione di Parigi 2016*.


da dove si vede lo stato infiammatorio.
Ad oggi mi sento una pesantezza al testicolo destro, ho ripensato all'epididimite, domani avrò una nuova ecografia per verificare la teoria

Dopo un ulteriore consulto con urologo per alleviare i sintomi mi è stato prescitto CISTALGAN 2 volte al giorno, che effettivamente mi aiuta.
Sono un pò disperato perchè ad oggi non sono ancora riuscito ad uscirne. Cosa suggerite?
Grazie per l'attenzione
Prof. Carlo Rando
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Milano
Non si capirà mai perché si usino gli antibiotici in assenza di batteri dimostrati e con crescita significativa. Gli stati di cngestione infiammatoria hanno ragioni anche generali che troppo spesso neanche vengono valutate e così nulla si risolve. Lei ha certamente una congestione infiammatoria pelvico-prostatica quantomeno minimizzata per non dire affatto valutata, soprattutto nelle sue ragioni e che è responsabile anche della sofferenza testicolare: prostata non ingrossata non significa nulla... quale è il volume? anche il cistalgan non servirà a nulla se non ad alleviare un poco il sintomo. Le serve un buon andrologo che riprenda tutto in mano ed esegua i dovuti esami genitali (ecografia doppler pelvico-prostatica e testicolare, analisi base dello sperma, coltura differenziale del secreto prostatico estratto e dell’urina) e generali (stato epato-metabolico-ossidativo, nutrizionale, ormonale, immunitario, cardio-coronarico-vascolare, fisico e stressogeno) con contestulaità per poi definire il quadro, anche con gi indici derivati dai dati, e attivare la adeguata strategia terapeutica.

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Salve. Nel caso di un’epididimite acuta/sub-acuta con persistente risentimento testicolare, le ipotesi diagnostiche da escludere sono una stenosi uretrale distale al collicolo seminale/veru montanum, una sovra crescita batterica urinaria del basso tratto (spesso collegata ad un’inadeguata idratazione e/o un alvo stitico o particolarmente irregolare) e più raramente ad una dissinergia vescico-sfinterica (Condizione più frequentemente presentata da pazienti con problematiche di vescica neurologica e/o del pavimento pelvico). I citologici urinari hanno giust’appunto rilevato uno stato infiammatorio del basso tratto urinario, ragion per cui indagherei in questa direzione con una cistoscopia transuretrale ed una uroflussometria per cominciare ed eventualmente in caso di quadro diagnostico incoerente con la clinica un esame urodinamico invasivo. Come già specificato da altri colleghi, le dimensioni oggettive della prostata andrebbero indicate negli esami di imaging eseguiti ma comunque sia, in generale non c’è una diretta proporzionalità tra sintomatologia urinaria e dimensioni della prostata: anche prostate piccole o comunque non particolarmente grandi, possono talvolta provocare disturbi urinari anche marcati. Resto a disposizione, cordiali saluti.

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